Fiocchi ha da tempo a catalogo la munizione calibro 300AAC “Blackout” in una serie abbastanza completa di caricamenti. Questi sono la linea Caccia, con un singolo caricamento con palla Solid in lega di rame ad espansione controllata da 110 grani; la linea professionale per le forze dell’ordine e di polizia con cinque caricamenti (tra cui un interessante caricamento subsonico con palla da 220 grani ed uno con palla frangibile sinterizzata FRG da 110 grani); e la linea Classic, dedicata all’impiego sportivo e il tiro informale in poligono.
Oggi proviamo proprio quest’ultima munizione, disponibile in due versioni, una con palla HP da 125 grani e una con palla FMC da 147 grani, entrambe in confezioni da 50 pezzi.
Per la prova abbiamo usato una versione aggiornata della pistola su base AR MK23 prodotta da DR-15 Custom, appunto nel calibro 300AAC. La nostra MK23 è basata su di una canna con trattamento QPQ da 7,5” con rigatura destrorsa e passo di 1:8”; la canna è provvista di un freno di bocca e la presa di gas è posta a distanza Pistol dal receiver. Per inciso, le pistole MK23 sono classificate comuni corte in categoria B9, perciò rientrano tra le tre “comuni” da difesa detenibili e possono usare caricatori da 20 colpi. Come sistema di mira abbiamo impiegato una bella ottica Leupold Prismatic con ingrandimento unitario.
Abbiamo sparato circa duecento cartucce per ciascun caricamento, a distanze comprese tra 25 e 50 metri, in appoggio in tiro meditato e in tiro rapido su bersagli multipli.
Cominciamo subito dal funzionamento dell’arma con le munizioni Fiocchi Linea Classic: nessun malfunzionamento con entrambe i caricamenti, 125 e 147 grani, che non hanno mai mancato di lasciare il gruppo otturatore arretrato all’ultimo colpo e non hanno mai avuto alcuna incertezza nella alimentazione. L’espulsione è molto decisa, i bossoli spenti comunque cadono a un paio di metri di distanza; il caricamento con palla da 125 espelle dietro il tiratore con un angolo di 45°, quello da 147 poco più avanti con un angolo di 30°. Da posizione fissa, tutti i bossoli si trovano in un raggio di un metro, facilitando la bonifica.
Con entrambe i caricamenti il rinculo è secco, deciso e quasi violento – ma l’impressione è rafforzata dall’onda d’urto alla volata, ben percepibile anche con le cuffie - con un rilevamento minimo ben controllato dal freno di bocca Gamma VG6. La sensazione è diversa da quella di un .223, e ben più simile all’esperienza di tiro di un AK, comunque, appena ci si abitua al comportamento dell’arma, la reazione allo sparo diventa piacevole, più controllabile di quanto apparso inizialmente e il rinculo trasmette la netta sensazione di usare una cartuccia “solida” e potente.
La precisione è buona, soprattutto del caricamento con palla da 125 HP, anche se non era nostra intenzione effettuare prove esasperate: abbiamo infatti usato appositamente un’ottica ad ingrandimento unitario nata per il tiro dinamico (al pari di un punto rosso) e una pistola con canna da 7,5”, anziché una carabina magari con ottica specifica per il tiro. Si evince che Fiocchi ha deciso per un caricamento piuttosto “pompato”, infatti le medie di velocità che abbiamo rilevato ad due metri dalla volata con il cronografo danno circa 1900 fps (quasi 580m/s) per la munizione con palla da 125 grani HP e 1680 fps (512m/s) con la munizione con palla FMC da 147 grani; va detto che nonostante la maggiore precisione (20mm di rosata a 50m, tiro meditato) del caricamento con palla da 125, abbiamo rilevato la maggiore deviazione sui 20 colpi sparati, massimo 1962 fps e minimo 1886 fps, contro rispettivamente 1667 e 1697 fps del caricamento FMC da 147grani. Il caricamento da 147 grani ha fatto registrare una caduta di circa 12cm rispetto a quello da 125 grani HP a 50m, con una rosata contenuta in circa 35mm se si esclude il flyer che ha aperto orizzontalmente la rosata.
Si tratta di risultati velocitari e di energia considerevoli per una canna così corta; a nostro avviso, l’obiettivo che i tecnici AAC volevano ottenere, e cioè duplicare le prestazioni della cartuccia M43 su un AK accorciato, ci sembra ampiamente raggiunto.
Infatti, un AK con canna da 10,5”, che è comunque sempre sei centimetri e passa più lunga della canna dell'arma provata, in calibro 7.62x39mm (arma in ogni caso non disponibile in Italia), impiegante munizioni con palla FMJ da 123 grani ottiene velocità intorno ai 2080 fps (634m/s), con una vampa alla bocca e un’onda d’urto davvero impressionanti, che lo rende sgradevole da usare.
Alla fine, entrambi i caricamenti Fiocchi della serie Classic ci sembrano particolarmente interessanti, anche se preferiamo senz’altro la munizione con palla da 125 grani HP, sia per la precisione che per la ottima radenza di tiro. Il costo è ancora piuttosto elevato, ma è purtroppo una caratteristica di questo calibro e della sua ridotta diffusione, che ne fa un prodotto di nicchia.
Per ulteriori informazioni sui nuovi prodotti Fiocchi Munizioni, visita il sito del produttore