DPMS Panther Arms LR-G2 LW MOE calibro .308

Poche volte ci troviamo davanti ad un Black Rifle che è davvero “diverso” dagli altri. Quello che era uno dei massimi vantaggi dell’architettura AR-15, l’adeguamento ad uno standard praticamente universale, che consente una modularità che non ha precedenti né eguali in tutto il mondo delle armi moderne, è diventato nel tempo una vera palla al piede dei produttori. In un mercato dove i prodotti sono all’apparenza tutti uguali, da tempo è in atto una corsa alla differenziazione: sistemi operativi con pistoni a corsa corta (e persino qualcuno a corsa lunga), soluzioni tecniche per eliminare il buffer tube e rendere pieghevole la calciatura, riprogettazione della manetta di armamento per averla sul lato sinistro dell’upper… chi più ne ha più ne metta, con soluzioni davvero innovative e valide, e altre invece un po' meno.

DPMS LR-G2 LW MOE .308
La carabina semiautomatica DPMS Panther-Arms LR-G2 LW MOE. La configurazione è spartana ed essenziale.

Anche se la situazione nelle armi camerate nel calibro maggiore, il .308 Winchester, è leggermente diversa, a causa del fatto che un vero standard negli AR-10 non c’è mai stato. Di fatto, però, i produttori si sono più o meno sempre allineati ad alcuni parametri, primo dei quali il diametro del portaotturatore e il disegno generale dell’originale AR-10 come progettato da Stoner; anche per il caricatore si è imposto il formato originale. Certo, ci sono state differenze, come il caricatore dello HK 417 o quello dello Armalite AR-10B, ma oggi tutti impiegano il caricatore SR-25.

L’arma che proviamo oggi non è nuova, e il suo impianto tecnico risale nientemeno che al 2014, quando DPMS presenta allo Shot Show la seconda generazione delle sue armi semiautomatiche in calibro .308. Ma il DPMS LR-G2 rappresenta una delle poche, vere innovazioni nel campo dei Black Rifle, grazie alla sua interessantissima progettazione e alle soluzioni tecniche adottate. DPMS è riuscita a stravolgere il mercato con un’arma che offre la potenza e la precisione di un .308 Winchester, in un pacchetto che è di poco più ingombrante e pesante di un AR-15, con in più una compatibilità senza precedenti con quest’ultima piattaforma.

DPMS LR-G2 LW MOE .308
Lato destro dell’azione dello LR-G2 LW MOE.  A prima vista sembra un AR15, se non fosse per le dimenzsioni del caricatore e della finestra di espulsione. La leva della sicura non è ambidestra.
DPMS LR-G2 LW MOE .308
Lato sinistro dell’azione dello LR-G2 LW MOE. La guardia del grilletto è fissa e sovradimensionata rispetto allo standard. Lo scatto è Mil-Spec, anche nelle caratteristiche di peso, corsa e sgancio. 

Lo LR-G2 LW MOE .308 di DPMS

Astina del DPMS LR-G2 LW MOE .308
L’astina polimerica è una MOE di Magpul, standard M4. Non rende la canna flottante e di fatto replica la funzione dell’astina a due gusci dello M4 in .223. Si noti il FSB a triangolo, vero stilema del Black Rifle tradizionale.

Abbiamo ricevuto dal distributore italiano Paganini la carabina, che è classificata sportiva. L’arma è corredata di un solo caricatore in metallo limitato a 10 colpi. La configurazione è piuttosto spartana e abbastanza interessante: dalla denominazione si intuisce subito che si tratta della versione più leggera (LW sta per Light Weight) e che tutti i fornimenti sono prodotti dalla Magpul; astina, impugnatura a pistola, diottra di mira pieghevole e calcio collassabile sono infatti MOE (Magpul Original Equipment).

La carabina semiautomatica LR-G2 usa il classico sistema a presa di gas diretta con tubetto che porta i gas all’interno del portaotturatore. 

Freno di bocca dello DPMS LR-G2 LW MOE .308
Il freno di bocca / spegnifiamma dello LR-G2 LW MOE è un Cancellation Brake DPMS, molto efficace nel domare il violento rinculo del .308. È abbastanza rumoroso..

