Articolo disponibile anche in altre lingue
Alla base della nascita stessa della Arsenal Firearms − azienda che in cinque apparizioni alle fiere di settore negli ultimi due anni ha causato un trambusto letteralmente epocale tra gli esperti e gli appassionati di tutto il mondo, che noi di ALL4SHOOTERS.COM vi abbiamo puntualmente riportato! − c'è stato l'esplicito desiderio di imprimere una decisa svolta modernista al settore armiero globale, che la crisi economica e le abitudini piuttosto conservatrici di produttori, tiratori civili ed operatori professionali hanno reso piuttosto stagnante.
L'idea è quella di “iniettare”, come un virus, concetti e principi di spiccata innovazione in un comparto che da circa mezzo secolo non vede idee veramente rivoluzionarie – salvo poche mosche bianche che, come la pistola-mitragliatrice KRISS, incontrano molta resistenza – e che sopravvive grazie alle innumerevoli “variazioni sul tema” di schemi che hanno già cinquant'anni se non un secolo di vita operativa alle spalle.
Guarda i video sulla Arsenal Firearms AF-2011 A1 "Second Century"
Ed è probabilmente questa voglia di dare uno “scossone” a concetti e persone altrimenti in avanzato stato di mummificazione ad aver fatto nascere in Arsenal Firearms l'idea di reinterpretare a modo suo l'arma inventata dal genio mormone dello Utah e resa celebre da oltre un secolo d'impiego militare negli USA e in tutto il mondo.
Manco a dirlo, la reinterpretazione di Arsenal Firearms è stata talmente radicale che, sin dalla sua prima apparizione in occasione dell'expo IWA 2012, chiunque ha pensato a qualsiasi cosa: ad uno scherzo, ad un prototipo che non avrebbe mai e poi mai potuto funzionare... e invece no, la 1911 a doppia canna, la AF-2011 A1 Second Century, esiste eccome, e noi di ALL4SHOOTERS.COM siamo i primi ad avere la possibilità di esaminarla e provarla in maniera indipendente. Questa è un'esclusiva mondiale, in vista del lancio commerciale previsto per la fine dell'anno.
Per capire come sia possibile l'esistenza di un'arma tanto incredibile, bisogna esaminarne la meccanica e le caratteristiche di produzione. Perché la AF-2011 A1 Second Century è tutto fuorché “due 1911 fuse insieme”. Dietro c'è molto di più: come tutti sanno, la 1911 è una macchina da tiro il cui funzionamento si basa su uno studio accurato di tolleranze e parametri che devono godere di un'implementazione e di un mantenimento assolutamente perfetto. Nel caso di una pistola a doppia canna come la AF-2011 A1 Second Century, le tolleranze devono non solo essere raddoppiate, ma anche ben bilanciate.
Tecnicamente parlando, la Arsenal Firearms AF-2011 A1 Second Century si basa, come l'originale 1911, su uno scatto in sola singola azione. Ovviamente tutto è rapportato, ad iniziare dal fusto e dal carrello, prodotti già come pezzi “doppi” a partire da blocchetti di solidissimo acciaio inossidabile 39NCD6. La lavorazione dal pieno avviene tramite un macchinario a cinque assi di produzione svizzera, probabilmente il più avanzato oggi utilizzato da un'industria armiera in Italia. Le guancette dell'impugnatura sono disponibili in diverse varianti, in particolare polimero o noce oliato, inciso al laser e decorato o rifinito a seconda della versione. Le parti mobili e le minuterie sono invece lavorate dal pieno – in particolare lo sono gli estrattori e i Bushing! – ad eccezione di sette elementi realizzati in MIM (microfusione) da un fornitore esterno, un'azienda spagnola che fornisce anche molte altre importanti aziende armiere italiane e statunitensi: tra queste spiccano la leva dell'Hold-Open, il pulsante di sgancio del caricatore, le molle, la leva di sicura laterale, la sicura dorsale e il doppio cane.
