Remington 700 5R

Remington 700 5R
Una chiave dinamometrica è molto utile se si desidera spremere dal 5R tutta la precisione di cui è capace

La statunitense Remington, la Grande Casa Verde, ha a listino un mare di allestimenti del suo bolt action Model 700, arma praticamente immutata da oltre sessanta anni e divenuta nel tempo un classico intramontabile. Tra i numerosi allestimenti spiccano quelli a canna pesante, destinati soprattutto ad attività ludico-sportive ma utilizzabili anche a caccia: parliamo dei vari Varmint e Sendero civili cui si affiancano i Police, nati per un impiego di polizia e presenti solo nel listino Law Enforcement della Casa, ma ben disponibili sul nostro mercato civile.

Ormai da anni lo “standard” per chi desideri una carabina affidabile e precisa che nonostante queste caratteristiche di punta non costi un capitale è diventato proprio il Police in 308 Winchester, forse il Remington più diffuso nel nostro Paese.

Remington 700 5R
La calciatura è della HS e, come sul Police, la pistola è strutturata in modo da riempire il palmo della mano

La differenza tra il Police e le controparti “civili” è tutta nella calciatura e, talvolta, nella finitura delle parti metalliche, lucide nei Varmint e opache nelle armi “tatticheggianti”.

Gli allestimenti Varmint, poi, si dividono in varie sottospecie a seconda della calciatura installata: una ventina di anni orsono era utilizzato il classico legno, finito nell’altrettanto classica, per la Remington, lucidissima verniciatura trasparente, così come tirate a specchio erano le parti metalliche, castello e canna, mentre l’otturatore era finito a bastoncino.

Una spessa canna lunga 24 pollici, ovvero una sessantina di centimetri, completava l’unico allestimento Varmint del tempo, ma con l’arrivo delle calciature sintetiche, ottimi prodotti della HS Precison dotati di culla integrale in alluminio, la lunghezza della canna è cresciuta di due pollici e tale è rimasta per anni, per poi andare a caratterizzare le versioni Police, sempre dotate di calciatura HS ma con l’astina un pò più lunga e dalla forma più panciuta e piena, e caratterizzate dall’avere tutte le parti meccaniche con finitura “tattica”, ossia nera ed opaca.

Remington 700 5R
Del tutto particolare la sezione dell’astina, comoda anche sparando da imbracciato; sul 5R, con canna da 24”, la lunghezza dell’astina è ridotta rispetto ai 700 con canna da 26”

Proprio la calciatura in materiale composito è elemento che ha il suo bel peso nel prezzo finale e dato che molti incontentabili la sostituiscono con qualcosa di ancora più sfizioso, la grande casa verde ha presentato qualche anno fa la versione SPS, ovvero un normale Police con economica calciatura sintetica ottenuta per iniezione: l’allestimento ha avuto un notevole successo ed ha poi dato vita ad altre varianti, come quella inox o con canna fluted. Tutte queste armi hanno, come detto, canna da 26”, ma per meglio venire incontro a chi desiderasse qualcosa di più maneggevole vennero allestiti i modelli Police LTR e SPS Tactical, con tubo da soli 20 pollici, con il classico passo di rigatura di uno in dodici pollici, rivelatosi efficace con tutti i pesi utilizzabili nel 308 Winchester.

Remington 700 5R
La faccia dell’otturatore mostra in genere piccoli segni di lavorazione, ma bastano pochissimi minuti per lucidarla

Nel frattempo però, la Remington stava collaborando con le forze armate statunitensi per la realizzazione di un’arma da sniper con caratteristiche un po’ particolari che portarono poi all’adozione del SWS (Sniper Weapon System) M24, caratterizzato, per il calibro 7,62x51 alias 308 Winchester, da canna da 24” e rigatura a cinque principi con angoli smussati tra pieni e vuoti caratterizzata da un passo un po’ strano, 1:11 ¼”, rivelatosi o ritenuto ottimale per la cartuccia da sniper di ordinanza, la M118 LR che utilizza una palla Sierra da 175 grani.

