Ammiraglia della ormai nota ditta Slovacca Grand Power, la semiautomatica X-Calibur in calibro nove ha il suo campo di applicazione principale nelle attività sportive come il tiro dinamico. A differenza del modello precedente Match, è dotata di una slitta Picatinny in acciaio brunito dal peso di circa 100 grammi nella parte anteriore del fusto. Questa caratteristica le dona due principali vantaggi: maggior peso in volata (cosa voluta da molti per essere più stabili nella mira) e una maggiore rigidità strutturale per il montaggio di torce, laser, attacchi per ottiche ed eventuali compensatori.
Appena tirata fuori dalla valigetta la X-Calibur Match spara e non si inceppa, cosa abbastanza rara in un’arma sportiva nuova di questo livello. Non è necessaria nemmeno la pulizia straordinaria per armi nuove, né specifica lubrificazione né rodaggio. Provata con munizioni Fiocchi, Magtech e ricaricate, non ho riscontrato nessun problema, e nemmeno consultando altri proprietari sono venuto conoscenza di malfunzionamenti o problemi congeniti, neanche ai caricatori. Quelli che accompagnavano l’arma della nostra prova, invece, risultavano ostici nel riempimento del quindicesimo colpo.
Conosco i prodotti della Grand Power sin dai suoi inizi, quando li vidi per la prima volta in una edizione dell’IWA di Norimberga e mi convinsero subito, ma potei provarla solo anni dopo quando arrivarono in Italia i primi esemplari del modello base K100” e ne rimasi estremamente sorpreso per ergonomia e controllo del rilevamento.
La meccanica a ritardo di apertura con canna rototraslante e conica autocentrante con scanalature di alleggerimento e raffreddamento, è realizzata in ottimi materiali e ha eccellenti finiture. Per quanto sia una pistola polimerica con anche il grilletto sintetico (con trigger stop) di fatto per prestazioni si confronta con rivali di maggior lignaggio agonistico come le CZ della serie SP01 e Tanfoglio. Certo che le differenze ci sono, come il peso, fattore non indifferente per il tiro: quindi chi volesse una pistola di questa categoria e la preferisse più leggera, a differenza della più diretta concorrenza europea avrà modo di avere una validissima alternativa. Due molle di recupero supplementari fornite in dotazione permettono di adattare la pistola alle munizioni impiegate e migliorare il riallineamento sul bersaglio nel tiro rapido. Vediamo ora alcuni aspetti della Grand Power X-Calibur Match.
Video: Grand Power X-Calibur Match calibro 9X21
La Grand Power X-Calibur Match sotto la lente
Ergonomia: la X-Calibur Match è completamente ambidestra per quanto riguarda le sicure manuali sul fusto (di derivazione 1911) hold open e sgancio del caricatore. L’impugnatura di serie è già ottima, ma grazie ai tre dorsalini facilmente intercambiabili è facile personalizzarla e adattarla alle esigenze di tiratori con mani di tutte le taglie. Il polimero del fusto offre un buon grip, comunque è migliorabile (come tutte) con un buon sliping a caldo o con nastri adesivi antiscivolo può raggiungere il top. Il profilo dell’impugnatura è ispirato al concetto ergonomico CZ 75 ma con la marcia in più rappresentata dai dorsalini intercambiabili.
Le fresature sul carrello sia anteriori che posteriori sono fantastiche e consentono un eccellente presa in tutte le condizioni anche con mani unte e poi bagnate (la condizione peggiore). Il fusto polimerico, nonostante l’appesantimento che contraddistingue la versione Match, ha una massa comunque inferiore alla più diretta concorrenza e quindi fa contenti tutti coloro che preferiscono armi che pesino meno di un chilogrammo.
Sicure: la sicura manuale ambidestra di serie è maggiorata, adatta a tenervi appoggiato il pollice durante lo sparo, così come vogliono le tradizioni del tiro dinamico sportivo, ma anche certe della UITS. Però nella valigetta troviamo anche altre due sicure manuali di dimensioni standard adatte a chi, come me, quando spara preferisce tenere i pollici sul fusto e non sulla sicura. Come su quasi tutte le sportive vere, non ci sono sicurezze automatiche al percussore, mentre troviamo la mezza monta del cane. In questo la X-Calibur Match è assolutamente in linea con la migliore produzione mondiale della stessa categoria.
Sicurezza e praticità d’uso: la sicura automatica al percussore viene considerata spesso un optional inutile ma per alcuni utilizzatori è fondamentale perché ispira una maggiore sicurezza psicologica, anche se facendo una casistica, le pistole 1911 e le CZ SP01 in dotazione a moltissimi reparti speciali di polizia non ce l’hanno. Come buona parte delle armi della sua categoria, la X-Calibur Match non dispone di alcun dispositivo per l’abbattimento del cane in posizione di riposo. Questo la fa rientrare tra le armi destinate al solo uso sportivo oppure per servizio o per difesa personale ma solo da parte di utenti particolarmente esperti e capaci di abbattere il cane manualmente in sicurezza tra una serie di spari e l’altra, oppure di inserire e disinserire la sicurezza manuale. Comunque, essendo classificata sportiva, almeno in Italia non vedremo di certo la X-Calibur Match nelle fondine di polizie locali o GPG.
