La Uberti di Gardone Valtrompia, si è cimentata nell'arduo compito di migliorare affidabilità e sicurezza del revolver Colt modello 1873 senza stravolgerne l'aspetto estetico e le procedure di caricamento e scaricamento.
Al di là degli estetismi, si tratta anche di far fronte a specifiche richieste e regolamenti esistenti nel mercato USA, dove il Cow Boy Action Shooting, il tiro dinamico Western, è particolarmente popolare.
Come gli originali, i cloni dei revolver Colt 1873 hanno dei punti deboli ben individuabili. Le parti soggette a rottura, specialmente se il revolver è utilizzato in modo estensivo come nelle gare di tiro western, sono essenzialmente la molla a due rebbi del grilletto e la piccola lamina che controlla il dente di rotazione del tamburo.
Meno frequente ma possibile, la rottura della molla a lamina del cane.
Queste molle possono essere sostituite facilmente con una spesa irrisoria, ma gareggiare con il pensiero che da un momento all’altro il revolver si rompa non è una buona idea, soprattutto se a questo aggiungiamo lo stress della gara.
Un’altra particolarità del revolver Colt Single Action Army 1873 nella configurazione originale è che il tamburo da 6 colpi in realtà dovrebbe essere caricato con solo 5 cartucce, visto che il percussore è solidale al cane, e quando questo è in posizione di riposo, sporge dallo scudo di culatta e tocca la capsula d'iinesco dell’eventuale cartuccia posta in corrispondenza del percussore stesso.
Un urto sulla cresta del cane con buona probabilità fa partire il colpo. Anche se nelle gare di tiro western il regolamento prevede il caricamento di solo 5 camere del tamburo, la sicurezza non è mai troppa, specialmente se il revolver è utilizzato anche per difesa abitativa o personale.
Finalmente la Horseman di Uberti, risolve tutti i problemi giovanili del revolver Colt modello 1873, grazie a modifiche meccaniche che vanno a incrementare l’affidabilità e la sicurezza dell’arma, mettendo il punto a tutti i problemi della "quarantacinque" più famosa al mondo.
Una spartana scatola di cartone con allegato il manuale di istruzioni sono il corredo standard di questo nuovo revolver Uberti Horseman, come anche di tutti i revolver della serie Cattleman Uberti (questo il nome delle repliche Colt 1873 realizzate da Uberti).
Esteticamente il revolver Uberti Horseman non sembra avere differenze con gli altri classici modelli 1873 della produzione Uberti.
Il castello ha una tartarugatura accentuata e ben realizzata, mentre tutte le parti sono protette da una profonda e resistente brunitura nera. Le guancette sono in legno di noce ben raccordate con il telaio dell’impugnatura e hanno una finitura sintetica lucida.
Il revolver ha una dimensione imponente. La canna da 7 -1/2” contribuisce ad aumentare la sensazione di potenza data anche dall’impressionante foro del vivo di volata dovuto al grosso calibro .45 Colt impiegato nel revolver Horseman.
Le modifiche si possono notare solamente smontando parzialmente il revolver. Tolte le guancette si nota che la molla a lamina è stata sostituita da una più resistente molla a spirale.
La molla a spirale consente di adattare la resistenza dello sgancio dei piani di scatto a livelli minimi senza incorrere in rotture come può accadere con la molla a lamina quando sottoposta ad assottigliamento.
La molla a spirale dovrebbe conservare le sue caratteristiche di resistenza, mantenendo una maggiore costanza nel tempo.
Sinceramente non ci è mai capitato di vedere una molla del cane rotta ma probabilmente assottigliando lo spessore il rischio aumenta, unitamente alle mancate percussioni.
Da tempo Uberti ha adottato nei suoi revolver la modifica della molla del dente di rtazione del tamburo, che a nostro avviso è la parte più fragile dell’arma.
Al posto della sottile e minuscola molla a lamina, che si rompe spesso e volentieri, è stato praticato un foro filettato sul lato destro posteriore della culatta dove è inserito un nottolino caricato da una molla a spirale, il tutto tenuto in sede da una vite. In questo modo, il sistema è praticamente indistruttibile.
L’altro elemento solito alla rottura è la molla piatta a due rebbi posta nella parte inferiore interna del castello, a diretto contatto con il grilletto. Questa molla oltre a comandare il ritorno del grilletto serve anche a spingere verso l’alto la leva che blocca il tamburo.
La molla piatta è stata sostituita da una resistente molla a filo che provvede a tenere in tensione il grilletto e la leva del blocco tamburo, unitamente a un piccolo perno caricato da una molla a spirale che trova alloggiamento internamente, nella parte superiore del guardamano.
