Bossoli inerti, proiettili e pallini: classificazione giuridica 

Quali sono i materiali esplodenti ai sensi di legge?

Vediamo prima di tutto cosa è classificato come materiale esplodente, ai sensi della normativa in materia. In particolare, a dirci cosa è materiale esplodente, è l’art. 82 regolamento di attuazione del TULPS, che esplicitamente dice che i materiali esplodenti risultano categorizzati secondo la tabella seguente:

CategoriaMateriale
Gruppo A1. bossoli innescati per artiglieria
2. spolette a percussione con innesco amovibile o interno
3. spolette a doppio effetto per artiglieria
4. cartucce da salve per armi comuni e da guerra
Gruppo B1. micce a lenta combustione o di sicurezza
2. cartuccia per pistola spegnitrice Wolf
3. accenditori elettrici
4 accenditori di sicurezza
Gruppo C1. giocattoli pirici
Gruppo D1. manufatti pirotecnici da segnalazione ad effetto illuminante, fumogeno o misto destinati alla sicurezza in mare o in montagna, ovvero alle segnalazioni per la sicurezza nei trasporti ferroviari e stradali, nonché quelli analoghi destinati a essere utilizzati dalle Forze armate e ai Corpi armati dello Stato
2. manufatti pirotecnici da segnalazione ad effetto sonoro, compresi quelli destinati a essere utilizzati dalle Forze armate e ai Corpi armati dello Stato
3. manufatti pirotecnici destinati all'attivazione di apparecchiature per l'estinzione di incendi
4. manufatti pirotecnici da divertimento a effetto di scoppio e/o a effetto luminoso
Gruppo E1. munizioni giocattolo
2. air bag, pretensionatori per cinture di sicurezza e relativi generatori di gas o attuatori ricompresi nell'allegato I al decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 7 e successive modificazioni e aggiornamenti
3. bossoli innescati per munizioni per armi di piccolo calibro
4. inneschi per munizioni per armi di piccolo calibro e per cartucce industriali 
5. manufatti pirotecnici e cartucce per strumenti tecnici e industriali (es. sparachiodi per mattazione e cementeria)
6. cartucce a salve a effetto sonoro per armi di libera vendita t1

 Come possiamo vedere, nella tabella precedente, non rientrano i bossoli inerti, i pallini e i proiettili.

Quando una munizione assume valore giuridico?

Per rispondere a questa domanda, ci viene in aiuto l’art. 38 comma 1 del TULPS, che stabilisce esplicitamente come assumano valore giuridico solo le munizioni finite. Una munizione può essere definita come “finita” nel momento in cui essa risulta essere assemblata e funzionante in ogni sua parte, intendendo, nella sostanza, munizione: l’INSIEME della cartuccia o dei componenti, compresi i bossoli, gli inneschi, la polvere da sparo, le pallottole o i proiettili utilizzati su di un’arma da fuoco” (art. 1bis, comma 1, lett. d) d.lgs. 527 dell 1992.

Altra importante definizione l’abbiamo con la circolare del Ministero dell’Interno del 19 dicembre 2013 che esplicitamente definisce come parti di munizioni inerti i bossoli disinnescati, tubi in plastica, fondelli in metallo, borre, pallini e pallettoni. È evidente che quindi le parti inerti non sono assoggettabili ad autorizzazioni di polizia. 

Quali sono gli esplosivi a uso civile ?

Ai sensi dell’art. 1 comma 1 del d.lgs. 81 del 2016, sono espressamente classificati come materiali esplodenti ad uso civile, e per la cui movimentazione è necessaria una autorizzazione di polizia, i materiali esplicitamente riportati nell’allegato 1 al medesimo decreto. In tale allegato, bossoli inerti, pallini e proiettili non sono contemplati.

In tal senso, le autorizzazioni necessarie sono quelle previste dagli artt. 8 e 12 sempre del d.lgs 81 del 2016, ma anche quella ai sensi del 54 TULPS e 93 e 94 Regolamento attuazione TULPS).

Video: Classificazione giuridica di bossoli inerti, proiettili e pallini


Corrado Maria Petrucci 

Esperto in Diritto delle Armi e della Caccia 

Responsabile rubrica legale  All4shooters.com  /  All4hunters.com      

email: legalall4shooters@gmail.com