L’interesse per le armi retrò, nato negli Stati Uniti negli ultimi anni, si è fatto sempre più forte, tanto da condizionare il mercato e l’offerta di armi, accessori e componenti.
Con i debiti tempi questo trend pare arrivato anche nel nostro paese, dove gli appassionati dimostrano una reale interesse per questa tipologia di armi dal sapore “vintage”, collegate ad un periodo storico ancora vivo e ben radicato nell’immaginario collettivo grazie alla massiccia presenza nei fatti di cronaca e nell’iconografia fotografica, cinematografica e fumettistica degli ultimi 50 anni.
Parliamo ovviamente dei primi anni '60 con la creatura di Stoner, lo AR15 in tutte le sue varianti, che dopo aver esplorato ogni possibile forma, allestimento ed accessorio fino allo stravolgimento del progetto originale nelle sue versioni più moderne, è sorprendentemente tornato alla ribalta nelle sue forme primigenie.
Anche altre armi dello stesso periodo o che spesso erano affiancate al celeberrimo Black Rifle sono tornate in auge, ma in tono decisamente minore.
La voglia di retrò fino ad ora poteva trovare risposta solamente nei pochi modelli commerciali d’annata, oppure, ove permesso, nelle ex ordinanza; anche queste, però, disponibili in numeri limitati. Ecco allora i primi tentativi di grosse aziende di mettere sul mercato delle proposte, in alcuni casi un po’ artificiose e raffazzonate, in altri (ci viene in mente Brownells), più fedeli.
XM 177 E2 di DR15 Custom
Nel frattempo, si sono fatti avanti anche marchi minori con produzioni ben più curate, come la giovanissima DR15 Custom di Arco (TN).
Grazie alla passione del titolare per la storia militare, la DR15 è stata la prima ditta a realizzare una linea retrò made in Italy con grande attenzione nella scelta dei componenti, finiture, degli accessori, per arrivare ad armi storicamente corrette e perfettamente assemblate.
I primi modelli ad essere realizzati su richiesta sono stati i più classici M16A1 e l’XM177 ma già vi sono in cantiere altri progetti: la SMG in 9mm della Colt con canna da 10”, la variante della 30m1 utilizzata dai “Tunnel Rats”, un FAL australiano nella sua versione soprannominata Beech.
DR15 ci ha messo a disposizione una magnifica “replica” di un XM177E2, nome con cui è stata classificata l’arma.
L’appuntamento era presso la sede del Tiro a Segno Nazionale di Rovereto, dove abbiamo trovato non solo la carabina, ma anche il corredo completo ed assolutamente originale di uniforme ed equipaggiamento di un Sottufficiale delle SF statunitensi appartenente and un MACV-SOG Recon Team, ICTZ, Vietnam 1968.
Già al primo impatto con l’arma ci siamo trovati di fronte quella che a stento si direbbe una riproduzione. Le finiture superficiali volutamente vissute e la corretta scelta di trattamenti e materiali ha apparentemente dato vita ad una ex ordinanza arrivata ai giorni nostri. L’assemblaggio è molto valido, e la nostra impressione sulla cura dei dettagli è confermata in ogni parte, non solo per il realismo dell’invecchiamento, ma per la presenza di componenti originali che rende il tutto ancora più convincente. L’azione è fluida e senza incertezze, con uno scatto moderno che seppur pesante e a singola fase è privo di filature, morbido e pulito nel rilascio, e le tolleranze tra le parti sono davvero minime. L’obiettivo di mantenere per quanto possibile componentistica che rispetti le caratteristiche militari è stato mantenuto, ma senza tralasciare accuratezza e qualità.
Ma non è un’ex ordinanza. È una carabina semiautomatica di realizzazione civile in calibro .223 Remington, con classificazione sportiva a 29 colpi. Questo esemplare usa una canna realizzata partendo da un originale d’epoca di un M16A1. L’unica difformità è la lunghezza, che invece di essere 11,5 pollici è 12 pollici visto che per la normativa italiana la misura minima di canna per una carabina è di 300 mm.
La canna originale è stata accorciata, riprofilata, rifatta la presa gas; posizionato e spinato un gas block anch’esso originale.
Il barrel nut con il suo delta ring cilindrico è di primo tipo.
Sull’XM177E2 era possibile vedere sia delta ring cilindrici che quelli conici di secondo tipo.
Le plastiche dell’astina a 5 fori sono una riproduzione delle originali con la protezione paracalore interna. L’hand guard cap tondo di primo tipo per canne leggere è originale anch’esso. Elemento tipico di questa arma è lo spegnifiamma a tromboncino.
L’originale era un moderatore di suono a camere interne ed è quindi proibito, pertanto si è utilizzata una riproduzione che presenta misure e geometrie esterne identiche all’originale.
L’upper receiver con tutte le minuterie e lo sportellino primo tipo, manetta di armamento e bolt carrier sono originali d’epoca. La testina otturatore è invece di produzione moderna.
Il lower receiver di tipo “Full Fence” è un forgiato in 7075 di produzione civile attuale e modificato con forme e misure esatte per questa versione. Impugnatura e minuterie sono originali.
Anche le marcature del receiver riprendono caratteri, dimensioni e posizione degli originali, ovviamente con i dati del produttore reale. Il tubo buffer con castle nut a foro tondo per la chiave di serraggio è una riproduzione dell’originale a 3 posizioni. La calciatura è una replica, prodotta in USA negli anni ‘90, e come la originale è in alluminio verniciato. Ultimo tocco una cinghia e caricatori Colt da 20 e da 29 colpi rigorosamente originali d’epoca. Sugli XM177 del tempo era facile che si utilizzassero già i caricatori lunghi.
La prova a fuoco l’abbiamo effettuata usando caricatori originali con munizioni con palla FMJ da 55 grani, e l’arma si è dimostrata assolutamente affidabile e piacevole da usare, senza alcun inconveniente da registrare negli oltre 300 colpi sparati.
L'arma è velocissima nel ciclo di sparo; è possibile doppiare il colpo quasi istantaneamente. L'espulsione è "tranquilla", con i bossoli che cadono a un metro dal tiratore, ed il rinculo è presente e piacevolissimo, il rilevamento a malapena avvertibile, il tutto nonostante il peso davvero contenuto dell'arma, specie rapportato alla media odierna: solo 2,8 Kg senza caricatore!
Un “custom” davvero diverso e particolarmente affascinante, di alto livello e ben assemblato, venduto ancor prima di averlo avuto a disposizione per le prove!
Concludiamo sottolineando che lo XM177E2 di DR15 Custom provato non fa parte di una produzione di serie destinata al commercio, ma di una realizzazione su richiesta di armi costruite e curate singolarmente secondo i desideri del cliente.