Nature restoration law: vediamo di cosa si tratta

Nature restoration law

Il Parlamento Europeo, in questi ultimi giorni, ha approvato la Nature Restoration Law, una legge che prevede, in sostanza, un generale ripristino delle aree terrestri e marine per garantire e fermare la perdita della biodiversità. Questa normativa punta quindi alla riqualificazione degli ambienti naturali, degli ecosistemi in generale, compresi quelli agricoli ed urbani.

La Nature Restoration Law è, a sua volta, parte integrante del Green New Deal, che prende le mosse dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, di cui è parte integrante, prevedendo comunque una serie di elementi ulteriori, come ad esempio la riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030.

La Nature restoration law fa parte del c.d. “pacchetto natura”, approvato il 22 giugno 2022, che prevede di istituire obiettivi giuridicamente vincolanti per gli Stati membri, con l’ambizioso obiettivo di ripristinare entro il 2030 almeno il 20% delle superfici terrestri e marine dell’Unione, il 15% dei fiumi nella loro lunghezza e la realizzazione  di elementi paesaggistici ad alta biodiversità su almeno il 10% delle superfici agricole utilizzate. Rientrano in questo ambizioso progetto anche le aree urbane.

Il ruolo del Cacciatore

È interessante, in questa sede, valutare in che modo si inserisce la figura del cacciatore in questo complesso e certamente molto ambizioso progetto.

Interessanti sono le considerazioni della Face, Federazione europea delle associazioni della caccia.

In questo contesto infatti, secondo questa importante associazione europea che mette insieme, a sua volta, le varie associazioni venatorie nazionali, il cacciatore potrà prima di tutto beneficiare di una generale e migliorata biodiversità in tutta Europa, in particolare per le popolazioni di piccola selvaggina, molte delle quali, in questi ultimi anni, hanno vissuto un generale decremento dal punto di vista della popolazione. Ricordiamo in questa sede come metà degli uccelli cacciabili in Europea è considerata come “non sicura” e questo stati dei fatti rappresenta una grave minaccia per la caccia sostenibile nel territorio dell’Unione.

Anche in questo progetto la caccia deve quindi, per forza di cose, essere utilizzata come fondamentale strumento di gestione del patrimonio faunistico dell’intero territorio dell’Unione Europea.

Con la Nature Restoration Law sono previsti dei piani nazionali di ripristino degli habitat, che comunque dovranno a loro volta tenere in considerazione i piani di ripristino locali e regionali proposti anche dai cacciatori stessi.

Noi di All4hunters continueremo a seguire gli sviluppi relativi a questo argomento… restate quindi sintonizzati !