Scatti: ad azione mista, singola e doppia. La X-Calibur Match ha una buona doppia azione, progressiva e relativamente morbida e leggera per quanto possa esserlo una pistola da gara out of the box. Se poi gli si dà anche una sola spruzzata di olio lubrificante con nanotecnologia, i miglioramenti si notano subito. Da istruttore devo dire che con apposite tecniche, come tutte le buone pistole e revolver, in doppia azione è possibile ottenere risultati superiori rispetto al tiro in singola, questo l’ho verificato anche utilizzando un sistema di analisi Mantis X delle fasi del tiro a due mani con addirittura una percentuale del 95%, contro il 94% del tiro in singola azione. Il fatto che il grilletto sia in plastica, come buona parte del fusto, non significa che lo sia l’intero gruppo di scatto che invece è in metallo di buona qualità e pure ben rifinito.
Mire: tacca di mira regolabile di buona fattura e con poca tendenza ad impigliarsi se fosse portata per difesa (ricordiamo che la X-Calibur Match è classificata sportiva), mirino con inserto in fibra ottica rossa. Entrambi gli organi di mira sono risultati ottimi in ogni condizione.
Destinazione d’uso: tecnicamente la X-Calibur Match nasce per l’uso sportivo con propensione al tiro dinamico; è usata da diversi campioni nazionali e internazionali che vantano titoli europei e mondiali e nonostante sia prodotta da una ditta relativamente giovane si fa valere. Come categoria d’arma, viste la precisione pratica e la praticità d’uso la inserirei nella stessa categoria di pistole nate per uso di reparti speciali di polizia come la SP01 e personalmente se non fosse classificata sportiva sarebbe tra quelle che consiglierei per il porto da difesa o servizio in divisa a persone particolarmente capaci ed esperte.
Affidabilità e durabilità: per qualità dei materiali e progetto posso ipotizzare che possa arrivare e superare i 200.000 colpi, ma forse anche i 300.000. Non ho riscontri diretti nelle mie conoscenze personali oltre i 100.000 colpi e comunque queste pistole continuano ad essere usate in gare come altre pistole della stessa categoria. Ho intervistato il campione di tiro dinamico sportivo (IPSC) Davide Cerrato che la usa ormai da anni e ne consiglia la pulizia e lubrificazione da campo al massimo ogni 800 colpi se non si vogliono avere inceppamenti, quindi in linea con altre pistole da tiro agonistico cioè con tolleranze meccaniche volutamente ridotte. Provata con munizioni Fiocchi, Magtech e ricaricate non ho avuto alcun inceppamento neanche impugnandola volutamente male.
Prove al tiro: Anche se generalmente sparo bene, dopo due anni di mancato allenamento causa lockdown e acciacchi vari, non potevo provarla in condizioni fisiche peggiori. Nonostante questo, alla prima prova in poligono sotterraneo con luci artificiali ho ottenuto buoni risultati, del tutto in linea con quelli di un tiratore agonista di tiro dinamico di medio livello.
Poi però sono andato a provarla in un campo di tiro dinamico in una bella giornata di sole e le cose non miglioravano, quindi mi son deciso a tararla. Grazie a mie particolari tecniche di tiro di solito sparo bene anche con armi non correttamente tarate, ma in queste condizioni psicofisiche e di nullo allenamento ottenevo solo risultati “normali”. Ho rinunciato quindi a inseguire la rosata da carabina e mi sono messo a sparare bersagli improvvisati fino a 25 metri. Sebbene zoppicassi ho provato a tirare in movimento e devo dire che anche in queste condizioni sparando a bersagli posti a diverse distanze l’arma ha dimostrato di avere un eccellente feeling ergonomico, meccanico gestionale che va a compensare e perdonare molte pecche del tiratore.
X-Calibur Match: conclusioni
Concludendo: il marchio Grand Power è tra quelli che in genere consiglio ai miei allievi, inoltre constatando e sentendo i risultati ottenuti tra tiratori della domenica ai campioni agonisti finora non ho sentito alcuna lamentela su questa pistola ma solo commenti positivi. Questa ammiraglia del marchio slovacco è in grado di tenere testa in gara con la sua migliore concorrenza e per giunta out of the box, cioè senza preparazioni. Per finire, il fatto che il fusto sia leggero, nonostante l’inserto in acciaio, per molti è un vantaggio non indifferente.
Scheda tecnica Grand Power X-Calibur Match
Modello | Grand Power X-Calibur Match |
Calibro | 9x21, 9x19 |
Alimentazione | caricatore da 15 colpi |
Scatto | azione mista |
Mire | mirino fisso con fibra ottica, tacca regolabile |
Lunghezza canna | 126 mm |
Materiale fusto | polimero con inserto in acciaio |
Peso | 897 grammi (senza caricatore) |
Prezzo | 1.822 euro (9x19) |