Siamo spesso abituati a considerare i cloni civili di armi militari alla stregua di semplici strumenti destinati al tiro informale o sportivo ma, dal nostro punto di vista, si tratta di una forzatura, riconducibile da una parte a logiche commerciali proprie di una determinata stagione storica, confinate anche dal punto di vista spaziale e, dall’altra, alla versatilità di questi prodotti.
Chi si occupa di tiro operativo da combattimento li valuta in modo preciso e, a conferma di questa nostra asserzione, riportiamo il pensiero di Alessio Carparelli, fondatore di Tirooperativo.it: “La normativa italiana vigente correlata alla legittima difesa, in caso di invasione domestica, non pone limiti nella scelta particolare di un’arma da fuoco piuttosto che un’altra tra quelle legittimamente detenute pertanto, in ambito civile, ha certamente senso addestrarsi a combattere con qualsiasi strumento a disposizione, comprese le PDW che oltretutto presentano, in certi contesti, determinati vantaggi rispetto alla semplice arma corta.
Per questo motivo Tirooperativo.it ha dedicato parte delle proprie risorse all’organizzazione di prodotti didattici specifici. https://www.all4shooters.com/it/Tiro/tecnica/Tirooperativo-corsi-PDW/
CZ Scorpion EVO 3 – S1 cal.9x21 IMI
Consideriamo dunque la CZ Scorpion EVO 3 – S1 cal.9x21 IMI come uno strumento marziale a tutti gli effetti, diverso dalla versione militare “A3” soltanto per la modifica del pacchetto di scatto che limita le opzioni di ripetizione del colpo alla sola modalità semi-automatica.
Per approfondire tutte le caratteristiche tecniche e meccaniche della CZ vi rimandiamo alla lettura dell'articolo da noi pubblicato a suo tempo: https://www.all4shooters.com/it/Tiro/pistole/CZ-Scorpion-Evo-S1-Pistola/
Il nostro studio, durato quasi un anno, è cominciato con una fase di analisi teorica finalizzata al raggiungimento di tre precisi obiettivi: individuarne l’esatta collocazione oplologica in correlazione alle più evolute tecniche d’utilizzo in ambito operativo; conoscerne l’impostazione costruttiva anche attraverso dei paragoni con prodotti similari; ricercare, attraverso l’abbinamento di determinati accessori, la configurazione più adatta alle esigenze d’utilizzo.
Importanti le differenze dell’organizzazione dei test a fuoco rispetto a quanto avviene con le prove delle armi corte, certamente più semplici delle PDW le quali, senza dubbio alcuno, necessitano di maggiori risorse da parte dell’utilizzatore per esprimere determinate potenzialità in ambito operativo.
Ci riferiamo, precisamente, alla possibilità di configurare i sistemi d’arma grazie alla disponibilità di accessori che, è vero, richiedono perizia nella scelta, nel montaggio e nell’addestramento ma, al tempo stesso, possono essere particolarmente utili in scenari difficili.
Le prove, invernali ed estive, si sono svolte in un campo di tiro privato all’aperto come anche al Poligono Orobico di Ubiale di Clanezzo ed in entrambi i luoghi ci si è avvalsi di vere autovetture da utilizzare sia come semplici coperture sia come mezzi di trasporto, dunque, di intervento.
Caratteristiche e nostre opinioni sulla CZ Scorpion EVO 3 - S1
Fin dall’inizio la Scorpion si è rivelata discretamente realizzata per quanto concerne la funzionalità ergonomica: il disegno è molto tradizionale se paragonato ad altri prodotti concorrenti, le linee sono pulite e ben riuscita è la dislocazione delle masse, complessivamente contenute grazie all’ampio uso di componenti polimerici.
Tali caratteristiche si apprezzano nel trasporto in assetto compatto, nel porto e nell’uso, ambiti in relazione ai quali è strettamente consigliato l’uso della cinghia.
Le manipolazioni, che necessitano di addestramento specifico, risultano nel tempo intuitive grazie al posizionamento della maniglia di armamento e al disegno del comando di sgancio caricatore ambidestro, installato in corrispondenza della parte anteriore del ponticello.
