Galil ACE Gen. 2: il fucile d’assalto “made in Israel” si rinnova per il mercato civile

Alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso lo stato di Israele stava vivendo periodi abbastanza tumultuosi: era da poco conclusa la guerra dei sei giorni e la pace duratura sembrava molto lontana. Come risultato di questo stato di incertezza furono avviati progetti volti a rendere il neonato stato ebraico indipendente dal resto del Mondo per quanto riguardava la fornitura di armi leggere. Uno dei risultati di questa autarchia fu il fucile d’assalto Galil, progettato verso la fine degli anni 1960 da Yisrael Galil, già coinvolto nel progetto del mitra UZI, e Yaacov Lior. Durante la guerra dei sei giorni contro l’Egitto i soldati israeliani, che erano armati con il FAL della FN in calibro .308 Winchester, catturarono molti esemplari di AK-47 che furono studiati attentamente e risultarono particolarmente affidabili anche nel polveroso e soffocante clima desertico. Il Galil di fatto era un AK-47 costruito senza compromessi, o meglio una versione perfezionata del fucile d’assalto finlandese Valmet Rk62 che rappresentava ai tempi la più sofisticata rielaborazione del progetto di Michail Kalashnikov. Il Galil fu messo in produzione dalla IMI (Israel Military Industries) azienda a controllo statale che successivamente ha cambiato nome in IWI ed è diventata privata.

Galil ACE Gen. II Rifle in calibro 5,6x45mm 
Il Galil ACE Gen. II Rifle in calibro 5,6x45mm ha una canna cromata internamente lunga 40 centimetri e impiega caricatori a norme STANAG. Il calcio è telescopico e pieghevole. La manetta di armamento si trova sul lato sinistro della carcassa.
Bernardelli VB-SR
Una rara immagine del Bernardelli VB-SR, di fatto un clone del Galil. 

Basato su un sistema di funzionamento a presa di gas con pistone a corsa lunga con otturatore a testina ruotante, il Galil, che inizialmente era camerato in 5,56 NATO (.223 Remington) e 7,62x51 si dimostrò un’arma estremamente affidabile e precisa, anche se piuttosto pesante (circa 3.900 grammi). Tra le curiosità del primo Galil va segnalata la dotazione di serie del calcio pieghevole e dell’attacco per il bipiede anteriore sul quale troviamo un apribottiglie: questa apparente stranezza fu incorporata nell’arma per evitare che i soldati aprissero le bottiglie di birra usando il tunnel del mirino, una pratica molto diffusa tra i militari dotati di AK e che ovviamente danneggiava gli organi di mira. Nel corso degli anni furono sviluppate diverse versioni del Galil tra le quali spicca quella Sniper, con ottica, bipiede, canna pesante e calcio regolabile.

Altra curiosità che chiama in causa il nostro paese: quando negli anni 1988/89 l’esercito italiano fece la gara d’appalto per sostituire il BM 59 con un fucile d’assalto moderno, tra le armi presentate al concorso c’era un clone del Galil, proposto dalla Vincenzo Bernardelli di Gardone Val Trompia. A quanto pare furono assemblati per i test d’adozione circa una ventina di esemplari di questo fucile d’assalto, che nella versione italiana era dotato di bipiede incorporato e calcio pieghevole. Come sappiamo il concorso fu vinto dalla Beretta con il suo modello 70/90, tuttavia un numero imprecisato di esemplari del Bernardelli VB-SR furono adottati dal NOCS per impieghi speciali. Non si sa molto di più di questo fucile d’assalto italo-israeliano e questo rende le foto che il nostro Franco Palamaro ha scovato nel suo infinito archivio, particolarmente rare.

Bernardelli VB-SR
Il Bernardelli VB-SR era dotato di calcio pieghevole, bipiede incorporato e astina in legno dall’aspetto assai rustico, ma pare fosse estremamente preciso.

