Armi d’ordinanza della Polizia locale: l’obbligo di diligente custodia vale anche per loro

Il caso

Materia: Diritto delle armi e di pubblica sicurezza

Ambito: Diligente custodia arma d’ordinanza

Normative di riferimento: Art. 20 legge 18 aprile 1975 n. 110 e art. 11, 39 e 43 tulps

Tizio, agente di polizia locale presso un comune in provincia di Napoli, si vede piombare a casa le forze dell’ordine chiamate ad effettuare una perquisizione. Da questa emerge il possesso, da parte di Tizio, di segnaletica in dotazione alla polizia locale (paletta segnaletica) contraffatta e, cosa ancor più grave, l’arma in dotazione a questo per l’attività da egli svolta, era in quel momento poggiata su di un tavolo, in fondina col caricatore pieno inserito, in una stanza della sua abitazione.

Di fronte alla mancata diligenza nella custodia dell’arma, scatterà nei confronti di Tizio il divieto detenzione armi e munizioni ai sensi dell’art. 39 tulps. Altro elemento su cui la Prefettura ha avvalorato la scelta della Prefettura è la parentela della moglie di Tizio con alcuni esponenti di spicco della criminalità organizzata locale.

Il ricorso di Tizio

Le ragioni con cui Tizio decide di impugnare il provvedimento sono interessanti. A detta sua, prima di tutto, la legge non prevedrebbe, in teoria, l’obbligo di custodia diligente per le armi e le munizioni in dotazione alle forze di Polizia in quanto lo stesso obbligo sarebbe valido solo nei confronti di quei soggetti che sono obbligati a denunciare il possesso di armi. In sintesi, quindi, secondo Tizio solo chi ha armi in virtù di un porto d’armi o nulla osta dovrebbe diligentemente custodire armi e munizioni.

Tizio inoltre lamenta come non gli sia mai stato notificato l’avvio del procedimento amministrativo nei suoi confronti.

Inoltre, a detta dell’appellante, la parentela con pregiudicati e con esponenti di spicco della criminalità organizzata non sarebbe da considerarsi come ragione valida per giustificare un provvedimento divieto detenzione armi.

I motivi della sentenza

Il Consiglio di Stato non darà ragione a Tizio ed anzi smonterà, in toto, le sue ragioni.

Prima di tutto non rileva a nulla il fatto che non gli sia stato notificato l’avviamento del procedimento amministrativo. A detta della Prefettura, infatti, le ragioni di urgenza e celerità della questione hanno giustificato l’adozione del provvedimento senza seguire, in modo preciso, la procedura amministrativa prevista dalla legge.

Altro motivo è l’irrilevanza, sostenuta dal Consiglio di Stato, della assoluzione, in sede penale, di Tizio relativamente ad altri reati ad egli contestati. Anche questo fatto non ha alcun valore per i giudici amministrativi, in quanto l’apprezzamento di una valutazione di inaffidabilità prescinde dall’esito di eventuali procedimenti penali.

In pratica, secondi i giudici amministrativi, la condotta di Tizio denoterebbe una assoluta negligenza nella custodia dell’arma e quindi tale negligenza giustifica in pieno il divieto di detenzione armi e munizioni emesso nei suoi confronti.

Tizio, inoltre, lamenta come la parentela con soggetti pregiudicati non dovrebbe essere addotta come motivazione avvalorante un provvedimento divieto detenzione armi: sul punto però la giurisprudenza di Cassazione e Consiglio di Stato è assolutamente chiara. La parentela acclarata con pregiudicati pregiudica in assoluto la possibilità di possedere armi a qualsiasi titolo.

In sintesi, quindi, la sentenza che abbiamo analizzato stabilisce in modo assolutamente chiaro e puntuale come l’obbligo di diligente custodia delle armi, previsto dall’art. 20 della legge 18 aprile 1975 n. 110, sia da considerarsi valido anche nei confronti delle armi d’ordinanza, assegnate a qualsiasi titolo e per qualsiasi funzione, e non solo nei confronti delle armi detenute in virtù di una normale autorizzazione di polizia.

Video:  Armi d’ordinanza. Ugualmente valido l’obbligo di diligente custodia


Corrado Maria Petrucci 

Esperto in Diritto delle Armi e della Caccia 

Responsabile rubrica legale  All4shooters.com  /  All4hunters.com      

email: legalall4shooters@gmail.com