Chiunque abbia fatto il militare in Italia dagli anni '60 in poi lo ricorda bene: parliamo del fucile automatico Beretta BM59 calibro 7.62x51mm NATO, noto anche come "FAL" per "Fucile automatico leggero" (anche se si tratta solo di un caso di omonimia con il noto e già all'epoca ben più moderno fucile belga − e anche se di "leggero" esso aveva ben poco, dato il peso di circa quattro chili e mezzo senza caricatore).
Nato come evoluzione del Garand M1 di epoca bellica, il BM59 era concettualmente datato già all'epoca della sua nascita − essendo contemporaneo di FN FAL, Heckler & Koch G3 e AKM − ma nonostante tutto servì a lungo le Forze Armate italiane, e per questo è rimasto nel cuore di tanti.
Nel corso degli anni, molte aziende hanno tentato di lanciarne sul mercato diverse varianti semi-automatiche per il mercato civile; in quasi tutti i casi si trattava di esemplari ricostruiti, mentre il rarissimo modello civile "nativo" − il BM62 della Beretta − arrivà sul mercato commerciale italiano "mutilato" di alcune caratteristiche come l'originale tricompensatore, ed è oggi ricercatissimo dai collezionisti e venduto a prezzi che sfondano il tetto dei 3000 Euro.
Da oggi, tuttavia, anche gli appassionati meno danarosi potranno sognare in maniera concreta di annoverare nella loro collezione il fucile della "Naja": la Nuova Jäger di Basaluzzo (AL) − azienda attivissima sul mercato delle demilitarizzazioni e dell'ex-ordinanza − ha recentemente rilevato un lotto di Beretta BM59 originali dalle riserve di reparto dell'Esercito Italiano.
Dopo le rigide modifiche di rito che li hanno resi incapaci di sparare a raffica, i Beretta BM59 della Nuova Jäger sono disponibili sui mercati civili d'Italia e di tutt'Europa (ove legali), ad un prezzo al pubblico che parte da 1150 Euro.
È necessario sottolineare: i Beretta BM59 Nuova Jäger di cui parliamo non sono i modelli ricostruiti o particolarmente "mutilati" nel calibro o nelle caratteristiche che la stessa azienda ha offerto in passato. Si tratta di originali d'arsenale, in ottime condizioni, con ancora l'originale fosfatazione verde sulle parti meccaniche, il bipiede integrale, canne selezionate e legni in perfette condizioni d'uso.
I BM59 distribuiti dalla Nuova Jäger presentano inoltre caratteristiche finora assenti dalle varianti civili come, l'originale tricompensatore lanciagranate e il pacchetto di scatto con grilletto invernale che consente l'uso dei guanti pesanti.
La demilitarizzazione è stata effettuata a regola d'arte per impedire la riconversione al tiro a raffica, ma le uniche caratteristiche immediatamente visibili del processo sono il blocco del selettore del tiro sulla posizione di fuoco semi-automatico e la mancanza dell'Alidada dal tromboncino lanciagranate, cosa che peraltro comporta anche una modifica al blocco di presa gas.
Tutti i BM59 della Nuova Jäger presentano gli appositi punzoni del Banco Nazionale di prova che certificano la demilitarizzazione, nonché i marchi originali di fabbrica che ne indicano anche l'anno di produzione. Classificati come arma comune (15_00476d) o sportiva (00476ds1), tutti i Beretta BM59 della Nuova Jäger presentano anche caricatori della capacità di soli cinque colpi, come da dettami di legge per la capacità delle armi demilitarizzate.
Per ciascun BM59 è disponibile come Optional un kit d'accessori che viene venduto separatamente e comprende la cinghia di trasporto, gli strumenti per la pulizia e la lubrificazione, e un caricatore da venti colpi bloccato a cinque, al prezzo di 80 Euro; il prezzo dello stesso kit sale a 100 Euro se si aggiunge anche la baionetta originale, innestabile.
Dunque, da un minimo di 1150 Euro si passa a 1230 Euro con accessori e senza baionetta, o a 1250 con accessori e baionetta. Decisamente un costo abbordabile, molto lontano dalle cifre stratosferiche che siamo stati finora abituati ad associare a quest'arma. Che scusa avete per non correre in armeria?
Per maggiori informazioni, visita il sito della Nuova Jager S.r.l.