Remington 700 5R
Il grilletto è liscio e comodo: il gruppo di scatto montato sui 5R è il recente X-Mark Pro 

L’M.24 è in effetti tutta “strana”: pur camerata per una cartuccia corta come il 308 utilizza un’azione lunga, in previsione di un possibile passaggio a calibri più lunghi e potenti, previsione rivelatasi azzeccata, dato che pare che attualmente sia in corso la sostituzione della canne in 308 con altre in 300 Winchester Magnum, munizione rivelatasi più performante “laggiù nel deserto”.

Come al solito forma e passo della rigatura militare dell’originario M24 in 7,62x51 suscitarono un notevole interesse presso il pubblico civile ed una decina di anni fa la Remington allestì un piccolo lotto di carabine caratterizzate da canne con questa particolare rigatura, lunghe 24 pollici come sull’M24 militare, ma con un profilo di canna ben più sottile ed identico a quello dei suoi allestimenti Varmint.

Una leggenda metropolitana vuole che questo primo lotto fosse allestito con tubi rigati avanzati dalla fabbricazione delle M.24 ed anche se si diceva che fossero canne che non avevano passato i rigidi test militari tutte le carabine sparirono in pochissimo tempo e si fecero una solida fama di elevata precisione, divenendo molto ricercate.

La Remington ripropose un secondo piccolo lotto di queste carabine l’anno successivo, con lo stesso identico risultato di vendite, risultato che la indusse a costruire questo particolare allestimento con cadenza annuale: armi “rare”, ammantate di un’aurea militare, è ovvio che queste carabine spariscano con una velocità incredibile e siano sempre più richieste.

Ed il bello è che non sono neanche citate sui cataloghi della Casa! La spiegazione, pare, è che si tratti di un particolare allestimento realizzato per un ben determinato grossista, la Acu-Sport, per cui la Remington non le vende direttamente al pubblico negli Stati Uniti, mentre per nostra fortuna sono disponibili senza problemi presso l’importatore italiano, la Paganini di Torino.

Remington 700 5R
La manetta dell'otturatore è realizzata a parte e poi brasata al copro centrale

Ma al di là della mera pubblicità cosa hanno in più, o almeno di diverso, queste carabine rispetto ad un normalissimo Remington 700 in versione Police o Varmint? Vediamo.

Il primo impatto è quello estetico e l’arma risulta immediatamente piacevole e ben proporzionata: l’astina è accorciata rispetto alle calciature montate sul Police, e poi ha un colore del tutto particolare, un nero attraversato da una “ragnatela” di filamenti verdi, il che crea un piacevole contrasto con la meccanica e la canna di acciaio inossidabile, finite a loro volta con una leggera palinatura.

Remington 700 5R
L’unico intervento che si merita effettuare sui 5R, al pari di tutti i Remington con inserto in alluminio, è un bedding nella zona del recoil lug che impedisca qualsivoglia movimento di rotazione

Fondo dell’astina abbastanza piatto e impugnatura con bombature simmetriche per meglio riempire la mano del tiratore sono piccoli tocchi che rendono poi più comodo il tiro da appoggio.

La meccanica, in definitiva, è quella di un normale Modello 700 inossidabile, a parte la particolare finitura estetica: troviamo quindi la classica azione corta, adatta ai calibri dal 222 al 308, ed in cui quest’ultimo sta quasi “stretto”, dato che il serbatoio non può ospitare cartucce più lunghe di 71,5 millimetri.

Il sottoguardia è in alluminio anodizzato di un colore che riprende quello dell’acciaio inossidabile del castello ed il serbatoio utilizza la classica molla a W che insiste su un elevatore ben lucidato: a parte la necessità di inserire manualmente una ad una cartucce di lunghezza superiore al limite citato sopra, abbiamo notato su alcuni esemplari una certa ruvidità di alimentazione, il che potrebbe indurre a sostituire tutta la parte inferiore con uno dei tanti aftermarket che utilizzano caricatori amovibili derivati da quelli dell’Accuracy International, comodi e funzionali ma esteticamente discutibili.

