La pistola OA Defense 2311 è costruita attualmente in due taglie: standard con canna da 5 pollici (125 mm) e Compact con canna da 4,25 pollici (101 mm). Sono già state annunciate sul sito dell’azienda due ulteriori varianti, chiamate rispettivamente Pro e Compact Pro, che si distinguono principalmente per la canna con fori di compensazione Hybrid e fresature di sfiato e di alleggerimento sulla parte finale del carrello. Ad allargare ulteriormente il ventaglio delle varianti ci sono le combinazioni tra le diverse finiture superficiali dell’arma (nera o color sabbia) e delle guancette, nere o di colore verde salvia.
La semiautomatica OA Defense 2311, il meglio dei due mondi
La OA Defense 2311 potrebbe essere definita un ibrido tra una classica 1911 con fusto bifilare e una SIG Sauer P320, dal momento che il carrello rastremato verso la parte frontale ne riprende il profilo ormai familiare agli appassionati di armi corte. In realtà coi sono diversi dettagli originali che vedremo più avanti.
Il fusto in alluminio della OA 2311 è stato progettato intorno al caricatore bifilare in calibro 9x19 (9 Luger) della SIG Sauer P320, quindi offre una affidabilità assoluta. I primi fusti bifilari di tipo 1911, chiamati 2011 e soprattutto i loro caricatori non furono progettati per sparare il calibro 9x19, ma il .45 ACP e il .38 Super Auto e questo ha sempre creato il rischio di problemi in fase di alimentazione.
Il fusto della OA 2311 è invece stato costruito attorno al caricatore bifilare in calibro 9x19 della SIG 320, diffusissimo negli USA e che secondo i progettisti della pistola è estremamente affidabile. In questo modo si sono eliminati alla base eventuali rischi di “rigetto” e si mette l’utente in condizione di poter usare qualsiasi caricatore compatibile, originale o di aftermarket senza alcun aggiustaggio manuale. Il fusto metallico è avvolto da una impugnatura modulare in polimero che può essere sostituita in pochi secondi per trasformare la full size con caricatore da 17 colpi nella Compact con il caricatore da 15+1 colpi e un ingombro minore. La parte inferiore dell’impugnatura è costituita da una minigonna in alluminio che favorisce l’inserimento del caricatore in velocità. Da segnalare l’assenza della sicura automatica sul dorso dell’impugnatura, solitamente presente sui fusti di derivazione 1911, anche quelli bifilari.
Le leve della sicura e dello sgancio del carrello sono presenti su entrambi i lati del fusto, mentre il pulsante sovradimensionato per l’espulsione del caricatore è facilmente reversibile. Sulla parte anteriore del fusto troviamo la consueta slitta Picatinny per il montaggio della luce tattica, operazione favorita dalla guardia del grilletto di tipo diritto. Una soluzione inedita è rappresentata da un’estensione della parte in polimero dell’impugnatura che crea un vero e proprio punto di appoggio per il dito indice sul sottofusto, davanti alla guardia del grilletto. Questo punto di appoggio (index finger) che può essere individuato in modo tattile facilita la manipolazione dell’arma e il corretto posizionamento della mano forte.
Il gruppo di scatto della OA Defense 2311, con cane esterno alleggerito e rigorosamente in singola azione, è controllato da un grilletto scheletrato traslante che si sgancia con un peso di trazione di circa 1,8-2 kg e offre un cortissimo reset.
Il carrello della OA Defense 2311, come dicevamo, è molto più SIG Sauer che Colt, con un sistema di chiusura Petter senza bielletta basculante sotto alla camera di cartuccia e senza bushing. Sotto il blocchetto della canna troviamo due solchi che fanno parte del sistema brevettato DBS (Debris Clearance System) che ha lo scopo di allontanare eventuali morchie da una zona delicata della pistola, impedendo la formazione di depositi.
Il profilo del carrello è rastremato verso la volata in modo da facilitare il reinserimento in fondina. Come ormai prassi troviamo la predisposizione per il montaggio diretto dell’ottica (con l’arma sono incluse basette con impronta Trijicon RMR, DeltaPoint Pro e RMSc ) e le fresature di armamento anteriori e posteriori. Gli organi di mira meccanici con riferimenti luminosi al trizio sono dello specialista americano Night Fision e sono fissati con un incastro a coda di rondine che ne consente la regolazione in senso laterale.
OA Defense 2311: una ricca dotazione di serie
La OA 2311 viene definita dal suo produttore una pistola da gara che può affrontare il combattimento, ma anche una pistola da servizio che può vincere in una gara. Il concetto è sicuramente ambiziose e ben portato avanti, ma ha un prezzo. La versione base negli USA costa 2.299 dollari, che sulla carta sarebbero “solo” 2.000 euro ma che in caso di distribuzione anche in Italia, tra tasse e altre percentuali, potrebbero diventare molti di più. Sicuramente è una pistola costruita senza compromessi e rivolta a un pubblico esigente: questo lo si vede da alcuni dettagli costruttivi e dalla ricca dotazione che comprende una valigetta rigida ad alta capienza con ben cinque caricatori e quattro piastrine per il montaggio del punto rosso.
Sicuramente la OA Defense 2311 è qualcosa di più dell’incrocio tra due pistole di grande successo e ha già destato l’interesse del mercato sportivo e professionale, grazie anche e soprattutto al nuovo fusto componibile e privo della famigerata sicura dorsale che tanti tiratori non hanno mai amato. Non ci resta che aspettare di poterla provare al più presto, magari all’Industry Day nel corso del prossimo SHOT Show, per potervi dare un’opinione di prima mano. Restate sintonizzati!
OA Defense 2311: scheda tecnica e prezzo
Versione: | OA 2311 Standard |
Calibro: | 9x19mm |
Scatto: | singola azione |
Capacità caricatore: | 17 colpi |
Lunghezza canna: | 125 mm |
Lunghezza totale: | 216 mm |
Altezza totale: | 150 mm |
Spessore massimo: | 45,2 mm |
Organi di mira | tacca regolabile, mirino registrabile |
Peso: | 820 grammi (senza caricatore) |
Sicura | ambidestra sul fusto |
Prezzo: | 2299 dollari negli USA |