Il “Consorzio Kalashnikov” raddoppia la produzione!

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Una delle più antiche realtà del settore armiero russo – fondata già nel 1807 dallo Zar Alessandro I col nome di “Fabbrica d'Armi di Kamsko-Izhevsky-Alexandrovsky” – ha attraversato, negli ultimi anni, un periodo di crisi profonda: la IZHMASH, leggendaria produttrice di armi civili e militari sulle sponde del Lago Baikal, era stata dichiarata fallita nell'aprile del 2012 da un tribunale della regione russa dell'Udmurtia. Il rilancio, portato avanti dal gruppo ROSTEC anche tramite una parziale privatizzazione: il 49% delle azioni sono oggi di proprietà dei magnati russi Andrej Bokarev ed Alexej Krivoruchko. La IZMHASH è stata inoltre incorporata con altre importanti aziende produttrici di armi della regione − tra cui la Baikal e la MOLOT − sotto l'ombrello unico del “Consorzio Kalashnikov”: Mikhail Timofe'evič Kalashnikov, il celebre progettista scomparso alla fine dell'anno scorso, concesse l'usufrutto gratuito del suo nome nell'ambito delle operazioni di rilancio. Sotto gli auspici del vice-primo ministro russo, Dmitri Rogozin, sono stati inoltre cambiati i vertici della società: nel febbraio dello scorso anno, Alexej Krivoruchko, uno dei nuovi comproprietari, è stato nominato direttore generale del consorzio.

Il "Consorzio Kalashnikov" raddoppia!
La catena di montaggio del leggendario fucile d'assalto Kalashnikov, qui nella sua versione AK-101

La nomina del nuovo direttore generale è stata inizialmente accolta con poco calore: si trattava, infatti, del quinto direttore generale del 2011. Il 38enne avvocato originario di Stavropol era tuttavia già noto per alcune celebri cause d'arbitrato, ed il suo collega Andrej Bokarev è stato inserito nel 2010 dalla rivista Forbes al 74mo posto della lista dei più importanti affaristi russi in virtù del suo patrimonio personale del valore di circa 1,35 miliardi di Dollari USA. Sia Krivoruchko che Bokarev, personalmente interessati al rilancio e allo sviluppo del gruppo, hanno tuttavia fugato presto le diffidenze dei lavoratori: a differenza delle precedenti Leadership, che hanno sempre basato la loro attività su discorsi inneggianti alle “armi di ineguagliabile qualità” della IZHMASH – con riferimento, evidentemente, alla classica piattaforma Kalashnikov, purtroppo non più all'altezza dei tempi – i nuovi manager hanno infatti impostato una riflessione sobria ma seria sulle radici dei problemi che hanno afflitto la IZHMASH per anni. Forse è troppo presto per parlare di un'uscita dalla crisi,  una riflessione sobria avvicinandosi agli attuali problemi dell'impresa. Probabilmente è troppo presto per dire che la società è uscita dalla crisi, ma le ultime notizie sono sufficientemente buone da dare adito ad una ventata d'ottimismo.

Il "Consorzio Kalashnikov" raddoppia!
La rinnovata facciata della sede societaria del “Consorzio Kalashnikov”: il rilancio dei marchi sotto il suo controllo passa anche per per una maggiore cura dell'immagine pubblica del gruppo

In occasione dell'edizione 2014 dello SHOT Show – tenutasi lo scorso gennaio a Las Vegas – il “Consorzio Kalashnikov” ha firmato un accordo in esclusiva con la statunitense RWC Group LLC. che dovrebbe consentire l'importazione negli Stati Uniti e nel Canada di 200mila armi sportive di produzione russa all'anno. Ancor più importante, tuttavia, è il dato che traspare dal resoconto dell'attività del “Consorzio Kalashnikov” per il primo trimestre 2014: in tale periodo, l'azienda ha prodotto 31 mila pezzi – equivalenti da soli al 41% del totale della produzione del 2013, e al 230% in più rispetto a quanto prodotto nel medesimo periodo dell'anno scorso.

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Alexej Krivoruchko, il nuovo drettore generale del “Consorzio Kalashnikov”

