La carabina Remington 700 Magpul si presenta in modo davvero professionale; non ci si stupirebbe di vederlo nella dotazione di una squadra SWAT o nelle mani di un nostro tiratore scelto. Peraltro la confezione è spartana: una lunga scatola di cartone contiene l’arma, gli elementi aggiuntivi del calcio e nient’altro. Non ci sono nemmeno le basette per montare gli anelli di fissaggio dell’ottica; occorre provvedere da sé.
Fortunatamente le viti che chiudono i fori filettati presenti sull’azione non sono incollate e montare da sé le basette mette al riparo da eventuali errori altrui. Nella confezione della basetta - di marca Leupold - sono comrese le viti Torx, vanno usate quelle con il diametro filettato maggiore. Una goccia di frenafiletti Loctite Blue 243 è raccomandabile.
Dettagli tecnici del fucile Remington 700 Magpul
La canna è in acciaio al Carbonio con trattamento superficiale Cerakote che provvede una superficie dura e resistente ed è brocciata con la rigatura 5R, consistente in cinque righe destrorse con passo di un giro in 10 pollici. La rigatura 5R fu ideata da Barrett Obermeyer, e poi adottata da Remington per il sistema d'arma SWS M24, un fucile da sniper in 7.62x51mm basato sulla meccanica Remington 700, da allora utilizzato dalle forze armate USA. La rigatura è stata poi usata su alcune carbine Remington XB e poco alla volta è divenuta molto popolare. La soluzione delle righe dispari è stata ampiamente dibattuta e molti assicurano che sia migliore rispetto a una rigatura con numero pari di solchi; non voglio entrare nel merito perché non ho fatto sufficienti esperimenti ma sta di fatto che questa canna è precisa.
La volata è filettata per il montaggio di accessori come freni di bocca, o nei Paesi Europei dove è consentito, un moderatore di suono.
Il calcio Magpul lascia la canna completamente flottante. Questa soluzione, unita alla rigidità del materiale che comporta una unione molto solida tra azione e calcio, grazie anche al bedding in alluminio presente di serie, ha sicuramente influito sulla precisione; così come vi ha influito la canna pesante. Il calcio è regolabile in lunghezza e per esso sono disponibili tre appoggiaguancia di diversa altezza; con ciò è garantito l’adattamento alla complessione fisica del tiratore.
La calciatura presenta anche una serie di otto fresature (tre su ciascun lato e due inferiormente) compatibili M-LOK per il montaggio di accessori, come ad esempio rotaie Picatinny.
Lo scatto è ampiamente regolabile ed è diretto, con un solo tempo. Parte pulito e netto, a rottura di cristallo; la taratura di fabbrica potrà far storcere il naso a qualcuno ma personalmente l’ho trovata molto buona, forse la migliore tra gli scatti non accuratizzati che ho avuto occasione di provare. Ho trovato scatti di fabbrica migliori solo in armi destinate al tiro accademico, che peraltro sono tutte munite di stecher; anche in esse lo scatto diretto è possibile e la qualità è quella che si addice ad una specifica arma da tiro.
L’arma è priva di mire e il montaggio di un’ottica è indispensabile per poterla usare.
Meccanica Remington 700 Magpul
La meccanica dell’arma è quella classica Remington con espulsione realizzata da un pistoncino caricato a molla; a differenza di altre armi della serie 700 l’alloggiamento per il fondello della cartuccia è completo e l’estrattore è alloggiato in un solco all’interno dello stesso alloggiamento. È verosimile che il fondello della cartuccia interamente supportato contribuisca alla precisione. La sicura è a leva a due posizioni e in quella di sicura è possibile maneggiare l’otturatore per rimuovere il colpo in canna, il caricatore è un Magpul PMAG 5 7.62 in polimero compatibile AICS, e ha la capacità di cinque colpi. L’alimentazione è fluida e la presentazione delle cartucce è molto buona.
Il paddle per lo sgancio del caricatore si trova di fronte al ponticello della guardia del grilletto ed è molto agevole da usare.
Definite così le condizioni dell’arma e del calcio – Magpul deve essere abbastanza fiera di vedere il proprio calcio come scelta d’elezione per un costruttore universalmente noto come Remington e ancor più di vedere il proprio nome associato ad uno specifico modello – non resta che passare in poligono per verificare se le promesse che si intuiscono dall’insieme siano effettivamente mantenute.
Prova di tiro
La prova a fuoco si è svolta in poligono con linee fino a 300 metri, in una mattinata serena e con poco vento; temperatura 25 gradi. Dopo i colpi per la taratura dell’ottica alla distanza di 100 metri, ho deciso di portare il bersaglio a 200 metri e renderne abbastanza difficile l’acquisizione utilizzando un bersaglio da pistola libera. Abbiamo montato due cannocchiali Leupold ad ingrandimento variabile per la prova: un Mark AR Mod-1, che consente fino a 18 ingrandimenti con il reticolo sul secondo piano focale, che consente una collimazione accurata ad ogni ingrandimento; ed un cannocchiale Leupold VX-3i LRP 6,5-20x50 con reticolo T-MOA, entrambe con anelli e basetta monolitica Leupold.
Il risultato della prova non ha dato sorprese, visto che un Remington 700 che tiri male io non l’ho ancora visto.
Ho usato cartucce Sellier & Bellot, Geco e Remington Premier Match. Le economicissime Sellier & Bellot da 147 grani si sono comportate molto bene ma, come c’era da aspettarsi, le munizioni Remington sulle quali verosimilmente i prototipi dell’arma sono stati messi a punto in fabbrica hanno dato i risultati migliori in assoluto, con la rosata che vedete. Un diametro massimo della rosata di 20 millimetri, che corrispondono a 14 millimetri tra i centri dei due colpi più lontani e a meno di un terzo di minuto l’angolo, non ha bisogno di ulteriori commenti.
Non ho toccato lo scatto, che era tarato piuttosto duro con un peso, a occhio, di oltre un chilo e mezzo. Benché sembri tanto, consente di appoggiare il dito sul grilletto con assoluta tranquillità aumentando poi gradualmente la pressione senza strappi. La canna è forata stretta e scalda molto rapidamente; il fucile scalcia con decisione per essere un .308 Winchester. Nulla di speciale e si possono affrontare sedute di tiro anche lunghe senza problemi, ma visto il peso dell’arma mi sarei quasi aspettato di non avvertirla alla spalla.