Un caso esemplificativo
La sentenza che andremo ad analizzare è stata emessa nel 2019 dal TAR di Palermo (Sent. 357 dell’08 febbraio 2019). Vediamola nel dettaglio: A Tizio viene negato dalla Questura il rinnovo del porto d’armi ad uso caccia per tre motivi: prima di tutto in capo allo stesso vi è la pendenza di un procedimento penale con relativo sequestro di beni immobili per presunto reato fiscale. Successivamente anche il contesto familiare in cui Tizio vive viene addotto dalla Questura come elemento idoneo a giustificare il mancato rinnovo. Si , perché a detta della Questura il contesto familiare di Tizio risulterebbe compromesso da fatti risalenti nel tempo aventi rilevanza in ambito penale. Terzo elemento, assai generico, riguarda l’interesse generalissimo della tutela della pubblica sicurezza che la Questura deve garantire. Sostanzialmente evitare il rinnovo del porto d’armi, in questo caso, andrebbe ad evitare quelle situazioni anche solo potenzialmente pericolose che potrebbero nascere sulla base dei due elementi sopra addotti.
La sentenza
Tizio ovviamente, di fronte ad un provvedimento di diniego di rinnovo del porto d’armi talmente generico e privo di fondamenti oggettivi decide di proporre ricorso al TAR. Ed il TAR gli da ragione. Infatti, secondo i giudici amministrativi, il provvedimento di diniego di rinnovo del porto d’armi deve essere adeguatamente motivato, non essendo il semplice patteggiamento per reati di carattere fiscale elemento sufficiente a giustificare un mancato rinnovo. Tale elemento non è altresì sufficiente a far dubitare circa l’affidabilità del ricorrente.
La discrezionalità del Questore
Giova qui ricordare un elemento assai rilevante. La valutazione del Questore circa l’affidabilità dei soggetti richiedenti un primo rilascio o rinnovo di porto d’armi è caratterizzata da una profonda ed ampia discrezionalità. Questo non significa in alcun modo che tale valutazione debba risolversi in arbitrarietà. E per evitare una degenerazione in peius delle valutazioni emesse dall’Amministrazione ci pensa, per fortuna, la giurisprudenza affermata e pacifica in materia.
Normative di riferimento
Testo Unico di Leggi di Pubblica sicurezza
Legge 18 aprile 1975 n. 110
D.lgs. 104 del 2018
Direttiva europea armi (853/2017)
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Corrado Maria Petrucci
Esperto in Diritto delle Armi e della Caccia
Responsabile rubrica legale All4shooters.com / All4hunters.com
email: legalall4shooters@gmail.com