Articolo disponibile anche in altre lingue
Da tempo il mercato offre moltissime ottiche ad ingrandimento variabile che partono da un fattore di ingrandimento realmente 1x, in altre parole che restituiscono un'immagine nello stesso modo con cui la percepisce l’occhio nudo.
Sono solitamente di costo molto elevato e hanno dimensioni ragguardevoli.
Chi non ha bisogno degli ingrandimenti aggiuntivi generalmente si rivolge al mercato dei collimatori a riflessione od olografici a punto rosso (Aimpoint, Eotech e simili).
Esiste, però, da tempo un'alternativa particolarmente interessante prodotta e offerta dal colosso statunitense Leupold: il Prismatic 1x14mm.
Quest'ottica ad ingrandimento unitario, disponibile nella versione “professionale” Tactical e nella versione per impiego venatorio Hunting, ha un reticolo inciso su vetro e la possibilità di illuminazione.
È dotato di torrette di precisione da mezzo MOA per click e un attacco integrato compatibile Picatinny, il tutto realizzato dal pieno da una billetta di Ergal (lega 6065-T6) per una robustezza eccezionale.
Risolve alcuni dei problemi intrinseci delle ottiche a riflessione o olografiche a punto rosso, e allo stesso tempo anche quelli delle ottiche a bassissimo ingrandimento variabile per la caccia come per l’impiego professionale.
Infatti, i “punti rossi” non possono funzionare senza batterie e il fatto che il reticolo sia solo luminoso può creare problemi di acquisizione su bersagli statici o a fortissimo contrasto (il punto deve sempre essere più luminoso del bersaglio per essere visibile), mentre le ottiche variabili a basso ingrandimento che partono realmente da 1x hanno un costo (e una qualità) sempre molto elevato, mentre quelle più “economiche” tendono a offrire un ingrandimento minimo reale di 1,1 se non 1,2 rispetto al nominale 1x, creando così problemi sia per il tiro ad occhi aperti, sia per le deformazioni ottiche che possono avere.
Il Leupold Prismatic ha un reticolo che è visibile in qualsiasi condizione, può vantare un ingrandimento nullo pur essendo dotato di un equipaggio ottico piuttosto complesso con un prisma a tetto per raddrizzare l’immagine (…come si evince dalla sua denominazione).
L’ottica è robustissima poiché può vantare il corpo dotato del maggiore spessore di tutte le ottiche realizzate da Leupold, con una costruzione che va molto al di là delle specifiche a norme mil che il costruttore segue per i suoi cannocchiali Mark 4, e nelle stesse parole del produttore, è praticamente indistruttibile.
L’attacco è integrato e nella confezione troviamo un set di 3 spessori e relative viti per il fissaggio per adattarne l’altezza a qualsiasi arma. Le torrette possono essere azionate senza utensili, offrono un’escursione ciascuna di 70 MOA con click da ½ MOA, e sono coperte da una coppia di coperchi avvitati.
Il reticolo “ Leupold Circle Plex” presente sulla versione Military Tactical è illuminabile su 8 passi tramite il modulo aggiuntivo che si monta come un anello intorno al corpo centrale da 30mm dello strumento.
La versione Hunting ha in più l’opzione del reticolo DCD (Double Circle Dot) sempre illuminabile. Il cannocchiale integra lenti trattate “Diamond Coat 2” per ottenere una ottima trasmissività e resistenza ai graffi ed abrasioni. Ottima la qualità ottica,con un'eccellente nitidezza e luminosità; il reticolo è molto ben definito e incisivo, anche da illuminato.
Il test è stato effettuato in poligono con il Leupold Prismatic nella versione Tactical, corredato del modulo di illuminazione montato su di una carabina semiautomatica M4 in calibro .223 Remington; la parallasse scompare appena si superano i sette metri circa, per tutto il test abbiamo tirato con entrambe gli occhi aperti senza problemi di coerenza ottica ed il reticolo rimane sempre perfettamente visibile anche nell’ingaggio di bersagli multipli in velocità.
Personalmente riteniamo più visibile e meglio fruibile il Prismatic con il reticolo illuminato, ma il vantaggio di rimanere sempre perfettamente utilizzabile anche senza batteria è insostituibile.
Peccato soltanto che l’autonomia assicurata dalla piccola batteria 1/3N al litio da 3 V è davvero insufficiente, sotto il centinaio di ore. L’oculare può essere regolato da +2 a -3 diottrie.