Provvedimento ex art. 39 TULPS: analisi tecnica
Vediamo prima di tutto la natura del provvedimento ex art. 39 TULPS. Possiamo affermare che il provvedimento di divieto detenzione armi e munizioni ha natura strettamente cautelare e non sanzionatoria o punitiva. Esso viene infatti comminato nel caso in cui un soggetto dimostri, anche solo potenzialmente, di non essere a rischio abuso armi e munizioni. Potenzialmente significa che non vi è necessità che vi sia stato un caso accertato di abuso, come ad esempio una minaccia perpetrata puntando una pistola. Il soggetto, infatti, sulla base di una valutazione sommaria ma comunque efficace e permeante, se dovesse dimostrare di essere anche solo a rischio di un abuso delle armi, si vedrà certamente notificato un provvedimento ex art. 39 tulps. A comminarlo è il Prefetto, a cui la legge, lo sappiamo, riconosce un ampio potere discrezionale circola la valutazione dei requisiti di affidabilità in materia di armi.
La legge vi riconoscerà un termine di 150 (centocinquanta) giorni entro cui affidare le vostre armi e munizioni ad un terzo di vostra fiducia affinché evitiate una confisca. Avvenuta la cessione dovrete farne comunicazione al Prefetto. Ovviamente è chiaro che è a discrezione del Prefetto la possibilità di farvi cedere a terzi le vostre armi poiché se il rischio di abuso armi e munizioni è acclarato e soprattutto imminente a causa magari di uno stato mentale alterato da patologie o condizioni mediche sopravvenute o, altrimenti, da un ambiente familiare non propriamente pacifico, è chiaro che il Prefetto procederà con la confisca.
A cosa fare attenzione
Prima di tutto dovrete tenere in considerazione quelli che sono gli oneri dell’amministrazione in caso di confisca delle armi.
Certamente, se da una parte la valutazione circa l’affidabilità del soggetto, come abbiamo detto, rientra in quel potere di valutazione assai discrezionale che la legge riconosce all’amministrazione, dall’altra, chiaramente, questo potere non può, in alcun modo, scadere in valutazioni parziali ed arbitrarie.
La legge infatti impone all’amministrazione l’obbligo di rendicontazione precisa e puntuale di quegli elementi fattuali che dovessero essere eccepiti come giustificanti un provvedimento di confisca di armi e munizioni.
Altro elemento rilevante è quello relativo ad una descrizione che sia completa e precisa di quegli elementi che rendano il pericolo di abuso di armi attuale, nel senso che tali elementi devono per forza essere considerati come attuali o comunque poco risalenti nel tempo. È chiaro ed è logico che eventuali elementi potenzialmente ostativi rilevati nel passato del soggetto non potranno, potenzialmente, dar luogo a provvedimenti di diniego di porto d’armi ed eventuale successiva confisca.
Altro elemento a cui consigliamo di fare attenzione è a chi cederete l vostre armi nel caso in cui la Prefettura vi notifichi un provvedimento ex art. 39 tulps. In questo senso, per quanto non siate totalmente a conoscenza del vivere privato di un terzo di vostra fiducia, è chiaro che cedere armi a chi sapete non essere persona specchiatissima rappresenterà un azzardo di una certa gravità.
Considerate poi che per contestare un provvedimento ex art. 39 tulps dovrete farvi assistere da un legale che sia esperto in materia di armi. Spesso, infatti, capita che professionisti poco esperti confondano i provvedimenti; accade di confondere un provvedimento di divieto detenzione armi e munizioni con un provvedimento di ritiro del porto d’armi. Ci troviamo di fronte a due provvedimenti differenti, addirittura comminati da due organi differenti (Prefettura e Questura). Se si sbaglia la procedura di contestazione si rallenterà inesorabilmente tutta la questione. Fate quindi attenzione che il legale che vi assiste conosca perfettamente la materia del diritto delle armi e di pubblica sicurezza.
Considerate sempre anche il fatto che per quanto il potere di valutazione dell’amministrazione in materia di armi sia ampio, certamente esso non può scadere nell’arbitrarietà e parzialità. Tenete sempre a mente che vi è giurisprudenza in materia che obbliga l’amministrazione a fare una valutazione bilanciata tra elementi sfavorevoli e quelli favorevoli.
Ricordate inoltre che un provvedimento del genere sarà basato non solo su elementi strettamente legati alla vostra persona ma anche alle persone che frequentate. Vi è infatti giurisprudenza acclarata e pacifica che considera legittimo un provvedimento di divieto detenzione armi e munizioni nei confronti di quei soggetti che frequentano persone poco raccomandabili con precedenti.
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