Le modifiche proseguono con l’applicazione della sicura automatica detta Transfer bar, ovvero una barretta metallica che si interpone tra il cane e il percussore, quest’ultimo ora collocato flottante nel telaio del revolver. Questa miglioria ha richiesto la modifica dell’asta di rotazione del tamburo che ora, nella sua parte posteriore, è dotata di una spina elastica che va a contatto con la Transfer bar, permettendo alla stessa di rimanere in tensione arretrata e adattarsi nell’alloggiamento ricavato nel cane quando questo è a riposo.
Quando il grilletto è premuto la Transfer bar alzandosi si interpone tra cane e percussore, trasmettendo il necessario impulso cinetico alla capsula.
In caso contrario il cane non può fisicamente entrare in contatto con il percussore, consentendo di caricare in sicurezza tutte e sei le camere del tamburo.
È stato eliminato, non essendo più necessario, il secondo sguscio praticato sulla testa dell’asta di rotazione del tamburo, che consente di trasportare o riporre l’arma in sicurezza con il cane bloccato in posizione leggermente arretrata.
È stata eliminata la prima monta di sicurezza del cane che inoltre non può essere arretrato per sparare il primo colpo se viene prima premuto il grilletto.
Per il resto il revolver Horseman di Uberti mantiene inalterato il funzionamento originale.
Il caricamento avviene aprendo lo sportellino laterale e arretrando il cane - ora - in prima monta.
Questo fa abbassare il dente del fermo del tamburo che, libero di ruotare in senso orario, esponendo in successione le camere, può essere caricato.
Mediante l’asta di espulsione, caricata con una molla a spirale e collocata sul lato destro della canna, sempre tenendo il cane in prima monta, è possibile espellere uno alla volta i bossoli dal tamburo.
Lo smontaggio ordinario dell’arma può essere eseguito dopo l’accertamento che il revolver sia scarico. Si porta il cane in prima monta, si apre lo sportellino e facendo girare il tamburo si controlla visivamente che tutte e sei le camere del tamburo siano vuote.
A questo punto, è necessario premere dal lato sinistro il pulsante elastico posto anteriormente al castello. In questo modo è possibile sfilare l’asta di rotazione del tamburo.
Il tamburo può essere estratto dal telaio dal lato destro del revolver, dopo aver aperto lo sportellino di caricamento. A meno che non si utilizzino cartucce caricate a polvere nera o si vogliano sostituire delle parti, non è necessario proseguire oltre con lo smontaggio.
Il grilletto più ampio di quelli d’epoca consente una buona gestione dello scatto che nel modello in prova si è attestato sugli 800 grammi circa.
Anche i congegni di mira non sono più quelli di una volta. Ma in senso buono. Il mirino largo 2 mm, è ben rapportato alla tacca di mira che è ricavata direttamente sul telaio.
I congegni di mira quasi moderni, anche se il mirino ha ancora il classico profilo a pinna e lo scatto, adatto all’impiego dell’arma in gara, hanno consentito di realizzare a 12 metri un’ottima rosata.
Questo con l’aiuto del calibro utilizzato, dotato di ottima precisione, che rimane il più classico per questa tipologia del revolver.
La cartuccia .45 Colt, nata nel 1873, all’epoca era caricata con 40 grani di polvere nera. Questa dose riesce a spingere la classica palla di piombo da 255 grani, a una velocità massima di 293 m/s, sviluppando 72 Kgm di energia cinetica.
La polvere senza fumo richiede qualche cautela a causa delle pressioni ma è comunque capace di spingere la medesima palla, senza pericolo, a circa 265 m/s, erogando 60 Kgm di energia cinetica.
Naturalmente per usi incruenti, come le gare di tiro western o il tiro ricreativo, è consigliabile ripiegare sulle “cowboy action load", cartucce dotate di bassa velocità – 230 m/s – con palle in piombo da 250 g, che generano comunque un’energia cinetica di circa 43 kgm.
Il revolver Horseman di Uberti, è destinato principalmente all’impiego ludico e sportivo nelle gare di tiro western.
Il revolver non necessita di nessun intervento migliorativo, essendo pronto per le gare appena tirato fuori dalla scatola. A riprova abbiamo effettuato una rosata con tiro mirato, posizionando il bersaglio a 12 metri, ottenendo un risultato di tutto rispetto.
La cartuccia dice la sua anche quando utilizzata per difesa abitativa e per i più tradizionalisti che disdegnano i polimeri, se viviamo in uno stato dove è possibile o obbligatorio portare l’arma a vista, anche per difesa personale.