Le due canne, lunghe 127mm e con tipici passi di rigatura commerciali per i vari calibri disponibili, sono realizzate per rotomartellatura a freddo a partire da barre d'acciaio 36NCD4.
Il sistema di funzionamento della AF-2011 A1 Second Century è, come già accennato, il medesimo della 1911-A1: una chiusura a corto rinculo di canna su sistema Browning ed uno scatto in sola azione singola, con barra di trasferimento ricavata per lavorazione dal pieno che va a sganciare un cane esterno il quale, a sua volta, va ad intervenire sul percussore. Il movimento della barra di scatto è bloccata, eventualmente, dall'inserimento della sicura manuale la cui levetta è posizionata sulla parte posteriore sinistra del fusto, rapidamente raggiungibile col pollice della mano forte dal tiratore destrimano; inoltre, il dorso dell'impugnatura presenta la classica sicura a pressione, ovvero una leva piatta e sporgente che rende lo scatto inerte se non è ben premuta, cosa che può accadere solo quando l'arma è impugnata come si deve.
La AF-2011 A1 Second Century utilizza due grilletti indipendenti, di tipo alleggerito con tre fori o completamente scheletrizzato e percussori, indipendenti a loro volta. La barra di trasferimento va però ad intervenire su un solo cane esterno, di dimensioni doppie rispetto ad un normale cane da 1911-A1, che dunque, una volta abbattuto, andrà ad intervenire su entrambi i percussori contemporaneamente. Dunque, che si prema solo uno dei grilletti oppure entrambi i grilletti allo stesso tempo, l'arma scatterà comunque, facendo fuoco da entrambe le canne.
Sono in molti, di fronte al concetto di una 1911-A1 a doppia canna, a storcere il naso chiedendosi come si comporterà un tale strumento in caso di inceppamenti, in particolare quelli di tipo Stovepipe o per mancata estrazione, i più comuni su questa piattaforma. Molti osservatori soprattutto negli USA hanno osservato che “due canne significa due volte le possibilità d'inceppamento”, e questo potrebbe essere vero se si trattasse di una doppia 1911-A1 normale. Ma la Arsenal Firearms AF-2011 A1 Second Century non è una 1911-A1 normale, e non solo perché impiega due canne.
A differenza di tutte, o quasi tutte, le varianti 1911-A1 oggi in commercio, infatti, la AF-2011 A1 Second Century non impiega estrattori ricurvi, ma dritti, lavorati dal pieno e tirati a specchio, così com'è lavorata a specchio la faccia dell'otturatore – e si tratta di lavorazioni che nessun produttore di 1911-A1 “convenzionali” oggi offre, neanche tra quelli di livello più alto, da Ed Brown a Kimber, da Cabot Guns a Les Baer fino ad STI. Questo perché, a fronte dei loro vantaggi, tali lavorazioni comportano ulteriori costi e complessità produttive che su una 1911-A1 “convenzionale” sono ritenuti non necessari. Ma i test effettuati dalla Arsenal Firearms in fase di sviluppo hanno dimostrato che, con estrattori dritti e tirati a specchio, la AF-2011 A1 Second Century risulta decisamente più affidabile della maggior parte delle 1911-A1 di fascia alta oggi presenti sul mercato.
Si deve inoltre notare, ancora una volta, come l'approccio ai malfunzionamenti dimostrato dai critici di questo prodotto sia basato sulle esperienze con le 1911-A1 “convenzionali”, e ancora una volta bisogna ricordare che la AF-2011 A1 Second Century non lo è. La Second Century è stata specificamente studiata per funzionare solo quando al suo interno si sviluppano energie doppie rispetto a quelle sviluppate all'atto dello sparo su una comune 1911-A1. Questo significa che, nel caso una delle due canne non facesse fuoco, la AF-2011 A1 Second Century non effettuerà un nuovo ciclo di caricamento, neanche parziale: il carrello rimarrà del tutto chiuso, e il cane si bloccherà in posizione di sicurezza, a mezza monta, rendendo impossibile fare di nuovo fuoco finché l'arma non sarà messa nuovamente in posizione di sicurezza estraendo il caricatore, scarrellando manualmente per liberare le camere di scoppio e ricaricando.