Per il 2014, i dirigenti del “Consorzio Kalashnikov” prevedono di produrre e vendere in tutto il mondo almeno 150.000 tra pistole, fucili e carabine ad impiego civile, oltre ad un eccezionale quantitativo di sistemi militari grazie ad importanti contratti governativi: 200 cannoncini automatici GSh301 per caccia-bombardieri Sukhoi Su-27 “Flanker” e MiG-29 “Fulcrum”, e sistemi missilistici anticarro aviolanciati 9A4172K “Vikhr-1” (ASCC NATO: AT-16 “Scallion) destinati all'impiego sui cacciabombardieri Sukhoi Su-25 “Frogfoot” e sugli elicotteri da combattimento Kamov Ka-50 “Hokum”; il valore di quest'ultimo capitolato di spesa si attesta sui 13 miliardi di rubli. Inoltre, il “Consorzio Kalashnikov” ha aumentato significativamente la produzione di componenti per altri sistemi d'armamento pesante e di precisione assemblati poi da altre aziende russe: tra questi spiccano i missili controcarro 9M123 “Khrizantema” (ASCC NATO: AT-15 “Springer”), i sistemi missilistici contraerei “Pantsir-S1” (ASCC NATO: SA-22 “Greyhound”) e le mitragliatrici navali “Kashtan” CIWS. Tali e tanti importanti ordinativi consentiranno all'azienda di sostenere la propria operatività in un momento di così difficile transizione, e di aumentare le capacità produttive per i suoi prodotti di punta – ovvero le armi militari leggere, le armi da caccia e sportive – in modo da sostenere la domanda, stabile e in leggera crescita, che esse ancora delle quali esse ancora godono sia in Russia che all'estero.

Continua infatti ininterrotto il successo globale dei fucili a canna liscia e rigata della serie “Saiga”, basati sulla meccanica dell'affidabile Kalashnikov. Tra le novità più importanti della gamma si possono annoverare il Saiga-12 ISP.340 calibro 12 destinato alle competizioni di tiro 3-Gun; il Saiga Mk107 calibro .223 Remington con sistema di funzionamento a pistone bilanciato tipo Bakalov; e la carabina semi-automatica a percussione anulare Saiga-22 per l'allenamento e il tiro sportivo. Quest'ultimo sviluppo è correlato all'adozione del modello da parte del programma “Educazione patriottica dei cittadini della Federazione Russa per il periodo 2011-2015”, promosso dal governo russo per preparare i giovani a difendere la Patria. Pertanto, nei prossimi anni si prevede un aumento della domanda di tali carabine cal.22 d'impostazione AKM per i corsi d'addestramento al tiro militare di base – che nella Federazione Russa vengono tenuti obbligatoriamente nelle scuole nell'ambito della normale educazione fisica – oltre che per i club di tiro DOSAAF (equivalente russo del TSN) e di altre organizzazioni di stampo “militare-patriottico”.

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Il modello Saiga-12 ISP.340 è uno dei fucili semi-automatici calibro 12 più apprezzati al mondo per le discipline di tiro dinamico, soprattutto nella categoria 3-Gun
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Uno dei modelli più attesi sul mercato civile: il fucile semi-automatico Saiga Mk107 cal.223 Remington, con sistema di funzionamento a pistone bilanciato
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La carabina semi-automatica Saiga-22 calibro .22 Long Rifle è molto diffusa in Russia per l'impiego propedeutico
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La carabina a ripetizione Biathlon-7-3 è l'unica arma di serie al mondo in grado di competere nella sua categoria coi blasonati prodotti Anschütz

Il “Consorzio Kalashnikov” è inoltre attualmente uno dei principali produttori mondiali di carabine da Biathlon; in particolare, il modello Biathlon-7-3 è noto per essere uno dei pochi al mondo in grado di competere alla pari coi prodotti Anschütz, e in occasione degli ultimi Giochi Olimpici invernali di Sochi si è guadagnato tre medaglie d'argento ed una medaglia di bronzo.

Per la seconda metà dell'anno, il “Consorzio Kalashnikov” mira inoltre a raddoppiare le vendite di armi civili in Europa; a tal scopo è stata implementata una nuova strategia di Marketing e di promozione pubblicitaria, mirata a rendere più stretto il rapporto con l'utente finale. Inoltre sono stati stanziati circa 40 milioni di rubli per lo sviluppo Web e delle strategie di pubbliche relazioni del marchio. 

A dire la verità, spese pubblicitarie così elevate hanno sollevato del malcontento – del quale si è fatto portavoce anche il vice-primo ministro russo Dmitri Rogozin – ma a prescindere da ciò, pare che anche l'inossidabile Brand russo abbia deciso di adottare le aggressive strategie pubblicitarie tipiche dei concorrenti occidentali, fondamentali sul mercato moderno per evitare di soccombere.

Il "Consorzio Kalashnikov" raddoppia!
In tutte le sue versioni civili e militari, e in ogni variante, il design AK/AKM resta un punto fermo della produzione del "Consorzio Kalashnikov"
Il "Consorzio Kalashnikov" raddoppia!
In tutte le sue versioni civili e militari, e in ogni variante, il design AK/AKM resta un punto fermo della produzione del "Consorzio Kalashnikov"

Per ulteriori informazioni:

OAO “Concern Kalashnikov"

Deryabina Prospekt, 3

Izhevsk, Udmurtia,

426006 – FED.RUSSA

Tel.Fax: 007-3412-495639

URL: www.kalashnikovconcern.ru