Ben riuscita anche la calciatura, regolabile in estensione, i cui valori di piega ottimizzano la naturale acquisizione della linea di mira con dispositivi tradizionali od optoelettronici, questi ultimi da montare riducendo, al massimo, la distanza con il castello dell’arma.
Diverso discorso per il comando manuale di sicura, non molto agevole da azionare.
Il problema è stato risolto installando componentistica (comando di sicura “HBI AK style safety selector” ed impugnatura “Yeti Wurks Everest Grip”) di produzione statunitense e, nel tempo, si è rivelato premiante sostituire anche le astine e, in un caso, i comandi di armamento otturatore, sgancio caricatore e rompi-fiamma/freno di bocca.
CZ Scorpion EVO - S1 al tiro
Le personalizzazioni più estreme, essendo soggettive, hanno ispirato i membri della squadra di prova ad esprimersi differentemente circa alcune scelte ma, in generale, vi è stata concordia nell’affermare che, con pochi interventi, l’arma sia molto versatile, affrontando con disinvoltura sia gli esercizi di tiro mirato che quelli più estremi.
I primi prevedevano sequenze rapide da 3 a 12m e tiri più meditati a 25m e 70m, distanze coerenti con i risultati dei più moderni studi di dinamica degli scontri a fuoco.
Questa PDW si è rivelata assai precisa, con rosate contenute tra i quattro e i sette centimetri.
In movimento ne si apprezza la compattezza e, adottando tecniche appropriate, si mira ai bersagli in modo rapido e preciso.
Persino gli esercizi con partenza dalla posizione di riposo in autovettura, con arma in assetto da trasporto, si sono svolti con soddisfazione e la risoluzione degli inceppamenti (missfire e stove-pipe) è sempre avvenuta con disinvoltura in virtù della bontà di disegno dei leveraggi, ottimi anche in condizioni estreme.
Nei tiri da copertura, che costringono l’utilizzatore ad ingaggiare nelle posizioni meno usuali, l’arma rimane bilanciata in imbracciata, al puntamento ed al tiro, garantendo sempre una presa salda e manipolazioni sicure, dai cambi caricatore alla soluzione di problemi.
Il pacchetto di scatto modificato, in particolare, consente cadenze di tiro elevatissime tanto che, nella prova di valutazione delle sue geometrie, in cui ogni tiratore era chiamato ad esplodere cinque colpi in rapidissima successione, si è registrato un tempo medio di 1,12”.
Il kit prodotto dall’azienda “HBI” garantisce un peso di sgancio pari a 2,5Kg.
La precorsa, che si annulla applicando una trazione pari a 1,5 Kg, molto pulita e ben distribuita, si riesce ad annullare agevolmente ed intuitivamente e grazie alla differenza di peso con la corsa di efficacia, che corrisponde ad 1 Kg circa, lo sgancio è corto e secco. Il reset è molto breve e ben percettibile.
Ottenuto dunque, per i tre esemplari da noi analizzati, quello che ogni proprietario ha ritenuto essere il più riuscito compromesso tra funzionalità ergonomica, affidabilità e capacità prestazionale, mesi di prove con sessioni a fuoco, in vari scenari, che superavano i mille colpi utilizzati ci permettono, coralmente, di spingerci ad un giudizio complessivo premesso che si tratta, comunque, di un prodotto relativamente giovane.
Alessio Carparelli, nostra guida, sintetizza in quella che riteniamo essere un’unica, riuscita formula: “Si tratta di uno strumento che fa della semplicità di utilizzo il suo maggiore punto di forza. Grazie a qualche upgrade reperito nel mercato post–vendita statunitense è stato possibile renderla ancora più convincente per l’impiego nella difesa del privato cittadino ma potremmo dire che lo sarebbe ancor di più nel settore del pronto intervento di polizia.”
A fronte di tanti pregi, purtroppo, l'handicap più grave di quest'arma è costituito dal prezzo di vendita elevato (circa 1800 Euro). In Italia il marchio CZ è distribuito da Bignami.