Il “Concern Kalashnikov” russo non ha partecipato, quest'anno, all'IWA di Norimberga; lo ha però fatto l'azienda israeliana CAA, produttrice di accessoristica per armi civili e militari d'impostazione tattica, che nel suo stand ospitava l'ultimo prodotto sviluppato proprio dall'azienda russa con l'assistenza degli ingegneri della sua branca USA e di numerosi ex-operatori militari israeliani: il Kalashnikov ALFA.
Basato sulla meccanica della serie AK100, il Kalashnikov ALFA è stato modificato soprattutto nella configurazione dei comandi e nella costruzione per incontrare le necessità e le esigenze dei tiratori e dei combattenti del 21mo secolo: lo chassis è in polimero e presenta un'impugnatura ergonomica, comandi ambidestri d'impostazione occidentale e un calcio al contempo pieghevole ed estensibile, mentre il castello superiore metallico, oltre ad una rotaia MIL-STD-1913 “Picatinny” per ottiche, si distingue per l'astina di tipo “free-float” con intagli KEYMOD che consentono l'installazione di porzioni di rotaia per accessori.
Il Kalashnikov ALFA sarà disponibile in versione semi-automatica per i mercati civili e in variante a raffica per gli operatori militari e di Polizia. I calibri disponibili saranno due, all'inizio: il 7,62x39mm – con alimentazione tramite caricatori AK/AKM; e il .223 Remington (5,56x45mm), con alimentazione tramite caricatori Galil.
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