FN MINIMI Mk3

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FN MINIMI Mk3
La mitragliatrice leggera FN MINIMI è attualmente in servizio, in tutte le sue varianti, in oltre quarantacinque paesi

Dai tempi del suo lancio − i primi anni '80 − la mitragliatrice leggera MINIMI ("Mini-Mitrailleuse") ne ha fatta... eccome, di strada.

La capostipite delle moderne Squad Automatic Weapons, la mitragliatrice leggera prodotta dalla belga FN Herstal S.A. dimostrò che era possibile realizzare un'arma da supporto leggero di reparto più leggera e pratica da usare rispetto alle LMG/GPMG in calibro 7.62x51mm-NATO all'epoca più diffuse.

Più maneggevole delle sue "sorellone", la MINIMI eliminava quasi del tutto − salvo in casi particolari − la necessità di accompagnare un servente al mitragliere; consentiva di impiegare più di una sola arma di supporto per squadra; offriva un livello di mobilità sino ad allora raramente vistosi su un'arma della sua categoria, adeguato anche all'impiego da parte di unità per operazioni speciali; ed uniformava il calibro dell'arma di supporto al nuovo Standard NATO, il 5.56x45mm.

FN MINIMI Mk3
La FN MINIMI Mk3, denominata "Tactical" nella sua versione calibro 5.56x45mm, rappresenta la nuova generazione dell'ormai iconica mitragliatrice leggera belga

In quasi un trentennio di vita, la mitragliatrice leggera FN MINIMI ha conosciuto un successo strepitoso, testimoniato dall'adozione in oltre quarantacinque paesi − tra cui l'Italia e gli Stati Uniti d'America (con la denominazione di M249-SAW) − e la nascita di una lunga lista di cloni, prodotti con o senza licenza FN in numerosi paesi, nonché di una serie di varianti pensate per venire incontro alle mutevoli esigenze dei moderni campi di battaglia. Non ultime si annoverano le versioni in calibro 7.62x51mm pensate inizialmente per le Special Forces, anche se il "grosso calibro" viene sempre più rivalutato in virtù delle sue superiori doti di precisione, gittata e potere d'arresto negli spazi aperti del teatro operativo afghano.

La FN MINIMI ha dunque finito non già per soppiantare del tutto, ma per ereditare molti dei ruoli delle precedenti, più pesanti ed ingombranti mitragliatrici d'appoggio, oggi quasi sempre utilizzate su supporti fissi o mobili − dai veicoli terrestri agli aeromobili − mentre la MINIMI trova maggior spazio presso la fanteria di terra, in virtù del suo peso ridotto e delle sue dimensioni più maneggevoli.

FN MINIMI Mk3
La MINIMI Mk3 "Tactical SB" con canna corta sarà disponibile anche con calcio collassabile tipo "Para"

Uno degli innegabili vantaggi della FN MINIMI sta inoltre nella sua eccellente versatilità, che ne consente un rapido adattamento alle condizioni operative.

Per questo alla FN non è stato difficile lanciare sul mercato − in occasione dell'edizione 2013 dell'expo MILIPOL tenutasi a Parigi nei giorni dal 19 al 22 novembre scorsi − una nuova generazione del sistema, che a fronte di pochi ma significativi cambiamenti migliora ulteriormente le capacità di combattimento della piattaforma sui teatri operativi moderni.

Denominata FN MINIMI Mk3, tale nuova variante è stata sviluppata proprio in base ai rapporti delle unità che l'impiegano sul campo, ed in base alle valutazioni e ai suggerimenti espressamente richiesti dalla FN a consulenti, esperti del settore, ed operatori militari provenienti sia da reparti convenzionali di prima linea o di retrovia che da forze per operazioni speciali.

Quasi tutte le richieste ed i suggerimenti hanno avuto come comune denominatore il miglioramento dell'ergonomia generale e la rapida convertibilità dal calibro nativo ad altri ugualmente comuni tra le forze NATO.

FN MINIMI Mk3
La FN MINIMI Mk3 sarà prodotta anche in calibro 7.62mm NATO, per soddisfare la necessità di un'arma di supporto leggera in calibro pesante

La FN MINIMI Mk3, in tutte le sue varianti, è dunque costruita sulla base di un Receiver comune e prevede l'intercambiabilità delle componenti necessarie alla conversione dal calibro 7.62x51mm al 5.56x45mm.

