L’ultima tendenza nel campo dei sistemi di mira a riflessione, volgarmente detti “a punto rosso”, è ormai tutta delle versioni supercompatte, espressamente progettate per l’impiego sulle pistole di tipo “optics ready” come le Glock MOS. Questo ovviamente non ne pregiudica l’uso con le armi lunghe, prevalentemente come sistema di mira secondario, magari montato a 45° su attacco dedicato a fianco di un cannocchiale ad ingrandimento variabile su di un fucile in .223 o una PCC (Pistol Caliber Carbine); ma anche come sistema di mira principale, ad esempio su shotgun tattici.
Da quando questa tipologia di ottiche di mira super miniaturizzate ha fatto la sua comparsa, molte innovazioni e soluzioni – non solo tecnologiche, ma anche concettuali – sono state sperimentate. Una delle soluzioni più interessanti è stata l’idea di aggiungere un piccolo pannello solare per alimentare il punto rosso quando all’aperto la luminosità fosse sufficiente per preservare la carica della batteria, vero tallone di Achille di queste ottiche a causa delle loro dimensioni. Ed eccoci a provare il Sightmark Mini Shot M-Spec M3 Solar, un sistema di mira miniaturizzato di tipo “chiuso” - cioè con la struttura, compreso il LED che forma il riferimento luminoso, interamente sigillata tra due cristalli ottici, uno dei quali la lente di riflessione.
Dettagli del punto rosso Sightmark Mini Shot M-Spec M3 Solar
Il punto rosso Sightmark Mini Shot M-Spec M3 Solar è un’ottica di mira che misura solamente 45x32x31mm, con un peso a vuoto di appena 70g; a queste misure vanno aggiunti l’interfaccia di montaggio, l’eventuale attacco Picatinny (incluso con l’ottica) e la batteria.
La finestra di mira misura 21x15mm; indubbiamente, può sembrare piccola, e vedremo alla prova dei fatti se è così. Il produttore dichiara una durata della batteria – in uso normale, quindi coadiuvata dalla luce solare – addirittura di 20.000 ore, ovvero due anni e tre mesi di accensione continua. Il valore è stimato in base al ciclo di luce/oscurità, per cui paradossalmente la batteria potrebbe durare di meno se lasciamo l’arma ferma in cassaforte poiché il punto rosso M3 Solar non ha alcun tipo di comando o interruttore: è sempre acceso, e varia l’intensità del riferimento di mira in base alla luminosità ambientale tramite un sensore integrato nel pannello fotovoltaico.
Personalmente penso che si tratti di un’ottima scelta, non solo perché quello che non c’è non si rompe – le membrane di gomma usate per coprire i pulsanti di comando dei punti rossi possono deteriorarsi facilmente, rendendo l’ottica inutilizzabile – ma anche perché, considerando l’autonomia, l’ottica è sempre pronta, sempre accesa, e immediatamente utilizzabile in qualsiasi condizione. Gli unici comandi sull’ottica sono pertanto le due viti che sostituiscono le torrette per l’azzeramento.
La costruzione sembra robusta, la struttura è realizzata per lavorazione CNC da massello di lega 6061-T6 anodizzato in nero opaco, e lo strumento è certificato IP67 come resistenza all’acqua e garantito da cadute da altezze di 1m. Il vano batteria è sul lato sinistro, con un coperchio a vite protetto da O-ring. La batteria utilizzata, da 3v al litio CR1620, è di un tipo poco comune, ma facilmente reperibile online - ad esempio da Amazon. La gamma di regolazione di elevazione e deriva è rispettivamente di 110 e 160 MOA; a 25m, distanza classica di azzeramento per un’arma corta, questo di traduce in 80cm e 115cm di regolazione. Il riferimento di mira è un punto rosso luminoso di 3MOA di diametro.
Nella confezione è compresa l’ottica, una serie di viti di montaggio, uno Shield di interfaccia RMS-C, la batteria, le chiavette a L, il manuale e un compatto railgrabber per Picatinny.
Il montaggio è molto semplice: si monta per prima cosa la piastra di interfaccia RMS-C sul carrello della pistola con predisposizione “optics ready” – come la Glock 48 MOS che ho usato per la prova – oppure sul railgrabber Picatinny se intendiamo usare lo M3 Solar su un’arma lunga, come uno shotgun tattico.
