Canik TP9 Elite Combat calibro 9x21, la turca americana

Canik nasce come industria aerospaziale nel nord della Turchia e prende il nome dalle montagne alle cui pendici si trova la fabbrica. La collaborazione con giganti del settore come Lockheed Martin, Airbus e Boeing la hanno fatto maturare un’esperienza che nel 2012 è stata per la prima volta applicata alle armi da fuoco. In quell’anno, infatti, Canik collabora con l’americana Century Arms e dai loro sforzi congiunti nasce la pistola semiautomatica TP che riscuote fin da subito un buon successo, in particolare sul mercato statunitense. In breve, la buona reputazione delle pistole Canik raggiunge l’Europa e nel frattempo l’azienda turca realizza diverse varianti del modello standard, da quelle compatte a quelle con canna lunga destinate al tiro sportivo. Nel 2018 la pistola Canik TP9SF Elite S è stata adottata come arma da fianco della Polizia nazionale turca in sostituzione della Girsan Yavuz 16, una copia prodotta in Turchia della Beretta 92.

La Canik TP9 Elite Combat in pillole

La Canik TP9 Elite Combat è uno dei modelli di punta nel catalogo della casa turca. Si tratta di una pistola semiautomatica in calibro 9x21 con fusto in polimero, prodotta in collaborazione con l’americana Salient Arms, azienda che costruisce sia armi complete sia apprezzati componenti per la customizzazione di pistole e black rifle. Sulla nuova pistola Canik la tacca di mira registrabile e il mirino in fibra ottica rossa sono prodotti dalla Salient, così come la canna di tipo Match e la minigonna dell’imboccatura per il caricatore, tagliata a un angolo di 45°. La TP9 Elite Combat offre la possibilità di montare sul carrello un’ottica di tipo mini-reflex in posizione incassata; per farlo è sufficiente rimuovere la piastrina sulla quale è montata la tacca di mira, svitando due grani Allen, e applicare l’ottica grazie a una delle quattro piastrine adattatrici fornite nella confezione.

La pistola monta in nuovo gruppo di scatto CET (Canik Enhanced Trigger) con lama del grilletto diritta realizzata in alluminio anodizzato in un vistoso colore rosso, mentre le componenti attive del pacchetto sono nichelate; il peso dello sgancio è di 1 Kg. Sul tappo posteriore del carrello troviamo un avvisatore di cane armato nella forma di un piolo cilindrico con riferimento rosso, mentre sul carrello, in corrispondenza del bordo della finestra di espulsione, troviamo un avvisatore di colpo in camera a forma di lama.

Come dicevamo prima la canna tipo Match è lunga 120 millimetri ed è prodotta da Salient. La volata sporge dl profilo del carrello ed è filettata con passo 1/2x28 e protetta da una ghiera zigrinata. Il suo scopo è ovviamente quello di permettere l’uso di un silenziatore. Siccome in Italia ciò non è permesso, ci limiteremo a osservare che questo dettaglio aggiunge un tocco di tacticool all’arma.

Il fusto della Canik TP9 è in polimero e presenta la leva di sgancio del carrello (hold open) su entrambi i lati, mentre il pulsante di sgancio del caricatore è facilmente reversibile. Come vogliono le più recenti tendenze il dorsalino dell’impugnatura può essere rimosso e sostituito con altri di diverso spessore, in modo da adattarla alle mani del tiratore. Immancabile anche la slitta Picatinny sul sottofusto, che permette il montaggio di accessori. La pistola è fornita con due caricatori, uno da 15 colpi e uno con estensione che porta la capienza a 18 cartucce e che fa pendant con la minigonna inclinata di 45 gradi. La versione fotografata ha un fusto con colorazione Desert, ovvero color sabbia. Il carrello ha la stessa tonalità grazie a un trattamento ceramico Cerakote che oltra comporre l’abbinamento cromatico le protegge efficacemente dalla abrasione e dagli elementi atmosferici.

La Canik TP9 Elite Combat è venduta in una ricca confezione che comprende anche una fondina, carichino e kit per pulizia, al prezzo di 950 euro. Da segnalare che l’arma gode della doppia classificazione comune/sportiva, per cui all’atto dell’acquisto sarà sufficiente richiedere la classificazione in base all’uso che ne faremo.

Si ringrazia l’armeria Roma per averci messo a disposizione la pistola fotografata.

Scheda tecnica