Famosa in tutto il mondo tra gli appassionati di armi e specialmente tra i cultori dell’epopea del west, la ditta Uberti di Gardone, ha in catalogo numerose riproduzioni di armi sia corte sia lunghe ad avancarica e retrocarica. I prodotti dell’azienda gardonese, presente sul mercato dal 1959, sono apprezzati per la loro qualità meccanica e fedeltà di riproduzione rispetto agli originali dell’epoca, tanto che le parti interne dei leveraggi sono intercambiabili con quelle dei modelli originali. La popolarità dell’azienda gardonese è dovuta principalmente alle riproduzioni dei vari modelli di fucili Winchester offerti in molte varianti. In catalogo troviamo, oltre al 1860 Henry, i famosi Winchester 1866 Yellowboy, il modello 1873, il modello 1876, e il Burgess 1883. Tutti i modelli sono proposti in versione fucile o carabina e con vari livelli di finitura.
Tra le novità 2012 c’è una variante della carabina Winchester, con un interessante sistema di caricamento, proposto nel piccolo calibro a percussione anulare .22 LR. La carabina è denominata Silverboy a causa della carcassa realizzata in lega di zinco e successivamente cromata, con un effetto lucido argentato. Chiaramente il soprannome riprende quello del classico modello 1866 che avendo la carcassa in ottone è denominato Yellowboy.
La calciatura è realizzata in noce con finitura a olio mentre la carcassa è in lega di zinco detta ZAMAK, acronimo dei componenti della lega (zinco, alluminio, magnesio e rame, kupfer in tedesco).
Il sistema di caricamento del Silverboy deriva più dal modello Henry che dal Winchester in quanto manca la finestra di alimentazione ideata da King.
Il serbatoio tubolare del Silverboy, posto sotto la canna, può essere rifornito tramite un’apertura posta in prossimità della parte anteriore dello stesso.
Per accedere alla finestra di alimentazione occorre estrarre un’asta di caricamento, dotata di una testa godronata, tenuta in sede tramite un innesto a baionetta.
La capienza del serbatoio è di 10 cartucce ma in alcuni paesi, tra cui l'Italia, l’asta non consente di inserire più di 5 munizioni.
Nella carabina al posto della consueta tacca di mira con foglietta a corna di cervo, regolabile in alzo con rampa a scalini, troviamo una moderna foglietta con finestra squadrata. I congegni di mira sono regolabili solo in deriva e sono regolati in fabbrica alla distanza di 50 m. Una piccola vite applicata sui congegni di mira, provvede a tenerli in sede dopo la loro eventuale regolazione.
I fucili Winchester sono armi a ripetizione manuale, scatto in sola singola azione, dotati di cane esterno che adottano una chiusura detta a ginocchiello, composta da tre parti incernierate tra loro da altrettanti perni.
L’alimentazione del sistema Winchester avviene tramite l’azionamento della leva, elemento caratteristico di queste armi, sottostante la carcassa.
Abbassando la leva di armamento, l’otturatore arretra e provvede ad armare il cane. Il cane ha 3 posizioni: riposo, mezza monta e armato. Una cartuccia è rilasciata dal serbatoio e si posiziona sull’elevatore (carrier block). Quando la leva è riportata verso l’alto la cartuccia è sospinta nella camera di cartuccia tramite l’elevatore e l’arma è pronta a sparare.
Il fucile è dotato di un particolare sistema che aiuta l’alimentazione della cartuccia anulare calibro .22, sono infatti presenti due piccole semilune di acciaio che fasciano la cartuccia e l’accompagnano nella camera di cartuccia, evitando qualsiasi sorta di malfunzionamento e consentendo al fucile di sparare con qualsiasi inclinazione e velocità di ripetizione. Dopo aver sparato la prima cartuccia, azionando nuovamente la leva, l’otturatore, sul quale è presente l’unghia estrattrice, arretrando espellerà il bossolo presente nella camera di cartuccia. Quando si riporterà la leva verso l’alto si alimenterà nuovamente l’arma, consentendo di sparare il colpo successivo fino allo svuotamento del serbatoio.
Il Silverboy Uberti è un fucile estremamente maneggevole. La canna è lunga 19” (483 mm) mentre il peso si aggira sulle 6,4 libbre (2,9 kg), il tutto per una lunghezza complessiva di 36” (914 mm). Queste dimensioni, durante le prove, hanno consentito di effettuare imbracciate veloci. Grazie alla fluidità dell’azione si è riusciti a svuotare il serbatoio in pochi secondi. Non si sono verificati inceppamenti di sorta mentre il rinculo è stato inesistente. La precisione del fucile ha consentito a 50 m, di realizzare delle rosate del diametro di 5 cm, tirando in piedi e senza appoggio.
Il calibro .22 LR, non ha mai conosciuto il declino ma in questo periodo sembra aver trovato una nuova giovinezza. Il periodo di crisi che più o meno sta affliggendo tutte le zone della Terra, ha fatto in modo che molti abbiano optato per l’economica cartuccia anulare che tuttavia possiede ottime doti balistiche tanto da essere impiegata nel tiro di precisione olimpionico. Naturalmente il limite della cartuccia sta nella distanza. Ma se i bersagli saranno posti tra i 50 e i 70 metri, questa piccola munizione regalerà ore di divertimento a prezzi alla portata di tutti.
A chi è destinata la carabina Silverboy? Sicuramente a chi pratica il tiro western per la sua economicità. Si potranno aumentare le ore di allenamento senza spendere una fortuna come quando costretti a impiegare i grossi – e costosi – calibri delle armi western style. Un altro possibile utilizzo della carabina sarà quello di arma scuola da destinare ai principianti che troveranno giovamento dall’assenza di rinculo unita alla consapevolezza di sparare con un’arma precisa, a fronte di un prezzo estremamente ridotto. Per i più fortunati, dove la legge lo permette, con il Silverboy si potranno sforacchiare barattoli e lattine di bibite nell’attività nota come plinking. Da sottolineare che il calibro e l’arma si prestano efficacemente al varmint, anche in questo caso leggi permettendo.