Ogni tanto ci capita di incontrare armi abbastanza enigmatiche, di cui si è persa parzialmente o completamente la memoria. Lo spirito dell’oplologia è anche e soprattutto alimentato da questo: difficile che un’arma rara sia stata anche un prodotto di grande successo, e si può dire che quello che rende appetibile un pezzo da collezione è proprio il fatto che in origine ne sono stati prodotti pochi pezzi. Un altro discorso riguarda invece la saggistica che rappresenta sempre e comunque la fonte principale di informazioni: sicuramente sono stati scritti più articoli e capitoli di libri sulla pistola Luger in calibro .45 (costruita in non più di cinque o sei esemplari), giusto per fare un esempio, che sull’intera produzioni di aziende sparite nel corso del tempo, come quella che realizzò il fuciletto in calibro 28 oggetto delle nostre note.
Video: fucile basculante monocolpo in calibro 28
Si tratta di un fucile basculante monocolpo in calibro 28 prodotto in Romagna subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ed è stato punzonato dal Banco Nazionale di Prova nel 1947. Sulla bascula troviamo la scritta “A.Balestra Forlì” e il numero di brevetto.
A un occhio distratto potrebbe sembrare un a carabinetta Flobert oppure uno di quei fucili semi-artigianali da bracconaggio, ma osservandolo con attenzione si capisce che non si tratta di un “usa e getta” assemblato in una officina di fortuna. Al contrario, il fuciletto è prodotto con una grande cura e chi lo ha costruito non solo sapeva il fatto suo, ma ha riservato un’attenzione quasi maniacale ai dettagli come la sicura sul grilletto o l’archetto che serve ad agganciare canna e “calcio” quando sono ripiegati uno a contatto con l’altro. D’altra parte, la scuola romagnola ha prodotto grandissimi armaioli come i Toschi, i Fabbrizioli, i Cortesi e gli Zanotti, e altri ancora; quindi, non c’è da stupirsi per le ingegnose soluzioni adottate su questo leggerissimo fuciletto da capanno. Ma chi era questo A. (forse Alvaro) Balestra? Ci rivolgiamo a voi lettori per chiedere informazioni e provare a ricostruire la storia di questo armaiolo dimenticato. Purtroppo le nostre ricerche, anche nei database relativi ai brevetti non hanno dato frutti, ma saremmo tutti molto curiosi di saperne di più su questo enigmatico signor Balestra da Forlì. Se avete informazioni sulla sua attività e sulle sue armi vi invitiamo a farcelo sapere commentando il video sul nostro canale Youtube. Grazie.
Si ringrazia l'armeria Gun Store Bunker di Milano per averci messo a disposizione l'arma fotografata.