Remington 700 5R
Il gruppo di scatto X-Mark Pro che da qualche anno equipaggia le carabine modello 700

E arriviamo alla caratteristica più importante, quella che dà il nome all’arma stessa: la rigatura a cinque righe, in arte “5R”.

Di cosa si tratta? Facciamo un grosso passo indietro: fin dai primi anni di diffusione delle armi da fuoco a canna rigata si è cercato di studiare profili particolari che esaltassero una o l’altra caratteristica, come facilità di pulizia, migliore sigillatura del proiettile, minore deformazione dello stesso e così via, e negli anni si sono viste rigature destrorse e sinistrorse, sezioni poligonali o ovali, numero di righe da due a dodici, e chi più ne ha più ne metta.

Escluse le rigature poligonali, all’interno della canna troviamo pieni e vuoti ben definiti, con spigoli netti e vivi, e proprio gli spigoli concavi, quelli tra vuoto e pieno, possono essere ricettacolo dei frammenti di rame che si depositano al momento del passaggio del proiettile e che poi sono difficilissimi da rimuovere: se il raccordo tra vuoto e pieno fosse ad angolo ottuso, o addirittura con spigolo stondato, si ridurrebbero i depositi di rame.

Remington 700 5R
Ecco come lavorano le componenti dello scatto, realizzate con tecniche molto moderne. Il grilletto è reso elastico da ben due molle: una sarebbe più che sufficiente

Altro aspetto spesso negletto è quello della deformazione del proiettile al momento del passaggio in canna: la nostra palla, magari scelta con cura proprio per la sua simmetricità, rischia di essere malamente deformata dai pieni della rigatura, non solo per le profonde incisioni dovute agli spigoli ad angolo retto, ma anche, e forse soprattutto, dalla geometria della rigatura stessa.

Se il numero di principi è pari ad ogni pieno ne corrisponde un altro dirimpettaio: si ha quindi una specie di strozzatura che deformerà il proiettile, facendone migrare il metallo in corrispondenza dei vuoti adiacenti, con possibili asimmetrie che si ripercuoteranno sulla precisione del tiro.

Remington 700 5R
Le scritte sono ben nette e profonde, in linea con la classe della carabina

Sono ovviamente asimmetrie minuscole, come dimostrato dall’ottima precisione esprimibile da armi con numero di righe pari, ma se si cerca il massimo può essere utile passare da un numero dispari di principi.

La rigatura tipo “5R” propone proprio queste due caratteristiche: numero dispari ed angoli ottusi e sta avendo un buon successo, avendo dimostrato la sua valenza nel mondo reale.

Abbiamo utilizzato e visto utilizzare per mesi alcuni Remington 5R e possiamo confermare che la loro precisione è veramente ottima e che la pulizia a fine sessione risulta più semplice e veloce.

Remington 700 5R
Si intravede il profilo ad angoli ottusi che caratterizza la rigatura 5R

L’estetica di questo allestimento è molto accattivante, la linea più equilibrata delle versioni con canna da 26” e l’ottima finitura interna della canna permette di spuntare velocità praticamente sovrapponibili: i 5R si propongono come pericolose concorrenti delle varie carabine a canna lunga e pesante, e non solo all’interno dell’offerta Remington.

Ci siamo chiesti se l’elevata precisione di queste armi sia dovuta solo alla rigatura 5R oppure se abbia la sua brava importanza anche il fatto che si tratta di armi costruite in piccola serie e con tutte le cure del caso. Non sappiamo dare una risposta, ma fatto sta che i Remington 5R sparano veramente bene. Talmente bene che c’è un risvolto poco piacevole: il prezzo dei 5R è lievitato continuamente ed oggi per averne uno, disponibilità permettendo, serve molto più di quando i primi esemplari arrivarono quasi in sordina sugli scaffali delle armerie un paio di anni orsono. Ma vi assicuriamo che valgono ogni centesimo.

 

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