Non si tratta esattamente di un prodotto nuovissimo, quantomeno per quel che riguarda i termini cronologici: chi segue le riviste e i siti di settore, saprà bene che i primi esemplari funzionanti di pre-serie di questo sistema sono stati presentati in occasione dell'expo EUROSATORY del 2010, a Parigi; tuttavia, dopo tre anni ed innumerevoli prove sia in galleria e in laboratorio che sul campo di battaglia − anni durante i quali il sistema ha subito e superato numerose volte il più impegnativo dei Test, quello del contatto a fuoco col nemico − la svedese Aimpoint AB, azienda Leader mondiale nel settore delle ottiche di puntamento ad impiego tattico-operativo, molto popolari sia tra gli operatori militari e di Polizia che tra i tiratori sportivi di tutto il mondo, ha finalmente pronta la versione definitiva del suo dispositivo optoelettronico/digitale di puntamento e condotta del tiro per armi di supporto medie e pesanti militari. Denominato FCS-12, nel corso del 2013 è stato mostrato a porte chiuse solamente a membri selezionati dei Media e agli operatori dei corpi dello Stato in occasione delle fiere di settore − in particolare SHOT Show ed IWA − degli inizi del 2013, e più diffusamente, e con maggior successo, nel corso degli appuntamenti più specificamente mirati al mercato professionale, quali IDET, IDEX e LAAD.
L'idea che ha portato i tecnici Aimpoint a concepire il sistema di condotta del tiro FCS-12 nasce in seno al processo di estrema e continua modernizzazione a cui le Forze Armate di tutto l'occidente si stanno da tempo sottoponendo al fine di meglio affrontare, sia in patria che all'estero, le sfide rappresentate da gruppi terroristici e di guerriglia, da Commandos ed unità d'infiltrazione, e da altre minacce di tipo asimmetrico. Da anni ormai i settori di ricerca e sviluppo delle più importanti aziende operanti nel settore degli armamenti militari sono alla ricerca di soluzioni che, integrandosi il più possibile nell'ambito delle tendenze digitali e Network-centriche, portino alla creazione di sistemi d'assistenza al tiro per consentire agli operatori di armi di supporto a livello di plotone o d'unità − lanciarazzi spallabili, mitragliatrici leggere, medie o pesanti, lanciagranate accessori, individuali o automatici − di ingaggiare e colpire con maggior precisione ed efficacia bersagli umani o veicolari, più o meno corazzati, anche se in movimento o ben trincerati. Questi esperimenti hanno portato alla nascita di soluzioni quali il lanciagranate statunitense XM25 CDTE o il fucile multiruolo sudcoreano S&T Motiv K-11.
Il vantaggio dello FCS-12, tuttavia, sta nel fatto di essere un accessorio, non un'arma a se' stante con sistema di condotta del tiro integrata, e dunque di poter essere utilizzato su un'ampia varietà di piattaforme d'arma, peraltro in maniera abbastanza semplice nonostante la complessità tecnologica generale del sistema. Il dispositivo Aimpoint FCS è costruito attorno ad uno Chassis in alluminio anodizzato, estremamente resistente agli elementi, all'acqua, all'umidità e agli aggressivi chimici; al suo interno si trovano un'ottica 1x con canale ottico libero da parallasse, estrazione pupillare illimitata e lenti con trattamento multistrato − priva di capacità di visione notturna di fabbrica, ma con filtro passa-banda compatibile con la stragrande maggioranza dei dispositivi per la visione all'infrarosso, termici o a fusione attualmente in commercio e in dotazione, sia in ambito militare che civile/commerciale − ed un telemetro laser operante sulla lunghezza d'onda dei 1550 nanometri (1.55 micron), confacente alle direttive di sicurezza per quanto riguarda la tutela della vista degli operatori ma al contempo non rilevabile con dispositivi per la visione notturna ed utile su gittate fino a 1000 metri su bersagli solidi che abbiano fino al 10% di rifrazione della luce e fino a 1800 metri sulla vegetazione, con un'altissima risoluzione (1m).
Lungo in tutto diciotto centimetri e mezzo, largo nove ed alto quindici e mezzo, per un peso complessivo di un chilo e seicento grammi, il sistema optoelettronico Aimpoint FCS-12 si alimenta tramite un caricatore contenente sei batterie commerciali di tipo AA (Stilo), compatibile con modelli di voltaggio variabile tra gli 1.2V e 3.6V, che garantisce una durata operativa di oltre quattro giorni di utilizzo continuato. Il suo display HUD è costituito da una serie di Led, settabili manualmente su sedici diverse opzioni. Il suo sistema digitale di calcolo − un computer balistico integrato − viene fornito con cinque algoritmi pre-impostati, ma può memorizzarne fino ad un massimo di cinquanta; ciascun algoritmo rappresenta un connubio arma-munizione, in base al quale il sistema calcolerà il punto d'impatto, il punto e il momento giusto in cui premere il grilletto, in base a parametri quale la compensazione della caduta balistica dei proiettili, la rotazione del proietto, la deriva, la temperatura del propellente al momento del lancio e l'angolo di tiro. Una volta acceso il sistema, l'operatore non dovrà far altro che puntare l'arma e premere il comando d'interfaccia remota, posizionabile sull' impugnatura, che trasmette i comandi al collimatore tramite un collegamento senza fili. Il risultato, in forma di un riferimento visivo sul punto in cui mirare, sarà trasmesso sul display in una frazione di secondo. Il sistema Aimpoint FCS-12, ovviamente disponibile solo ad acquirenti istituzionali, è già in dotazione ad alcune Forze Armate europee e NATO, tra cui quelle spagnole, svedesi e statunitensi.