La principale modifica subita dal meccanismo d'alimentazione, comunque, sta nella presenza, in corrispondenza del bocchettone d'inserimento del nastro delle munizioni, di due nuovi fermi che vanno ad innestarsi automaticamente sulle maglie del nastro medesimo e consentono dunque di ricaricare l'arma con una mano sola; precedentemente dovevano essere utilizzate entrambe le mani per inserire correttamente il nastro.

Ancora: il nuovo sportello superiore, oltre ad essere dotato di una rotaia MIL-STD-1913 "Picatinny" che consente il pronto utilizzo di sistemi di puntamento ottico o opto-elettronico, può essere aperto e richiuso anche quando l'arma è priva della canna.

Si tratta di una miglioria importante, dato che le armi di supporto leggero impiegano un sistema di cambio rapido per il raffreddamento o la sostituzione nelle fasi di fuoco sostenuto; in questo modo un operatore potrà controllare lo stato dei meccanismi, ed eventualmente risolvere dei problemi, mentre un altro sarà impegnato a sostituire la canna o a raffreddarla − anche sul campo.

Per tutti i modelli della serie MINIMI Mk3 sono previste due lunghezze di canna − più lunga o più corta − a seconda delle quali la denominazione dell'arma cambierà da LB ad SB ("Long Barrel" e "Short Barrel").

FN MINIMI Mk3
Anche la variante in calibro 7.62x51mm sarà disponibile in versione SB, con canna di dimensioni ridotte

Un ulteriore aspetto che è stato ampiamente migliorato riguarda il calcio. L'originale FN MINIMI impiega un calciolo metallico dal Design essenziale; alternativamente è previsto un calciolo collassabile di tipo "Para", che si ritrae totalmente sui lati della cassa dell'arma ed è ideale per gli aviolanci e in generale per le truppe ad alta mobilità.

Alcune versioni, come la M249-SAW adottata dalle FF.AA. USA, impiegano in sostituzione un grosso calcio fisso polimero.

Fatta eccezione per la versione "Para", appunto ideata per necessità di contenimento degli ingombri, nessuno dei calci di fabbrica finora implementati ha mai soddisfatto del tutto gli operatori, che infatti si sono spesso risolti a sostituirli con dei modelli Aftermarket.

La FN ha dunque deciso di implementare un calciolo polimerico di nuova concezione, che è estensibile in lunghezza fino a cinque posizioni per meglio adattarsi alla posizione di tiro dell'operatore, alle sue protezioni balistiche e agli equipaggiamenti individuali, ed è munito di poggiaguancia regolabile in altezza per l'impiego dell'arma con le mire metalliche o con ottiche di puntamento. Resterà comunque disponibile il calciolo di tipo "Para".

FN MINIMI Mk3
Qualsiasi modello precedente di MINIMI può essere aggiornato, in fabbrica o in armeria, alla variante Mk3 tramite la sostituzione di alcune componenti

Ancora, la manetta d'armamento è stata ridisegnata per essere più facile ed intuitiva da operare, da qualsiasi posizione. 

È stato altresì ridisegnato il guardamani, che oltre ad essere facilmente rimovibile per la sostituzione o la manutenzione ora impiega tre rotaie MIL-STD-1913 "Picatinny" per accessori.

In congiunzione al guardamani è stato concepito un nuovo bipiede, che si piega all'indietro e riposa ai due lati dell'astina quando non in uso. Il nuovo bipiede è più leggero − realizzato in metallo traforato − ed offre una maggiore superficie d'appoggio; è inoltre regolabile su tre posizioni, per offrire un livello di stabilità superiore al tiro in qualsiasi posizione. Le sue linee sono state specificamente concepite per non interferire con la presenza e con l'operatività di accessori tattici (torce, designatori di bersaglio, impugnature frontali) che l'operatore possa aver installato.

Oltre ad offrire la nuova MINIMI Mk3 nei calibri 5.56x45mm-NATO e 7.62x51mm-NATO e nelle versioni SB ed LB, intercambiabili come già detto, la FN offrirà agli operatori istituzionali che già impiegano le MINIMI un Customized Upgrade Program.

Dietro richiesta, le MINIMI pre-esistenti potranno infatti essere aggiornate alle specifiche della variante Mk3 tramite la sostituzione delle componenti interessate.

L'aggiornamento potrà essere effettuato dalla FN stessa, previo ritorno delle armi in fabbrica, o dalle unità militari che abbiano le MINIMI stesse in dotazione; in tal caso gli armieri di reparto riceveranno dei Kit di conversione completi di istruzioni. L'aggiornamento è effettuabile in arsenale in tempi molto brevi, e consentirà alle MINIMI già sul campo di restare al passo coi tempi ed operativamente valide per molti anni a venire.