Tra le armi più ambite sul mercato, le “pistole” basate su progetto AR hanno sempre riscosso un grande interesse, forse anche per via delle restrizioni normative italiane, che – a parte l’eccezione che conferma la regola - ne hanno vietato la diffusione nel calibro originale. Infatti, a dare il via sia al generale interesse che ai successivi divieti, è stata una singola arma, il famoso Olympic Arms K23B “Stubby” con canna ultracorta da 6,5” in calibro .223 Rem. Il K23B è un’arma che, anche negli Stati Uniti, sua terra d’origine, è di fatto semi proibita: si tratta di un SBR – Short Barreled Rifle, una carabina con canna corta (sotto i 16” per intenderci) che la fa classificare come arma NFA e quindi riservata ad un’utenza professionale e ai pochi civili ai quali è concessa la registrazione di un’arma in classe III.
DR15 MK23, calibri disponibili
In Italia ne sono stati importati pochissimi esemplari che, al di là dell’affidabilità non proprio esemplare e alle mediocri caratteristiche balistiche e di impiego, nel tempo sono diventati veri pezzi da collezione, scambiati a prezzi di conseguenza. Le “pistole” su base AR hanno continuato ad essere disponibili in Italia, nei calibri da pistola (9mm, .40 e .45ACP ad esempio), fino alla disponibilità di un particolare calibro: lo AAC .300 Blackout. Il 300 BLK è stato accolto con interesse dal pubblico e in ambito professionale, apprezzandone le ottime caratteristiche balistiche e le peculiarità che si adattano a ben precise tipologie di armi già precedentemente camerate in 5,56. Grazie a questo calibro, studiato apposta per dare buone prestazioni su canne molto corte, la tipologia delle pistole su base AR ha avuto una rinascita, e oggi sono molte le offerte di queste armi camerate in 300 BLK.
La DR15 è un’azienda italiana di Arco (TN), che opera da soli quattro anni: ha aperto nel 2016, grazie alla visione e all’impegno di un grande appassionato, Diego Ruina, ed in poco tempo è riuscita a offrire al mercato una serie di prodotti che dire “particolari” è diminutivo. Carabine semiautomatiche, la maggior parte delle quali basate sul progetto Stoner, camerate per il 50 Beowulf, 458 Socom, 6,5 Grendel, in 6,5 Creedmor e, fatto che nel 2018 fece sensazione, anche la prima arma classificata e prodotta in Italia in 5,7x28FN: la MK57. Tra le armi di DR15 Custom non potevano mancare anche le pistole su base AR; e oggi proviamo la MK23, camerata proprio in 300 BLK.
Legalmente parlando, entrambe queste armi sono classificate comuni corte in categoria B9, quindi rientranti nelle 3 armi detenibili e possono montare un caricatore di capienza fino a 20 colpi. Le due versioni presentate sono solo esemplificative, poiché la MK23 può essere configurata in base alla richiesta del cliente, offrendo molteplici opzioni di scelta per tipologia e lunghezza di canne, tipo di receiver, calciature, scatti, guardamano, impugnature, colorazioni e accessori.
DR15 MK23: dettagli e caratteristiche
Lo MK23 è basato sulla piattaforma AR-15, rispettando per quanto possibile le tolleranze dimensionali previste dallo standard Mil-Spec e utilizzando esclusivamente componentistica di origine statunitense, in modo da garantire la totale compatibilità con tutti gli accessori presenti sul mercato aderenti allo standard. Ovviamente, la scelta di alcuni componenti in fase d’ordine potrebbe vincolare la compatibilità di altri accessori, ma al momento della scelta da parte del cliente presso la DR15, saranno proposte possibili alternative o soluzioni più appropriate. Come per tutti gli AR, la meccanica ed il sistema operativo è con presa di gas e direct impingement nel portaotturatore; la configurazione di presa gas, tubetto e molla di recupero principale è calibrata appositamente per la lunghezza della canna selezionata tra le tre disponibili, 7.5, 8.5 e 10.5 pollici.
Differenze tra le due configurazioni MK23 e MK23-PDW
Il produttore ci ha spiegato che il funzionamento di queste armi con canne di lunghezza inferire ai 9” ha richiesto la scelta di particolari gruppi di presa gas che compensano i tempi di canna ridotti ed il repentino calo di pressione che agisce sul sistema otturatore-portaotturatore.
Abbiamo ricevuto da DR15 Custom due configurazioni PDW dell’arma; la differenza tra MK23 e la versione MK23-PDW è sostanzialmente la presenza del calciolo standard collassabile nella versione base e di un calciolo ultra corto nel PDW.
La prima MK23-PDW è dotata di canna 7,5 pollici, receiver forgiati, BCG nitrurato, minuteria Mil Spec, calciolo NEA PDW – purtroppo, la North Eastern Arms ha chiuso e la calciatura non è più disponibile – minuterie a specifiche mil spec, finitura Cerakote Graphite Black. L’ottica di mira è un classico e validissimo Trijicon Mini ACOG 1.5 ingrandimenti. L’arma è compatta, leggera e maneggevolissima, molto piacevole all'uso.
La seconda configurazione è dotata di una canna più lunga, da 10,5 pollici, e la medesima componentistica interna e finitura, mentre il calciolo è MVB; a differenza del NEA, permette di usare un bolt carrier standard. L’ottica è un reflex Trijicon MRO. La differenza di tre pollici (a conti fatti otto centimetri scarsi) non influisce moltissimo sulla gestibilità e maneggevolezza, e nell'uso risulta anche più equilibrata e bilanciata con reazioni allo sparo più morbide. Le configurazioni che abbiamo provato non hanno una denominazione; in effetti, DR15 Custom crea armi “su misura” del cliente, personalizzate e realizzate su specifica come pezzi unici.
L’assemblaggio e la qualità delle finiture è superlativo, con tolleranze strette dove serve, la precisione è eccellente alle distanze di tiro alla quale abbiamo provato le armi; non abbiamo notato sinceramente differenza di rosate tra 7,5” e 10,5” con le munizioni usate per la prova, dei caricamenti commerciali Sellier e Bellot con palla FMJ da 124 grani supersoniche e 200 grani subsoniche.
Entrambe le armi hanno ciclato perfettamente con munizioni subsoniche e supersoniche. Entrambe le armi sono facilmente gestibili con le supersoniche, ma è con le subsoniche che ci è piaciuto di più tirare; la morbidezza e controllabilità delle armi, anche se prive di freni di bocca, è davvero notevole. La versione base parte da 1850 euro, mentre le due configurazioni provate partono da circa 2350 euro al pubblico, ottica esclusa.
Per informazioni: http://www.dr15custom.com/