Il produttore tedesco Hera Arms è presente sul mercato europeo e mondiale con un solido e ampio catalogo di parti personalizzate, caricatori, accessori e anche armi complete. I prodotti Hera si concentrano principalmente sulla piattaforma AR15/M4, sia per quanto riguarda le parti e gli accessori, sia per le armi complete; in aggiunta ai vari fucili semiautomatici in calibro .223, 9mm e .308 - e anche i fucili AR straight-pull - ci sono alcuni prodotti più specifici ed interessanti, come la conversione TRIARII per le armi Glock, che in pratica permette di usare la pistola come una carabina PCC, o il fucile bolt action Hera H6 in calibro .223 con alimentazione a caricatore laterale, di recente introduzione. E infine, il fucile a otturatore H7, che all4shooters ha testato qualche tempo fa.
Test dello chassis Hera Arms H7 per Remington 700
Oggi provo proprio la calciatura Chassis alla base del fucile H7 nella versione “stand-alone” aftermarket, che Hera ha disponibile per quattro diverse azioni corte: Remington 700, Howa 1500 e Bergara B14, oltre alla versione specifica per carabina semiauto Ruger 10-22, che ha la propria designazione Hera H22.
Per questo test, ho ricevuto un esemplare ciascuno della versione per Remington della H7 e della H-22, che proverò a breve, oltre a qualche accessorio aggiuntivo e opzionale, come l’astina H7 Ultralight e il kit per rendere il calcio pieghevole.
La porzione in polimeri della calciatura ed i caricatori dello chassis H7 sono disponibili nei colori nero, verde e FDE; la calciatura utilizza una struttura interna in lega di alluminio anodizzato che funge anche da bedding block, completato da due gusci e una pala del calcio in polimero composito, e da una astina in lega di alluminio nera in tutte le versioni che lascia la canna completamente flottante.
Per il mio test ho usato l’azione di un Remington 700 Police in calibro .308 Winchester. Prima di installare l'azione, ho rimosso il distanziale (che permette anche di variare la lunghezza della calciatura) che collega la pala del calcio all'impugnatura sostituendolo con il kit opzionale che trasforma il calcio da fisso a pieghevole.
Non si tratta di un'operazione banale, in quanto le due metà del calcio devono essere leggermente separate, sfruttando l’elasticità del materiale, dal bedding block, dopo aver rimosso le quattro viti, e la sostituzione della vite principale che collega il calcio al telaio vero e proprio. Ho poi sostituito l’astina standard con la versione H7 Ultralight, che oltre a essere più leggera del 33% rispetto allo standard, offre in aggiunta agli slot M-LOK anche la guida ARCA Swiss con fori di indicizzazione R-Lock sulla base piatta inferiore.
L'installazione dell’astina Ultralight è abbastanza semplice: si rimuovono sei bulloni (tre per lato) e poi si estrae facilmente l’astina standard in alluminio e la si sostituisce con quella nuova, stringendo nuovamente i sei bulloni sulla "forcella" ricavata nella struttura in alluminio del telaio. Ho usato una chiave dinamometrica Fix-it sticks indicizzata a 55 in-lb.
La parte centrale del telaio è in effetti un blocco in lega di alluminio ottenuto dal pieno con fresato una guida a V (V-Block) per allineare l'azione cilindrica del Remington 700 e utilizza la porzione centrale in mezzo alla "forcella" per scaricare il rinculo e le forze torsionali allo sparo dell’intera azione tramite il recoil lug.
L'installazione dello Chassis H7 è molto semplice, ma… nota bene: non perdete le viti della calciatura originale perché sono necessarie per l'installazione del telaio Hera Arms, utilizzando le speciali rondelle e spaziatori forniti con il calcio. Prima dell'installazione, pulire i filetti delle viti e i fori filettati dell'azione con un panno di cotone e olio leggero.
Ho assemblato l’azione allo chassis “appuntando” a mano entrambe le viti dell'azione, quindi ho poggiato l'arma verticalmente sul pavimento sul calcio e l'ho fatta rimbalzare un paio di volte sul calciolo, per assicurarmi che l'aletta di rinculo dell’azione fosse perfettamente a contatto con il blocco di alluminio; premendo verso il basso la canna, sempre con l'arma con il calcio poggiata sul pavimento, ho serrato le viti con una coppia di 35/40 in-lb iniziando da quella più vicina all'aletta di rinculo e poi quella sul codolo dell'azione. Ho poi passato a serrare entrambe le viti dell'azione fino a raggiungere i 55 in-lb finali. Con un minimo di esperienza, l’intera operazione è abbastanza semplice!
È ora di andare al poligono!
La calciatura Hera H7 è fornito con un singolo caricatore da 5 colpi compatibile AICS, il caricatore H7, per .308 e cartucce simili, come il 6,5 Creedmor.
Ma lo Chassis H7 è compatibile con molti altri caricatori, io ho provato i classici Magpul e anche MDT e senza problemi.
La conversione a calcio pieghevole funziona perfettamente, una volta bloccato in apertura non si muove e anche se il pulsante di plastica della chiusura sembra fragile, nell'uso reale è robustissimo.
Dal punto di vista ergonomico, il calcio è eccellente, anche se purtroppo il poggiaguancia e il calciolo non sono regolabili (il poggiaguancia può essere rimosso); l’adattatore a calcio pieghevole allunga la calciatura di 1,5cm, e non è più possibile regolare ulteriormente la lunghezza del calcio.
Il telaio Hera Arms H7 è leggero e solido – rispetto alla concorrenza interamente in alluminio, ben più costosa, tende a flettere un po', ma l'economicità dell'H7 è indiscutibile e il rapporto qualità/prezzo è uno dei migliori sul mercato.
La guardia del grilletto è molto ampia ed è quindi compatibile con scatti match come il mio Jewell installato sul 700.
Alla prova a fuoco, le prestazioni non danno sorprese; rispetto alla calciatura originale del mio Remington Police, dotata di glass bedding professionale, non c'è alcuna diminuzione della precisione, mentre c'è un enorme aumento della flessibilità di impiego, grazie al calcio pieghevole e alla presenza della rotaia Arca Swiss con R-Lock e degli slot M-Lok per il montaggio di accessori, che semplicemente assenti nel concetto arcaico della calciatura HS del fucile Remington 700, risalente alla fine degli anni '70 - e che ho dovuto comunque far accuratizzare ad un armaiolo esperto (Flavio Farè) perché fosse al suo massimo.
Con lo chassis H7, in mezz'ora di “bricolage” sul tavolo della cucina sotto lo sguardo torvo della dolce metà, ho completamente cambiato il carattere al mio Remington 700 “vintage” in un’arma moderna ricca di funzioni che è in grado di esprimere il meglio dalla canna e dall'azione senza ulteriori accorgimenti.
Un prodotto solido e devo dire convincente, dal costo abbastanza contenuto e, perché no, dal design molto accattivante, destinato non solo a dare buoni risultati sul bersaglio, ma anche ad attirare l’attenzione degli altri tiratori al poligono.
Il costo totale della configurazione che ho utilizzato in questo articolo è di circa 780 euro, con il telaio Hera Arms H7 che ha un prezzo suggerito di 449 euro, il paramano H-Series Ultralight offerto a 249 euro e l'opzione del calcio pieghevole ancora in fase di definizione di 79 euro. È incluso un caricatore da 5 colpi in .308, mentre altri caricatori sono disponibili a 39,90 euro.
Per ulteriori informazioni, visita il sito Hera Arms: https://en.hera-arms.de/produkte