Per l’impiego con armi lunghe di tipo AR, anche le PCC, è necessario acquistare a parte un riser Picatinny di terze parti compatibile RMS-C per lo absolute cowitness con le mire metalliche; ma a questo punto, conviene acquistare direttamente il “fratello maggiore” Mini Shot M-Spec M2 Solar di Sightmark, dotato di serie di un riser high profile per AR/M4.
Poi, si monta l’ottica usando i due grani predisposti con frenafiletti sul lato; il montaggio è estremamente robusto. Da notare che il manuale garantisce l’ottica con armi corte di calibro massimo .45ACP.
Nell’impiego ho notato con sorpresa che il Mini Shot M-Spec M3 Solar di Sightmark si accende e funziona regolarmente anche al chiuso in appartamento con luce artificiale, senza alcuna batteria inserita! Se si pensa di usare lo M3 Solar solo in poligono non ci sarebbe nemmeno bisogno di montare la batteria… installando la batteria l’intensità del punto non cambia, ma rimane acceso anche al buio consentendo l’uso notturno o in condizioni di luce sfavorevoli.
Le viti delle torrette non hanno click, la regolazione è continua quindi l’azzeramento è consigliabile effettuarlo in morsa. Inspiegabilmente, lo spessore del taglio della vite dell’elevazione e quello della deriva sono diversi, suggerisco di usare due cacciaviti diversi ben dimensionati per evitare di slabbrare e danneggiare le viti che oppongono una certa resistenza alla regolazione per scongiurare la perdita di azzeramento con l’uso.
Il maneggio della Glock 48 Mos, una pistola compatta molto sottile in calibro 9 ideale per il porto occulto, con lo M3 Solar di Sightmark montato è molto agevole; lo spessore dell’ottica, a parte la batteria, corrisponde allo spessore del carrello dell’arma.
Il porto occulto in fondina interna non soffre eccessivamente nonostante la sporgenza del vano batteria sul lato a contatto con il corpo, mentre l’estrazione necessita di un po’ di pratica. Con armi full size, come la 19 Mos, e porto in fondina esterna al pantalone l’ottica è come non ci fosse.
La finestra di mira è nella media come dimensioni, chi non ha mai usato un punto rosso per pistola potrebbe faticare a trovare il riferimento di mira, soprattutto nel tiro rapido e con armi dotate di un certo rinculo; chi invece ha già acquisito la tecnica necessaria (uguale per tutte le pistole con punto rosso) non avrà il minimo problema.
Le nostre impressioni
La qualità del punto rosso è eccellente, perfettamente tondo a tutte le intensità, con una nitidezza e definizione al top; le lenti anche mi hanno stupito per qualità, non c’è traccia di aberrazioni geometriche o distorsione ai bordi, un problema riscontrabile in punti rossi anche blasonati. La parallasse è dichiarata a 20m. Che altro dire? Il prezzo suggerito al pubblico del Mini Shot M-Spec M3 Solar di Sightmark – tasse incluse - è di 359 Euro, assolutamente giustificato dalle prestazioni, dotazione e qualità riscontrata.
Si ringrazia l'Armeria Red Point 2 di Roma per l'assistenza.
Sightmark Mini Shot M-Spec M3 Solar: scheda tecnica
Produttore | Sightmark |
Modello | SM26050 |
Prezzo | 359 euro (può variare in base alle tasse locali) |
Materiali | alluminio 6061-T6, piastra e attacco Picatinny in acciaio |
Dimensioni lente frontale | 21x15 mm |
Dimensioni del corpo | 45x32x31 mm |
Peso | 70 g senza basetta, 93 g montato |
Diametro punto rosso | 3 MOA |
Luminosità | regolata automaticamente |
Alimentazione | 1x3 Volt al litio CR1620, autonomia 20.000 ore |
Accessori compresi | railgrabber Picatinny in versione a basso profilo, piastra RMS-C, due chiavi per le viti Torx e a taglio, una batteria CR1620, panno per la pulizia, viti per il montaggio |
Estrazione pupillare | illimitata |
Range di regolazione | 110 MOA elevazione, 160 MOA deriva |
Compatibilità | impronta RMS-C |
Note | certificazione impermeabilità IP67, calibro massimo .45 ACP, temperatura di funzionamento, da -30 a 50°C |
Per ulteriori informazioni su Mini Shot M-Spec M3 Micro Solar, visita il sito Sightmark.