La AF-2011 A1 Second Century si alimenta tramite un doppio caricatore, costituito da due caricatori monofilari in lamierino d'acciaio con un Pad unico. Alternativamente, l'utente potrà inserire altri caricatori di cui sia eventualmente in possesso, dato che la Second Century è compatibile con qualsiasi caricatore metallico monofilare prodotto per pistole di tipo 1911-A1. I caricatori impiegabili possono avere la capacità di sette o otto colpi, anche se inserire un caricatore da otto colpi pieno risulterà impossibile a carrello chiuso data la mancanza di spazio; in tal caso bisognerà inserire il caricatore con carrello-otturatore bloccato in apertura, e procedere poi a mandarlo manualmente in chiusura.
Il calibro d'elezione per la “Second Century” è, ovviamente, il .45 Acp; per il futuro, tuttavia, si prevede anche il lancio di una versione in .38 Super Auto. Tra almeno un altro anno o due, infine, la Arsenal Firearms lancerà altre versioni della piattaforma diverse per lunghezza, calibri e materiali impiegati nella costruzione, al fine di poter “abbordare” un bacino d'utenza più ampio rispetto a quello che la versione in cal.45 potrà raggiungere.
Pare chiaro, a questo punto, come la Arsenal Firearms AF-2011 A1 Second Century sia tutto fuorché una semplice “doppia 1911”. E se è fuori dal comune l'arma, è fuori dal comune anche la sua destinazione d'impiego. Pur essendo di dimensioni piuttosto importanti, infatti, la Arsenal Firearms AF-2011 A1 Second Century è straordinariamente comoda da impugnare, ed estremamente controllabile – e divertente – al tiro, almeno quanto una 1911-A1 convenzionale, se non di più, dato che il numero superiore di masse in movimento aiuta a mantenere rinculo e rilevamento entro livelli più che accettabili anche per un'arma che spara allo stesso tempo, da due canne affiancate, due colpi calibro .45 Acp, ovvero da cinquanta a cinquantacinque chilogrammetri di energia cinetica alla bocca per colpo, che, sommati, possono arrivare anche a milleottanta Joule ad ogni pressione del grilletto.
E tuttavia, la AF-2011 A1 Second Century non nasce per impieghi di servizio, né di difesa personale. La sua ragione d'essere – che un esimio collega della stampa specializzata italiana ha brillantemente sintetizzato nella definizione di “oggetto magnificamente inutile”! – sta essenzialmente in ambito collezionistico, con qualche occasionale puntatina al poligono. E, sia inteso, “occasionale” perché chi colleziona armi inusuali raramente ci spara, e non perché la AF-2011 A1 Second Century non possa sostenere un uso anche molto intenso, tutt'altro! Del resto, ci si può forse attendere altro da un'arma il cui prezzo indicativo al pubblico si attesterà sui 3500€?
Vediamo, dunque, come si è risolta la nostra prova di tiro della AF-2011 A1 Second Century!
Dobbiamo ammetterlo: la Second Century ha lasciato a lungo molto scettici anche noi, almeno fino a quando non abbiamo avuto l’onore di essere i primi giornalisti a provare realmente a fuoco l’arma in un poligono in esclusiva mondiale e poterne poi pubblicare ufficialmente una recensione completa.
