Un caso recente ed interessante
Il caso che prenderemo in esame oggi è quello della sentenza del Tar Palermo, sez. prima n° 877 del 2021. Tizio presenta richiesta di primo rilascio del porto d’armi alla Questura che non accoglierà, in seguito, la sua richiesta.
L’elemento avvalorante tale diniego, a detta dell’Amministrazione, sarebbe la condanna subita da Tizio molti anni prima, per il reato di detenzione abusiva di armi e munizioni. Nonostante sia intervenuta la riabilitazione, la Questura decide comunque di non concedere a Tizio la licenza di porto d’armi.
Secondo l’amministrazione, infatti, la persona rimarrebbe, nonostante la riabilitazione, comunque non affidabile e quindi non garantirebbe, con assoluta certezza, di non essere soggetto in grado di abusare delle armi.
Tizio decide di procedere con un ricorso al Tar il quale accoglierà tale ricorso.
L’istruttoria dell’amministrazione
Come abbiamo ormai imparato, carissimi lettori, sappiamo che il potere di valutazione circa l’affidabilità di un soggetto al maneggio e possesso di armi è certamente caratterizzato da ampia discrezionalità. Nel senso che qualsiasi elemento, anche di minima rilevanza, potrebbe essere addotto dal Questore per negare una licenza di porto d’armi. A calmierare gli effetti di un potere tanto ampio, che spesso sfocia nella più totale arbitrarietà e parzialità, è intervenuta la giurisprudenza non solo delle magistrature superiori ma anche di Tribunali ordinari e TAR delle varie regioni italiane.
All’uopo è interessantissimo riportare una sentenza del Tar Potenza (Tar Potenza, sez. prima n° 394 del 29 maggio 2017) che in modo assolutamente chiaro ha stabilito un principio cardine nel diritto delle armi.
Dice infatti il Tribunale amministrativo regionale che non può esservi una soggezione perpetua ad una condanna anche in merito agli effetti della stessa, su ogni piano e livello. In particolare non possono esserci conseguenze inibitorie e bloccanti perenni e perpetue per la sfera personale del soggetto in seguito a dette condanne. Certamente, quindi, l’amministrazione dovrà per forza valutare si quegli elementi che facciano dubitare circa l’affidabilità della persona, ma dovrà controbilanciare tali elementi con quelli che invece dimostrino, in modo ovviamente chiaro e tangibile, che la persona abbia intrapreso una condotta di vita volta al rispetto delle regole, dimostrando quindi che ci sia piena affidabilità e sicurezza in ordine ad un possibile futuro possesso di armi conseguente alla guadagnata titolarità di una licenza di porto d’armi.
Vecchi reati che saltano fuori
Potrebbe inoltre accadere che la questura sia a conoscenza di alcuni elementi ostativi (reati) vecchi di anni ed abbia, nonostante questa piena conoscenza, sempre rinnovato il porto d’armi. Può accadere che un giorno, però, tali elementi, che prima non venivano considerati ostativi vengano poi come tali considerati. In questo caso vi è piena contraddittorietà tra due atti amministrativi e questo elemento potrebbe rappresentare un importante e interessante appiglio per un eventuale ricorso avverso il provvedimento di diniego.
I nostri consigli
Quello che possiamo consigliare dal momento in cui si dovesse presentare la necessità di ricorrere avverso un provvedimento di diniego, è di tenere a mente il fattore temporale relativo a quegli elementi che la questura potrebbe addurre come elementi avvaloranti il provvedimento di diniego. Dimostrare che sia passato un ragionevole lasso di tempo tra l’evento ed il diniego di primo rilascio (rinnovo) e che in questo apprezzabile lasso di tempo la nostra condotta sia stata improntata al vivere civile e rispetto delle regole, è certamente un fattore da tenere a mente.
Normative di riferimento
Codice Penale
Testo unico di leggi di pubblica sicurezza
Sentenze di riferimento
Tar Potenza, sez. prima n° 394 del 29 maggio 2017
Tar Palermo, sez. prima n° 877 del 2021
Video: Vecchi precedenti penali e rilascio (rinnovo) del porto d’armi
Corrado Maria Petrucci
Esperto in Diritto delle Armi e della Caccia
Responsabile rubrica legale All4shooters.com / All4hunters.com
email: legalall4shooters@gmail.com