Qualcuno ha mai trovato un Remington 700 che spara male? A me non è mai successo, e nemmeno a tutti i frequentatori del mio poligono. Sono fucili che appena estratti dalla confezione esibiscono una precisione encomiabile.
Quanto alla meccanica, sull’otturatore Remington è stato scritto di tutto e sempre in positivo, mentre la meccanica Remington 700 resta la più diffusa in tutta la linea dei prodotti della casa americana, ubiquitari non solo negli Stati Uniti.
La sola eccezione – ma non è detto – è quella del fucile a pompa modello 870, che per le sue caratteristiche di affidabilità, robustezza e prezzo accessibile rappresenta verosimilmente negli States l’arma a canna liscia più capillarmente diffusa.
Il numero di varianti sulle azioni short e long del Remington 700, tra calibri, lunghezze di canna e tipo di calciatura è quasi sterminato.
Nel nostro caso abbiamo una canna pesante da 24 pollici, ma si può averla anche da 26, che è completamente flottante a vantaggio della precisione, ottenuta per rotomartellatura, alla quale è stato applicato un freno di bocca AAC-51C a due camere di diversa dimensione, con quella anteriore più corta.
Il rinculo del .308 Winchester, che è il calibro dell’arma esaminata, è già dolce e mai punitivo; l’aggiunta del freno di bocca lo riduce a termini minimi, tanto che provocatoriamente si potrebbe asserire che ci si accorge dello sparo più per il rumore che per il rinculo. Si tratta indubbiamente del .308 più dolce allo sparo che io abbia mai provato. L’intero fucile non nasce per caso.
Anni di collaborazione con militari e forze dell’ordine sono alla base della realizzazione di un fucile tattico che sia veramente tale, senza limitarsi all’aspetto estetico grintoso ma curando in primo luogo la sostanza. Il fucile deve essere di qualità elevatissima per quanto riguarda precisione, affidabilità e versatilità d’impiego.
Dobbiamo sempre ricordare che un fucile specializzatissimo, se affidato a forze dell’ordine o a militari che intervengono in una grande variabilità di situazioni, può essere l’arma ideale in una situazione su cento, rivelandosi peraltro l’arma sbagliata nelle rimanenti 99. Il meglio è nemico del bene e nel fucile tattico la versatilità fa premio sulla specializzazione.
Qui il calcio TAC-21 farà la felicità dei fornitori americani di accessori aftermarket, visto che serve come base per agganciare qualsiasi cosa e che il peso non è eccessivo. Non è un caso che le recensioni statunitensi vantino per questo fucile la stessa ergonomia di un AR15, forse l’arma con l’aftermarket più sterminato. Il calcio è realizzato in alluminio, anodizzato a specifiche militari Type III, con una rotaia Picatinny da 20 MOA che ne copre tutta l’estensione superiore.
È fissato all’azione con tre viti Allen; il calciolo, che è la parte regolabile in altezza e lunghezza (quella che spesso si definisce erroneamente come pala del calcio) è fissato con una specifica camma, azionabile con una leva a tre posizioni.
Questo tipo di montaggio si rende indispensabile per via dell’andamento rettilineo del calcio stesso, che impedirebbe di estrarre l’otturatore. Per estrarre il quale è necessario separare il calcio dal resto dell’arma, cosa che con la soluzione scelta per l’assemblaggio avviene con una certa rapidità.
I controlli sono accessibili con facilità. La sicura protrude da un recesso del telaio, praticato nella struttura metallica e grosso modo ad arco di circonferenza. Inizialmente viene da pensare che il maneggio possa essere difficile, visto che avviene lateralmente anziché superiormente come nella versione tradizionale, ma la realtà ci dice che il maneggio è davvero facile. Il ritegno del caricatore funziona bene ed è di dimensioni adeguate anche all’uso con i guanti; la manetta dell’otturatore, di tipo standard, è perfettamente adeguata a questo telaio. Benché una manetta dell’otturatore maggiorata in linea di massima consenta una manovra più agevole, qui non se ne sente la necessità.
L’impugnatura a pistola in questo caso è quella fornita da MDT, che è cava e consente di avere all’interno piccole parti o, meglio, una batteria di ricambio per qualche accessorio. La pistola è comunque sostituibile, per cui ciascuno potrà adottare quella che meglio gli si adatta. L’unico miglioramento che vedrei con favore, su questo calcio, sarebbe una sorta di fine-corsa per la leva che comanda la camma che realizza l’unione solida tra telaio e calciolo.
Se questa leva non fosse ruotata con attenzione, l’unione dei componenti potrebbe allascarsi con prevedibili riflessi sulla precisione dell’arma, mentre una sporgenza dal telaio che segnasse il punto da raggiungere darebbe una maggiore tranquillità. Ma probabilmente, trattandosi di strutture in alluminio, si è pensato ad una possibile usura dei componenti, che non potrebbe essere recuperata se la leva non potesse essere ruotata oltre un certo punto.
Lo scatto è regolabile; una vite Allen che sporge dal grilletto consente un’escursione del peso di sgancio di quasi un chilogrammo. Lo sgancio è preciso e pulito, situazione tanto più encomiabile se si osserva il dente di sgancio sulla coda del percussore, che non presenta segni di ripresa. È uno scatto che esce così dalla produzione in serie e consente prestazioni invidiabili, come vedremo dalla prova a fuoco.
Quest’ultima si è svolta al poligono di Vercelli in un pomeriggio di sole, con temperatura intorno ai 26 gradi e lievissimo vento intermittente, praticamente una brezza senza influenza sulle traiettorie.
Il bersaglio non è quello tradizionale dei 100 metri perché dovevo ancora tarare l’ottica e non avevo voglia di andare su e giù sotto il sole per cambiare bersagli, quindi ne ho scelto uno da sei visuali. Adattare la lunghezza del calcio e l’altezza dell’appoggiaguancia alle mie misure è stata operazione piuttosto veloce, che ha richiesto meno di un minuto. L’ottica montata era un Leupold variabile con ingrandimento fino a 32x, decisamente eccessivo per la distanza di tiro che avevo scelto.
Benché si pensi che a un maggiore ingrandimento corrisponda una maggiore precisione, questo è vero solo per il bench-rest. Nel tiro normale, tattico o al poligono, il maggior ingrandimento amplifica i micromovimenti e provoca al tiratore che sta inseguendo il puntamento perfetto, una tensione che si riflette negativamente sui risultati.
Però mantenendo l’ottica ad un ingrandimento di 8x si andava decisamente meglio.
Tiro effettuato con appoggio anteriore su rest ma senza appoggio posteriore in quanto il cuscino in mio possesso non era adeguato e senza usarlo ero più comodo.
Il risultato, ottenuto con munizioni Remington perché notoriamente un’arma viene messa a punto in fabbrica con munizioni dello stesso produttore, quindi nella stragrande maggioranza dei casi quelle sono le munizioni commerciali che danno il miglior risultato, lo vedete in foto; con una distanza di 1,1 centimetri tra i due centri più lontani siamo sotto il mezzo minuto d’angolo. Per l’esattezza 0,38 MOA arrotondato al secondo decimale. Non è escluso che con un bedding accurato si possa fare meglio, ma a questo punto il miglioramento sarebbe irrilevante per ogni fine pratico. Un'ultima nota in conclusione, segnaliamo che il prezzo al pubblico di questa carabina si aggira intorno ai 3700 Euro.