Da tiratori e seri studiosi delle armi da fuoco, possiamo solo descrivere le sensazioni che abbiamo provato soppesando per la prima volta quella notevole massa di acciaio inossidabile finemente scolpita che è la Second Century, come ... uniche. La qualità della lavorazione è incredibile, ogni singola parte è ottenuta dal pieno per asportazione di truciolo con centri di lavorazione CNC allo stato dell'arte a cinque assi, poi assemblata a mano con precisione e cura eccezionali, senza alcun compromesso relativamente alla qualità e all’attenzione ai dettagli.
Sull’arma che abbiamo provato alcuni spigoli erano ancora un pò taglienti, comprensibile visto che avevamo tra le mani un esemplare di pre-produzione.
Dopo pochi minuti di esame "dell’incudine", incredibilmente, la Second Century si fa piacere. Certo, come pistola che abbia una qualsiasi destinazione d’uso pratica ancora non ha molto senso, ma ... in qualche modo, e irrazionalmente, la pistola si rende desiderabile.
Molte domande ci sorgono spontanee, maneggiando la pistola, soppesandola e familiarizzandoci con la consueta ma comunque diversa disposizione dei comandi – rispetto ad una “banale” 1911 - , arretrando il doppio carrello (e notando la straordinaria resistenza che oppone quest’ultimo al benché minimo movimento!), cercando di trovare una presa decente puntando l’arma verso la linea di tiro, dal momento che l’impugnatura è così incredibilmente enorme che chi non è dotato di mani molto grandi avrà difficoltà – se non sarà semplicemente impossibilitato – ad impugnare la Second Century con una sola mano. E questo, neanche tenendo conto del fatto della presenza del doppio grilletto, che tende a forzare, e letteralmente bloccarsi, nella sua sede nel castello se non viene applicata una pressione uniforme e simmetrica su entrambe le superfici dei grilletti.
Dopo parecchie prove e scatti in bianco, abbiamo trovato un’impugnatura molto poco convenzionale, in pratica una presa a due mani modificata con il dito indice di entrambe le mani che premono ciascuno su un grilletto simultaneamente, ottenendo sempre uno scatto prevedibile e relativamente morbido, senza impuntamenti o filature.
È in pratica quasi impossibile, impugnando l’arma, mandare in chiusura il carrello premendo la leva dello slide stop su un doppio caricatore pieno con il pollice, almeno sul nostro esemplare. Quindi, abbiamo semplicemente ricorso ad arretrare indietro il carrello per sbloccarlo e mandarlo in chiusura. La sicura manuale sul castello è morbida e, nonostante le dimensioni dell’arma, facile da raggiungere con il pollice. Lo stesso vale per il bottone di sgancio del doppio caricatore.
Il riempimento del doppio caricatore deve essere effettuato con un po’ più di attenzione del solito, in quanto ogni astuccio deve contenere lo stesso numero di cartucce. Sembra più che banale, ma è incredibilmente facile essere distratti e si finisce con un astuccio che contiene una cartuccia di meno rispetto all’altro. Non succede niente alla pistola in questo caso, se non che all’ultimo colpo, anziché rimanere aperta, l’arma non ce la fa ad espellere e si avrà un FTE ("Failure to Extract", ovvero inceppamento per mancata estrazione), con il bossolo vuoto che rimane in camera.
Abbiamo posto il nostro primo bersaglio a una distanza di 10 metri e con un po’ di preoccupazione, abbiamo lasciato partire il nostro primo “doppio colpo” con la AF-2011 A1 Second Century.
Sentir partire ben 460 grani di “hardball” calibro .45 FMJ dalla pistola è una bella esperienza. I due proiettili esprimono un’energia di oltre 1.000 Joule all’impatto, grosso modo la stessa energia di un singolo colpo calibro .44 magnum sparato in un revolver con canna da 6”.
Il botto è impressionante, così come la vampa, mentre il rinculo è diverso da quanto ci aspettavamo. Non è secco, o fastidioso come quello di un revolver .44 Magnum, anche se paragonabile in termini di spinta, piuttosto si tratta di un lungo, morbido e possente “spintone”, con un rilevamento in volata molto controllabile e una sorprendentemente veloce riacquisizione del bersaglio. Abbiamo scoperto che la pistola è molto piacevole da usare, e non è affatto stancante anche con lunghe sessioni di tiro.
