Il fucile semi-automatico Ruger AR-556 calibro .223 Remington, lanciato dalla popolare azienda americana agli inizi del mese di ottobre alla fine della sua serie di "nuovi lanci di mercato" dell'ultima parte dell'anno, è perfettamente in linea con i Trend dei mercati internazionali delle armi civili: sempre più tiratori cercano fucili sportivi moderni − quelli che si basano esteticamente e tecnicamente sui fucili d'ordinanza, e che gli anti-armi chiamano in maniera dispregiativa "armi d'assalto" − che offrano buona qualità costruttiva a prezzi popolari, data la perdurante crisi economica.
Ruger, che già nel 2009 col modello SR-556 funzionante tramite pistone proprietario a doppio stadio era entrata nel mercato degli AR-15, ha accettato la sfida: produrre un'arma dal costo contenuto − e dunque accessibile a tutti, a differenza del citato SR-556 il cui prezzo si colloca su una fascia medio-alta dato l'elevato contenuto tecnologico − ma di qualità superiore e stabile, a differenza di molti altri AR di diversa provenienza e a basso costo presenti sul mercato (soprattutto in Europa).
Lo scopo è stato raggiunto creando un'arma che, pur senza fronzoli, non trascuri la qualità costruttiva e le dotazioni di reale interesse.
Al bando, dunque, il guardamani rotaiato in favore di una normale astina ergonomica in Nylon rinforzato con fibra di vetro realizzata direttamente da Ruger; esso è tenuto in posizione da un Delta Ring proprietario, che risulta estremamente più facile da rilasciare per la sostituzione dell'astina rispetto ai più comuni modelli presenti sugli altri tipi di AR-15.
Il calciolo telescopico a sei posizioni del Ruger AR-556 è montato su un Buffer Tube prodotto su specifiche militari (MIL-SPEC), dunque compatibile con qualsiasi tipo di calciolo sostitutivo, il quale peraltro è già munito di anello per cinghie di tracolla a punto singolo.
L'unica rotaia MIL-STD-1913 "Picatinny" presente sull'arma si trova sulla parte superiore dello Upper Receiver − forgiato, come di norma, in alluminio 7075-T6 e anodizzato in nero − in coda alla quale è montata una mira abbattibile di concezione Ruger.
Il fucile Ruger AR-556 presenta anche un'impugnatura a pistola realizzata direttamente dall'azienda, anch'essa in polimero caricato in fibra di vetro, con guardia del grilletto svasata per facilitare l'uso coi guanti tattici.
Il semicastello inferiore forgiato in lega d'alluminio e anodizzato in nero presenta la normale configurazione dei comandi di un qualsiasi AR-15, ma è predisposto per il montaggio Aftermarket di comandi ambidestri o maggiorati se necessario.
Il blocco di presa gas ospita la tacca di mira anteriore, e presenta un punto d'aggancio per baionette. Di concezione proprietaria Ruger, il Gas Block dello AR-556 non è tenuto in posizione da due spini passanti ma presenta un sistema di rimozione rapida − una semplice vite sulla parte inferiore − che ne consente la rapida rimozione nel caso lo si voglia rimpiazzare con un blocco di presa gas a basso profilo per l'installazione di guardamani completamente flottanti.
Il Ruger AR-556 è dotato di una canna Medium Contour da 16.10 pollici (40,89 cm) realizzata per rotomartellatura a freddo in acciaio 4140 al cromo-molibdeno con brunitura esterna opaca e munita di un rompifiamma "a gabbietta d'uccello" di concezione e produzione Ruger, che presenta sei rigature destrorse con passo di 1:8", perfetta per tutti i caricamenti calibro .223 Remington/5,56x45mm con palla dai 35 ai 77 grani.
Funzionante per recupero di gas diretto, infine, il Ruger AR-556 presenta un gruppo-otturatore macchinato in acciaio 9310, interamente cromato all'interno (anche nella valvola di presa gas!) e testato per tutti i livelli di pressione che un AR-15 calibro .223/5,56mm può tipicamente raggiungere.
Il Ruger AR-556 si configura come un fucile semi-automatico moderno per impieghi tipicamente civili − pur restando utilizzabile da parte degli operatori di Polizia in quelle giurisdizioni ove essi sono dotati di fucili semi-automatici e non di armi a raffica − e peraltro non dovrebbe essere sottoposto alle normative ITAR, cosa che ne renderebbe più facile l'esportazione in quantità significative al di fuori degli Stati Uniti.
Interessantissimo è soprattutto il prezzo indicativo al pubblico: per gli Stati Uniti si parla di 749 dollari, ovvero 587,33€ al cambio attuale. Anche volendo tenere di conto gli oneri di importazione e bancatura, i ricarichi di distributori e dettaglianti e l'IVA, in Italia il Ruger AR-556 potrebbe benissimo collocarsi nella fascia di prezzo degli AR-15 di produzione NORINCO, Sino Defense Manufacturing e (soprattutto) Smith & Wesson, offrendo però una qualità decisamente superiore a quella delle realizzazioni cinesi. Per sapere di più riguardo alla distribuzione da questa parte dell'Atlantico, tuttavia, bisognerà aspettare almeno fino ai primi mesi del 2015.