Il fucile d'assalto AK-400 è stato presentato in una riunione riservata, organizzata alla fine dello scorso anno dallo SBP (Servizio di Sicurezza del Presidente della Federazione Russa), e ha già suscitato interesse da parte delle forze dell'ordine locali. Attualmente il modello è in fase di valutazione da parte di potenziali clienti. La notizia è stata riportata il 19 maggio sul quotidiano russo "Izvestia" da una fonte anonima del complesso industriale militare russo.
Inoltre, un paio di settimane prima Larry Vickers, ex appartenente alla famosa "Delta Force" e istruttore di tiro dell'esercito degli Stati Uniti, che oggi gestisce il canale video Vickers Tactical Arms su YouTube, ha avuto l'opportunità di vedere da vicino l'AK-400. Vickers è un appassionato di lunga data delle armi russe e sul suo canale è possibile trovare una vasta collezione di videoclip sui nuovi modelli, come i fucili d'assalto AK-9, AK-12 e AK-107, il fucile SV-338, la pistola PL-14 e molti altri.
Sul suo canale youtube, lo scorso 2 maggio, Larry Vickers ha pubblicato un videoclip di 2,5 minuti che illustra le caratteristiche dell'AK-400 e riprende una prova di tiro con la nuova arma.
La prima conclusione che si può trarre è che si tratta di una profonda modernizzazione del fucile d'assalto Kalashnikov, nell'ottica dello sviluppo di una famiglia di modelli di "quarta generazione" che non comprenderà solo il nuovo fucile ma anche la mitragliatrice leggera RPK-16 − con azione bilanciata, caricatore a barattolo e bipiede − il cui prototipo è stato presentato nell'autunno del 2015 alla trasmissione televisiva russa intitolata "Al servizio della Patria".
Inoltre, l'AK-400 sarà disponibile in due calibri: il più moderno e leggero 5,45x39 mm e il calibro tradizionale sovietico 7,62x39 mm M43. Quest'ultima è proprio la versione testata da Larry Vickers: dal peso di 3,1 kg e con una lunghezza totale di 942 mm, offre una cadenza di tiro di 600 colpi al minuto come la maggior parte delle versioni dell'AK.
Come modello di base per lo sviluppo dell'AK-400 è stato utilizzato il fucile d'assalto compatto AK-104, allungato alle proporzioni dell'originale AK-74M e in seguito pesantemente modificato, anzitutto con l'impiego di un calcio telescopico, regolabile in lunghezza e ripiegabile sul lato sinistro, realizzato in tecnopolimeri; derivato dal kit di aggiornamento per Kalashnikov KM-AK, tale calcio è stato sviluppato sulle specifiche del Ministero della Difesa della Federazione Russa nell'ambito del progetto di ricerca e sviluppo "Obves".
L'idea non è certamente una novità, essendo già da tempo utilizzata da produttori internazionali come FAB Defence, CAA, Magpul e altri. Lo stesso vale per la nuova impugnatura ergonomica a pistola. L'impugnatura è cava e può essere utilizzata per conservarvi gli attrezzi per la pulizia o l'ottica. I progettisti dell'AK-400 hanno rielaborato il coperchio del Receiver, più simile a quello dell'AKS-74U, che grazie alla maggiore stabilità e alla presenza di una rotaia Picatinny MIL-STD-1913 a piena lunghezza può essere utilizzato per montare collimatori, ottiche diurne e notturne. Slitte simili ma più corte si trovano sull'astina in polimero, consentendo l'installazione di una vasta gamma di accessori come torce tattiche, designatori laser, simulatori laser per l'addestramento, impugnature opzionali e altri ancora.
Come sull'AK-104 − e come nella maggior parte dei fucili d'assalto occidentali − la base del mirino è posizionata in corrispondenza della camera di spillaggio dei gas. La tacca di mira regolabile per elevazione è stata sostituita da una diottra intercambiabile, mentre il compensatore alla volata è stato riprogettato e consente ora anche di utilizzare granate per fucili di produzione straniera. Allo stesso scopo, nel corso della riprogettazione del sistema di recupero gas, l'arma è stata dotata di un regolatore dello spillaggio a due posizioni − che tra l'altro migliora le prestazioni e la pulizia generale del sistema
Il selettore del tiro presenta ora quattro modalità selezionabili, una scelta precedentemente disponibile solo come optional sulla linea AK100: raffica libera (contrassegnata con una A), raffica breve da tre colpi (contrassegnata da un 3), colpo singolo (contrassegnato da un 1) e sicura (contrassegnata dal carattere cirillico П). I caricatori impiegati sono quelli ricurvi standard da trenta colpi delle linee AKM e AK-74. Le prime informazioni disponibili sono scarse, ma pare che l'AK-400 abbia dato una piacevole impressione, grazie all'implementazione di alcune delle più recenti innovazioni tecniche al design AK, partorite sia da ingegneri russi che internazionali, che consente alla piattaforma di mantenere una buona stabilità nel tiro a raffica, anche con munizioni di calibro 7,62x39mm.
È interessante notare che la presentazione della nuova variante del fucile d'assalto Kalashnikov è avvenuta all'inizio di autunno, quando il Ministero della Difesa della Federazione Russa doveva ancora decidere quale modello selezionare tra il fucile d'assalto AK-12 del progettista Vladimir V. Zlobin del gruppo "Kalashnikov" e il modello AEK-971 (А-545/A-762) della ZID, nell'ambito dei test ufficiali per l'adozione come parte dell'equipaggiamento da combattimento del programma "Ratnik".
Entrambi i modelli sono attualmente oggetto di aspre critiche da parte dell'ufficio acquisizioni del Ministero della Difesa di Mosca a causa del loro costo, che si attesta su livelli "Di gran lunga superiori a quelli di modelli e piattaforme affermate come l'AK-105". In questo contesto, diventa chiaro il desiderio della direzione del Gruppo Kalashnikov di poter disporre di un'alternativa moderna e più economica da poter offrire alle FF.AA. russe e sui mercati esteri, militari e civili. A contribuire allo sviluppo dell'AK-400 è stata anche l'importante ondata di cambiamenti nella politica generale del Gruppo Kalashnikov relativamente alle risorse umane e tecnologiche, resasi più evidente nel corso degli ultimi due anni. In particolare, con l'assunzione di Sergey Urzhumtsev, oggi capo-progettista e vicedirettore generale − già dipendente della concorrente MOLOT e sviluppatore della linea di fucili da caccia VEPR − gli sviluppi del Gruppo hanno preso una direzione orientata alla semplicità e praticità.
A differenza dell'AK-12 e dei fucili speciali d'assalto bullpup AS-1/AS-2 − concepiti in fretta e furia in base al principio "non importa cosa, ma sviluppate qualcosa di nuovo" − l'AK-400 si è evoluto più come una soluzione razionale e una reincarnazione del precedente progetto AK-200, a suo tempo messo da parte a favore dell'AK-12. Per questo motivo, l'AK-400 può essere molto più interessante dell'AK-12 e dell'AEK-971 a livello di mercato, soprattutto in termini di affidabilità e costo.
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