Tuttavia, a causa delle sue proporzioni più che sovradimensionate, dello sforzo necessario per operarla, e il rinculo, che sebbene “morbido”, rimane tuttavia possente – la Second Century è un’arma che potremmo solo definire “da veri uomini”.
L’impugnatura modificata a due mani che abbiamo sviluppato ha funzionato bene, e dopo un paio di scatole di cartucce (che contano come una singola scatola con la Second Century!), siamo anche riusciti a realizzare dei discreti double taps (o dovremmo dire "quadruple taps"?). Tirando il doppio grilletto con entrambe gli indici non è così complicato come potrebbe sembrare, e personalmente dopo una serie di tiri l'abbiamo trovato abbastanza comodo, in fondo entrambe i grilletti sono collegati tra loro e il cane è in realtà singolo (che colpisce due percussori) per entrambe le canne.
A causa di quanto appena detto, valutare la qualità dello scatto non è facile anche perché le due molle principali del cane (le cosiddette “mainsprings”) influenzano notevolmente lo scatto. Abbiamo trovato la corsa del grilletto leggermente ruvida, con un peso molto elevato, ma un rilascio pulito, quasi senza collasso di retroscatto.
Le rosate di dieci colpi (…tirando cinque volte il grilletto!) tirati alla distanza di 10 metri misurano una media di circa 10 cm, e questo tenendo conto che i due proiettili impattano con molta costanza a circa 5 cm l'uno dall'altro a questa distanza. A 15 metri, le rosate crescono fino a circa 15-17 cm di diametro; dobbiamo comunque tenere presente che la pistola del nostro test è un campione di pre-produzione e che le armi di produzione dovrebbero essere in grado di restringere notevolmente le rosate, semplicemente perché l’impatto dei due proiettili sarà molto più vicino se non addirittura quasi sovrapposto.
Per concludere, il nostro primo test a fuoco con la pistola semiautomatica Second Century di Arsenal Firearms in calibro .45 ACP si è dimostrata un'esperienza molto positiva, e anche se c'è davvero scarsa utilità pratica in qualsiasi scenario di vita reale o destinazione d’uso per questa inconsueta pistola a due canne, di sicuro questo non intaccherà in alcun modo l’enorme interesse e seguito – quasi religioso- che l’arma è riuscita ad avere senza nemmeno essere ancora disponibile in commercio, senza dubbio diventando immediatamente un classico ed un "Must Have" per molti appassionati di armi, non appena il primo lotto di unità - già esaurito - saranno consegnate ai rivenditori di in tutto il mondo.
SCHEDA TECNICA
Produttore | Arsenal Firearms S.r.l - Via X Giornate 14 25063 Magno di Gardone Val Trompia (BS) – Italia |
Modello | AF-2011 A1 Second Century |
Tipologia | Pistola semi-automatica a doppia canna |
Calibro | .45 ACP, .38 Super Auto |
Chiusura | Tipo Browning |
Canna | Doppia da 125mm, 6 rigature sinistrorse con passo di 1:16 |
Alimentazione | Doppio caricatore monofilare della capacità di 8 colpi x2, per un totale di 16 colpi |
Scatto | Singola azione con doppio cane esterno munito di cresta singola |
Sicure | Manuale al fusto, dorsale sull'impugnatura |
Organi di mira | Mira anteriore fissa, posteriore regolabile |
Materiali e finiture | Canna, carrello-otturatore e dettagli in acciaio, minuterie metalliche realizzate per lavorazione dal pieno o per microfusione (MIM) |
Lunghezza totale | 220mm |
Altre dimensioni | Altezza totale 145mm, larghezza totale 50mm |
Peso a vuoto | 1850 g. |