La canna da 16” con un profilo particolare alleggerito nell’ultima porzione, usa un FSB a triangolo standard, ed è dotata in volata di un ragguardevole spegnifiamma/freno di bocca prodotto dalla stessa DPMS, chiamato Cancellation Brake.

Il passo di rigatura è di 1:10 e l’anima della canna è cromata. L’upper receiver è del tipo Flat Top con rotaia Picatinny; la canna è montata sull’upper con un barrel nut proprietario e usando un classico Delta-ring. Il lower presenta una guardia del grilletto fissa, lo scatto è standard AR-15, ed il bocchettone del caricatore è vistosamente svasato inferiormente per facilitare il cambio rapido del caricatore.

DPMS LR-G2 LW MOE .308
L’upper Flat Top del DPMS LR-G2 LW MOE è quasi sovrapponibile a quello di un AR-15, con l’ovvia differenza di essere di 23mm più lungo. Il deflettore di bossoli è meno ingombrante, e la finestra di espulsione è sovradimensionata per aumentare l’affidabilità. Da notare la particolare foggia dello sportellino.
DPMS LR-G2 LW MOE .308
Canna e barrel nut dello LR-G2 LW: si nota che impiega lo stesso Delta Ring di un AR-15 e sebbene il barrel nut sia proprietario, le dimensioni sono sovrapponibili a quelle di un .223. Le sgusciature a 120° servono a sfiatare il picco di pressione interno alla camera a stella in caso di cedimento del fondello del bossolo.

La tecnica dello LR-G2 LW MOE di DPMS

Bocchettone del caricatore del DPMS LR-G2 LW MOE .308
Il bocchettone del caricatore è fortemente svasato per aiutare il cambio rapido del caricatore stesso. È compatibile con i caricatori SR-25, quindi con i Magpul e molti altri caricatori aftermarket.

Ma veniamo alle caratteristiche che rendono uniche le armi LR-G2 di DPMS rispetto alle carabine DPMS LR-308 di prima generazione (e alla maggior parte dei Black Rifle in .308 in commercio). Il produttore ha deciso di riprogettare completamente l’arma, mantenendo solamente la compatibilità del caricatore; la ratio progettuale è di basare l’intero impianto sulle dimensioni costruttive della piattaforma AR-15, nello specifico il diametro di foratura dell’upper receiver. Con questa decisione, è stato necessario riuscire a far entrare in un diametro di soli 25,36mm (contro i 30,48mm degli upper in .308 standard), il barrel extension, l’intero gruppo otturatore (con annesso sistema di gas diretto) e l’alimentazione della munizione maggiore. Il diametro indicato è quello del barrel extension, la foratura dell’intero upper è di pochi decimi più grande. Neanche a dirlo, gli ingegneri di DPMS sono riusciti nell’impresa, allungando di soli 23mm l’azione (upper e lower receiver). 

Confronto portaotturatore e otturatore
Il confronto fra il gruppo portaotturatore e otturatore (BCG Group) rispettivamente, dall’alto, di un Armalite AR-10 in .308 Winchester, il DPMS LR-G2 sempre in .308, e un M4 in .223. Il BCG dell’AR-10 è più lungo di altri 23mm rispetto a quello del DPMS G2.

L’altezza della rotaia sull’upper receiver è identica a quella di un AR-15, e questo significa che la maggior parte delle astine anteriori dotate di rail o interfacce KeyMod e Mlok in commercio per quella piattaforma sono perfettamente compatibili; il barrel nut è però proprietario. Entrambe i receiver sono realizzati in 7075-T6, e trattati superficialmente con un rivestimento in Teflon. 

DPMS LR-G2 LW MOE .308
Vista inferiore dell’upper del DPMS LR-G2, con in evidenza la camera a stella (all’interno si può vedere uno degli sgusci della canna) e la rampa di alimentazione riportata in acciaio e fissata con due spine elastiche.

