Il giorno 3 aprile e poi ancora il giorno 5 aprile vi abbiamo parlato del più recente attacco a sorpresa sferrato dagli ambienti anti-armi della burocrazia statale nei confronti degli onesti possessori di armi in Italia.
Nell'iter del disegno di conversione in legge del D.L. 7 del 18 febbraio 2015 − contenente misure di contrasto al terrorismo e per la proroga delle missioni internazionali − delle "manine furbe" (il cui "istigatore" è indicato da voci di corridoio non confermate nella figura del Prefetto Alessandro Pansa, capo della Polizia di Stato e già ispiratore nel settembre 2013 del Decreto Legislativo 121, altrimenti noto come "Correttivo 204") hanno infilato un emendamento non presente nel testo originale del decreto che sottoporrebbe i caricatori amovibili di capacità superiore ai 15 colpi per le armi lunghe e ai 5 colpi per le armi corte ad obbligo di denuncia, oltre a rimuovere dal novero delle armi venatorie i modelli di categoria B7 (le "Armi lunghe semi-automatiche aventi l'aspetto di un'arma a raffica").
L'attacco è stato rapido e subdolo, lasciando alle associazioni di categoria poco tempo per reagire. Mentre ANPAM e AUDA hanno iniziato a muovere i loro canali istituzionali, la sezione italiana di FIREARMS UNITED − associazione unica nel suo genere perché di respiro europeo e di natura fluida, priva di uno Status giuridico vero e proprio e soprattutto composta solo da appassionati, ovvero dalla "base" del mondo armiero − ha chiamato all'azione tutti i suoi simpatizzanti, invitandoli anche attraverso all4shooters.com a inviare delle E-Mail ai loro senatori di riferimento e ad alcune figure importanti ben selezionate del Senato della Repubblica al fine di sensibilizzarle, sperando in uno stralcio dell'emendamento truffaldino dal testo del disegno di conversione in legge del D.L. 7 del 18/2/2015.
Ma non solo: FIREARMS UNITED - ITALIA ha anche inviato una dettagliata lettera ai Senatori, esponendo i motivi per cui tale emendamento dovrebbe essere cassato immediatamente.
Tale campagna ha ricevuto un'accoglienza non esattamente calorosa: l'unica risposta che si registra finora è quella di un noto senatore del centrodestra che ha comunicato di considerarla una "aggressione" e che per "punirci" voterà a favore dell'emendamento e dunque contro i nostri diritti ed interessi.
Almeno possiamo dire che abbiamo fatto rumore; la reazione del senatore in parola, noto tra l'altro per non essere esattamente "un signore", è già stata pubblicata su alcuni gruppi Facebook da chi l'ha ricevuta, e sembra essere tragicamente consona alle abitudini di una certa "classe politica" che prova fastidio quando il "popolino" alza la testa.
Del resto, pare essere anche una conferma di ciò che noi diciamo da tempo: chi pensa che in Italia ci sia un partito o una forza politica che ci difende, si sbaglia di grosso.
Troverete un link ad una versione scaricabile della lettera inviata ai senatori da FIREARMS UNITED - ITALIA in fondo a questa pagina.
Allo stesso modo, vi troverete uno schema di lettera, da noi redatta includendo alcuni punti dei nostri articoli precedenti e gli argomenti della lettera di FIREARMS UNITED, assieme ad una lista di senatori a cui inviarla (presidente del Senato; presidenti e membri delle Commissioni parlamentari che esamineranno il provvedimento; presidenti dei gruppi parlamentari); la lista è stata redatta in modo da poter essere inserita in una E-Mail con un semplice "copia-e-incolla". Abbiamo optato per fornirvi uno schema, nonostante il parere contrario di FIREARMS UNITED, vista la grande richiesta di molti lettori.
Data la risposta già fornita dal senatore di cui sopra, vi chiediamo di esercitare il vostro diritto ad inviare questa Mail "cum grano salis", per evitare che sortisca un effetto contrario. D'altra parte, ciò pare essere già accaduto, o forse si tratta del caso isolato di un senatore non particolarmente attento alle esigenze della sua base elettorale.
Se decidete di inviarla, fatelo non appena leggete questo nostro articolo: il tempo sta per scadere, il provvedimento sarà esaminato dal Senato questa settimana stessa!