La pistola semi-automatica TP-380 della svizzera B&T – versione ridotta nelle dimensioni e nel calibro della più famosa TP9 – torna all'IWA di Norimberga esattamente un anno dopo esservi stata esposta in forma di prototipo per la prima volta. Ora, però, l'arma è pronta alla distribuzione: i primi lotti dovrebbero uscire dalla fabbrica entro un mese.
Arma funzionante a massa, con ciclo di fuoco ad otturatore chiuso, la TP-380 presenta uno chassis in polimero su una struttura di lega leggera e un caricatore bifilare in plastica traslucida da dodici, venti, venticinque o trenta colpi calibro 9 Corto (.380 ACP). Lunga 25,1 centimetri – che diventano 45,1 con il calciolo polimerico in apertura – la TP-380 è ben occultabile e facile da portare nonostante le forme aggressive, e a vuoto pesa soltanto 950 grammi.
La canna, lunga 12,8 centimetri, presenta una volata filettata protetta da un nottolino svitabile che rende possibile l'installazione di silenziatori o soppressori di suono (laddove legale), o più semplicemente di compensatori o rompifiamma.
Tra le altre caratteristiche della TP-380 possiamo annoverare uno scatto da 4,5 chilogrammi con sicura al grilletto, un pulsante di sgancio del caricatore posto sul lato sinistro dell'impugnatura, un pulsante di Hold Open, una sicura manuale a traversino, mire fisse simili alle Ghost Ring, una rotaia MIL-STD-1913 "Picatinny" sul castello superiore per il montaggio di ottiche ed un'altra per accessori tattici sotto il Dust Cover.
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