Nell’upper receiver, in corrispondenza della camera di cartuccia, è stata aggiunta una rampa di alimentazione in acciaio (con disegno M4 ramp), bloccata in loco con due spine elastiche, per rendere ineccepibile l’alimentazione delle grandi e pesanti munizioni in 7.62x51mm / .308 Winchester.

DPMS LR-G2 LW MOE .308
Otturatore di un AR-15 a confronto a quello del DPMS Panther-Arms LR-G2 LW.   

Osservando il portaotturatore (con superfici di lavoro interne cromate a spessore) si nota quanto sia approfondito lo sforzo progettuale, rendendo il gas key monolitico con il BCG e spostando indietro la fresatura per l’apertura dello sportellino finestra di espulsione; anche le fresature che corrispondono alle labbra di alimentazione del caricatore sotto al BCG sono state spostate, per far posto al diametro “standard 308” del corpo otturatore, con solo le alette di chiusura portate ad un diametro compatibile con il barrel extension più piccolo del Gen2. L’otturatore in particolare è stato riprogettato integralmente, con ben due espulsori ciascuno dotato di una propria molla, ed un estrattore che impiega un bottone di elastomero senza molla a filo, con una vita operativa stimata in oltre 100.000 colpi. La sede del perno a camma è semicieca per evitare errori nel riassemblaggio e rinforzare il punto più debole di ogni otturatore AR.

DPMS LR-G2 LW MOE .308
Sotto all’astina MOE troviamo un profilo interessante della canna, con dimensioni perfettamente compatibili a quelle di una canna in .223 di un AR15

La canna ha dimensioni esterne perfettamente compatibili con quelle di un AR-15, solo il barrel extension e il già citato barrel nut sono diversi; ovviamente, essendo la canna forata in .308, la filettatura della volata per il freno di bocca è 5/8x24. Da notare che la canna, in corrispondenza del Barrel Extension, presenta tre fresature che penetrano nella camera a stella con i tenoni di chiusura e che consente, in caso di cedimento del fondello del bossolo, di sfiatare la pressione lontano dalla camera e lungo la canna, per una maggiore sicurezza del tiratore e limitando fortemente i possibili danni.

Calciatura, buffer tube e accessori sono quelli dell’AR15, solo il buffer (più corto) e la molla di recupero sono proprietari. 

Il sistema di presa gas, i pesi del gruppo otturatore e buffer, e la geometria della molla di recupero principale sono stati attentamente equilibrati per rendere affidabile e funzionale la piattaforma, e non è stato facile, visto che l’azione G2 pesa il 30% in meno rispetto all’azione LR-308 precedente dello stesso produttore.

Come spara il DPMS LR-G2 LW MOE

Mirino posteriore del DPMS LR-G2 LW MOE .308
Il mirino posteriore pieghevole in polimero nero in dotazione all’arma è un Magpul MBUS.

Tutte queste caratteristiche rendono la gestione dello LR-G2 LW MOE praticamente sovrapponibile ad un AR-15 in pari configurazione: ci si dimentica letteralmente di avere un .308 imbracciato, la leggerezza dell’arma, la velocità di brandeggio e persino il recupero della linea di mira sono nettamente migliori della maggior parte dei Black Rifle camerati nel calibro maggiore. Ovviamente il rinculo è importante, secco e l’impulso sulla spalla si sente eccome, ma a differenza di altri AR-10, è sopportabile e ben gestibile, grazie all’efficiente freno di bocca, alle minori masse in movimento e all’attenta calibrazione della quantità di gas spillata dalla canna che imprime la giusta energia cinetica al gruppo otturatore per ciclare con affidabilità assoluta l’arma.

Il rivetto che limita la capacità del caricatore intralcia le operazioni di cambio, strusciando nel bocchettone e tendendo ad incastrarlo nello stesso. Suggeriamo di usare i caricatori Magpul P-MAG 20LR limitati internamente.

DPMS LR-G2 LW MOE .308 con cartucce
Alcune delle cartucce provate con la carabina DPMS Panther-Arms LR-G2 LW MOE: le Geco DTX con palla FMJ da 150 grani e le Remington Premier Accutip con palla Accutip Boat Tail da 165 grani.

