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Com'è noto soprattutto al bacino d'utenza degli operatori professionali − militari e di Polizia − la crescente diffusione dei sistemi di puntamento optoelettronici negli ambiti operativi moderni ha una precisa ragione d'esistere che poco ha a che fare con i capricci filotecnologici o futuristici del momento. Per quegli operatori che non hanno ricevuto il livello d'addestramento avanzatissimo ed estremamente approfondito che richiede molto tempo e molti investimenti, e dunque è ormai appannaggio esclusivo quasi solo delle Forze Speciali, è essenziale un certo qual livello di "assistenza" alla mira, soprattutto quando si tratti di dover colpire con precisione bersagli in movimento o sulle lunghe distanze, ed in particolare quando ci si trovi ad operare con armi di grosso calibro e in situazioni in cui mancare il bersaglio significa pressoché automaticamente non solo far fallire la missione, ma anche creare pericolosi Flyer e conseguenti danni collaterali − morti o feriti tra le truppe alleate o tra la popolazione civile locale, con risultati disastrosi in fatto di pubbliche relazioni e di politica.
È dunque necessario un sistema di assistenza computerizzata che sia in grado, in particolari occasioni, di supplire all'assenza di competenze avanzate nel tiro da parte dell'operatore, quali la capacità di stimare le distanze, la deriva e l'angolo di sito per il tiro. A questo ha pensato la Trijicon Inc. − azienda di Wixom (Michigan, USA) nota come fornitrice Leader a livello globale sul mercato delle ottiche di puntamento ad impiego militare e tattico-operativo − nella concezione e nella realizzazione del sistema CCAS (Continuously Computed Aiming Solution), un dispositivo optoelettronico accessorio per l'assistenza digitale al tiro con armi a lunga gittata o armi d'appoggio di medio e grosso calibro, ovviamente pensato essenzialmente per gli impieghi militari. Il sistema CCAS presenta, di base, un mirino telescopico a sei ingrandimenti ad altissime prestazioni, combinato con un'unità computerizzata di calcolo balistico, il tutto totalmente resistente all'acqua ed agli elementi atmosferici o esterni avversi ed aggressivi, e con una gittata utile di due chilometri e mezzo.
Il sistema di calcolo integrato al dispositivo Trijicon CCAS calcola con precisione un punto preciso a cui mirare basandosi sulle condizioni e le variabili atmosferiche ed ambientali − rilevate in tempo reale tramite una serie di sensori − e su una serie di equazioni balistiche ben conosciute; in questo si distingue dagli altri sistemi di computazione balistica, che si basano invece sulle tabelle G1. Tra le variabili di cui il sistema CCAS tiene conto vi sono la pressione atmosferica, l'angolo, la gittata, e lo stato del bersaglio (stazionario o in movimento), e si regola automaticamente a seconda dell'azzeramento per mantenere il tiratore aggiornato e poter fornire le migliori soluzioni relative al Targeting col variare della situazione. Lo stesso reticolo, con rilievo di colore verde, è pensato in modo da rendere più semplice e rapido per l'operatore l'ingaggio di bersagli fissi o in movimento, e rende disponibili opzioni semplificate per l'allineamento quali livelli di luminosità variabili, un reticolo ad X di colore nero, un cerchio ed un riferimento a Chevron. Altri settaggi includono la possibilità di impostare il tipo d'arma e di munizione impiegate in modo da perfezionare le capacità balistiche del sistema, nonché la possibilità d'immettere manualmente i dati relativi alla velocità del vento e della distanza dal bersaglio − utili soprattutto nelle situazioni di tiro statico a lunga distanza contro bersagli non in movimento.
Il sistema di calcolo balistico computerizzato Trijicon CCAS è attualmente in distribuzione in tutto il mondo attraverso la rete globale di rivenditori ed importatori autorizzati Trijicon. Gli acquirenti interessati devono tuttavia tenere conto del fatto che si tratta di un prodotto indirizzato solamente al mercato militare e di Polizia. Il prezzo per unità non è disponibile al pubblico; l'esportazione del Trijicon CCAS dagli Stati Uniti è sottoposta alle restrizioni di cui alle normative ITAR, ed è vietata senza un'esplicita autorizzazione del Dipartimento di Stato USA. Inoltre, il commercio e il possesso di questo dispositivo, per quanto riguarda l'Italia e l'Europa, sono sottoposti alle regole di cui alla legge 185 del 9 luglio 1990 sui materiali d'armamento, e alle normative e direttive europee di riferimento − tra cui la 2009/43/CE. I soli corpi armati dello Stato interessati all'acquisizione possono contattare direttamente i rivenditori autorizzati Trijicon (in Italia la PEZT Co. S.r.l., titolare di licenza per la distribuzione di materiali d'armamento in base all'art.28 del TULPS) o lo Export Compliance Team della Trijicon Inc. per maggiori informazioni.