Nei primi anni del ventunesimo secolo il fucile d’assalto israeliano fu sottoposto a una revisione volta soprattutto a ridurne il peso; nacque così il modello Galil ACE, adottato nel 2007. In questa rinnovata versione il Galil fu adottato come arma d’ordinanza anche dalle forze armate di Cile, Colombia e Vietnam, ed è tuttora molti diffusa in America Latina.

Il fucile d’assalto Galil della seconda (o meglio terza) generazione

Nel 2020 la IWI ha proposto un ulteriore restyling per il Galil, chiamato Gen. II (seconda generazione) che pur rimanendo fedele allo schema meccanico dell’AK-47, con l’inconfondibile coperchio in lamiera della carcassa, ora monta un’accessoristica degna del più stiloso dei black rifle e presenta un’ulteriore riduzione di peso. Le novità principali riguardano la presenza di un’astina guardamano flottante con interfaccia M-Lock e di un calcio pieghevole e telescopico Magpul CTR compatibile con Colt M4.

Galil ACE Gen. II Rifle in calibro 7,62x39
Torniamo ai giorni nostri: questa è la versione in calibro 7,62x39 del Galil ACE Gen. II Rifle. Impiega i caricatori Magpul MOE da 30 colpi compatibili con AK.

Il Galil ACE Gen. II è per il momento disponibile in versione pistola, con calcio a gruccia in calibro 7,62x39 con canna da 8,3 pollici e in versione Rifle, in calibro 7,62x39 e 5,56 NATO con canna da 16 pollici. Rispetto alla versione precedente il Galil ACE presenta un diverso disegno del grilletto e della sicura. La parte superiore dell’azione ospita una slitta Picatinny in due pezzi. La manetta di armamento non reciprocante (ovvero solidale all’otturatore) si trova sul lato sinistro dell’arma, una soluzione già adottata sul precedente modello ACE e pensata per favorire la manipolazione con la mano debole. Solitamente si pensa che la presenza di una manetta non reciprocante sia preferibile, ma non tutti sono di questo avviso, visto che in caso di inceppamento o mancata chiusura molti operatori preferiscono poter agire direttamente sull’otturatore, senza dover ricorrere a pistoni (forward assist) o altri espedienti. Il nuovo Galil è alimentato da caricatori Magpul MOE con una capienza di 30 colpi in calibro 7,62x39 e a norma STANAG nella versione in calibro 5,56 NATO. La canna del Galil è cromata internamente e misura 21 centimetri nella versione pistola e 40 cm nella versione carabina. Entrambe le versioni sono vendute sprovviste di organi di mira; una lunga slitta Picatinny permette il montaggio di mire aftermarket meccaniche, ottiche o optoelettroniche.

In queste nuove versioni in Galil oggi più che mai rappresenta un anello di congiunzione tra il mondo AR-15 e quello dell’AK-47, e pur non potendo rivaleggiare in termini di popolarità con i due venerabili fucili d’assalto, rappresenta un interessante argomento di conversazione per appassionati di armi. Almeno finché non avremo la possibilità – si spera presto – di provarlo sul campo.

Galil ACE Gen. 2
Tutte le versioni del Galil ACE Gen. II sono sprovviste di organi di mira, ma grazie alla slitta Picatinny permettono di montare dispositivi aftermarket di ogni tipo.

Scheda tecnica

ProduttoreIWI - IsraeleIWI - Israele
ModelloGalil Ace Gen. II PistolGalil Ace Gen. II Rifle
Calibro7,62x397,62x39 - 5,6x45 NATO
Funzionamentoa presa di gas con pistone a corsa lunga a presa di gas con pistone a corsa lunga
Ciclo di sparosemiautomaticosemiautomatico
Lunghezza canna21 cm40 cm
Lunghezza con calcio estesa76 cm 99 cm
Capacità caricatore30 colpi30 colpi
Mireassenti, slitta Picatinnyassenti slitta Picatinny
Peso3314 grammi3985 grammi
Prezzo indicativo$1849 (circa 1.550 euro)$1889 (circa 1580)
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