Le munizioni usate comprendono le nuovissime Geco DTX con palla FMJ da 150 grani, Geco Sport con palla da 147 grani e le Remington Premier con palla Accutip Boat Tail da 165 grani. Le migliori sono state le Remington, con una rosata di poco più di tre centimetri a 100 metri.

Ben venga il FSB a triangolo classico, anche se con un’ottica qualsiasi si noterà sempre un’ombra nella parte alta dell’oculare, mentre con un punto rosso il mirino occuperà sempre il terzo inferiore del campo di visuale. In quest’ultima configurazione è possibile effettuare il “co-witnessing” del Red Dot con le mire metalliche.

Ottica Leupold montata sul DPMS LR-G2 LW MOE .308
L’ottica Leupold Prismatic impiegata per la prova; rispetto ad un punto rosso mitiga i problemi di astigmatismo del tiratore… e se la batteria è scarica funziona lo stesso.

Abbiamo provato lo LR-G2 LW MOE con un’ottica Leupold 6-18x40 VX-Freedom che ci è stata inviata montata, in verità non adatta all’impostazione dell’arma, configurata per essere veloce, leggera e agile – e con il FSB classico; abbiamo quindi effettuato i tiri per stabilire la precisione dell’arma con quest’ottica, comunque valida e di qualità (sarà oggetto di una prova a breve)  per poi passare ad un eccellente Leupold Prismatic con ingrandimento unitario per saggiare le caratteristiche di rapidità nel brandeggio della carabina.

La precisione è ottima considerando la destinazione d’uso e il profilo della canna senza alcuna velleità di bench rest (l’anima è cromata), lo scatto potrebbe essere migliore con qualche filatura e un peso di sgancio “mil-spec”, e la compatibilità degli accessori sovrapponibile ad un AR-15.

La destinazione d’uso in Italia dello LR-G2 LW MOE .308 di DPMS è evidentemente l’impiego sportivo in cava, per il tiro informale e di divertimento, anche se il calibro è senz’altro impegnativo; la classificazione e la configurazione ne precludono l’uso venatorio. Il prezzo suggerito al pubblico è di 2491 Euro, in armeria si spunta qualcosa di meno.

DPMS LR-G2 LW MOE .308
La carabina semiautomatica DPMS Panther-Arms LR-G2 LW MOE al tiro. L’arma è molto stabile, nonostante il peso contenuto e la potenza della munizione impiegata
Caricatore del DPMS LR-G2 LW MOE .308
Il caricatore dell’arma (in dotazione ce n’è solo uno) ha la capacità limitata con un rivetto in alluminio che però struscia nel bocchettone facendolo a volte incastrare. Problema inesistente usando i Magpul polimerici limitati con uno spessore interno.
DPMS LR-G2 LW MOE .308
Estrattore smontato dall’otturatore del DPMS Panther-Arms LR-G2 LW; si noti il bottone in elastomero che sostituisce completamente la molla a filo e di due espulsori sulla faccia dell’otturatore.  
Calciatura del DPMS LR-G2 LW MOE .308
La calciatura collassabile MOE di Magpul; deriva dal CTR dello stesso produttore ma senza il sistema di blocco a frizione

DPMS-Panther Arms

Una nota finale in relazione al produttore dello LR-G2 LW MOE: DPMS, parte del gruppo Freedom Arms (che comprende Remington, Bushmaster, Marlin e molti altri brand), ha chiuso il suo sito web a gennaio 2020 e l’indirizzo porta ad una pagina semivuota sul sito Remington. L’impianto di produzione a St. Cloud, NY è stato chiuso. Allo Shot di quest’anno, Freedom Group ha annunciato la chiusura delle linee DPMS, Bushmaster e Tapco… lasciando in sospeso se la produzione sarà mai ripresa. L’esemplare che abbiamo provato è costruito a St. Cloud, e consigliamo a chiunque voglia possedere un’arma DPMS-Panther Arms di affrettarsi finché sono disponibili presso l’importatore.


Per ulteriori informazioni, visita il sito Paganini.

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