Armi Chiappa M1-22

La storia di quest'arma ha inizio nel 1940, quando finalmente lo Ordnance Department del Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti (oggi Dipartimento della Difesa) approvò, datata 1938, del comandante in capo delle forze di fanteria dell'Esercito USA per lo sviluppo di un "Fucile leggero" (Light Rifle) che andasse ad equipaggiare le truppe di retrovia nell'eventualità di un dispiegamento bellico su larga scala − eventualità che sarebbe divenuta realtà l'anno successivo dopo l'attacco giapponese alla base navale di Pearl Harbor, nelle Hawaii, e la conseguente entrata in guerra degli Stati Uniti al fianco dell'Impero Britannico e dell'Unione Sovietica contro l'Asse Roma-Berlino-Tokyo. Nonostante i tentennamenti dell'opinione pubblica e della politica, i vertici militari americani guardavano già con preoccupazione al futuro, in particolar modo vista la marcata aggressività del Reich nazista, che con l'occupazione dei Sudeti prima e della Polonia poi aveva dato prova di essere in grado, con le tattiche di Blitzkrieg e l'impiego di truppe aviotrasportate e paracadutisti, di seminare scompiglio nelle retrovie nemiche ingaggiando i reparti di supporto in modo da tagliare fuori le prime linee.

Armi Chiappa M1-22
La M1-22 è disponibile in versioni con calcio in legno o plastica ad alto impatto
Armi Chiappa M1-22
La carabina M1-22 della Chiappa può, se necessario, montare le originali calciature d'epoca delle carabine M1, M1A1 ed M2
Armi Chiappa M1-22
Vista dal lato destro, la carabina M1-22 si dichiara pienamente per ciò che è: un fedele omaggio ad un grande classico
Armi Chiappa M1-22
Visuale dal lato sinistro: se la carabina M1 cal.30 fosse ancora in linea, questa replica calibro .22 si potrebbe usare per l'addestramento delle reclute!

La competizione per l'individuazione del nuovo Light Rifle ebbe inizio nel 1941, e tra i canoni da rispettare vi erano maggiore gittata e potere d'arresto rispetto alle armi da fianco d'ordinanza (la pistola semi-automatica M1911-A1 e il revolver M1917 calibro .45 ACP) e peso e dimensioni ridotti rispetto alle armi già in dotazione − il fucile semi-automatico Garand M1 cal.30-06 Springfield e, in particolare, i mitra tipo Thompson calibro .45, il cui ruolo in seno alle FF.AA. USA non era (ancora) messo in discussione, ma del quale si riconoscevano i limiti su gittate superiori ai 50 metri e che risultava troppo pesante, e soprattutto troppo costoso. A vincere la competizione fu un Design sottoposto − molto avanti nel corso della gara − dalla Winchester; concepito da David Marshall Williams ed operante tramite un pistone a corsa corta, con otturatore rotante di tipo Garand, il nuovo modello d'arma impiegava una munizione intermedia, il calibro .30-Carbine, poi ridenominato .30-M1 (7.62x33mm in metrica), in grado di sviluppare velocità alla bocca di circa 600 metri/secondo con palla ogivale da 110 grani, su canne della lunghezza di diciotto pollici. Il fucile Winchester fu approvato per la produzione di massa a scopo militare ed adottato in servizio come U.S. Carbine, Caliber .30, M1 nell'ottobre del 1941, ad un mese dall'attacco che avrebbe portato gli USA in guerra.

Sebbene pensata per il personale di retrovia, la carabina M1 fu molto utilizzata, su tutti i fronti, soprattutto dalle truppe di prima linea nelle specialità diverse dalla comune fanteria: autisti di veicoli, carristi e mortaristi; una versione con calciatura munita di impugnatura a pistola e calciolo pieghevole in metallo fu approntata per le truppe paracadutiste, e più avanti nel corso del conflitto furono realizzate le versioni M2 − con calcio fisso e pieghevole − che utilizzavano caricatori amovibili ricurvi da trenta colpi, contro i prismatici da quindici normalmente in dotazione (ma sempre compatibili), e che potevano far fuoco a raffica ad una velocità ciclica di quasi novecento colpi al minuto; un'altra variante, chiamata M3 o T3 nelle prime fasi, fu una delle prime armi in assoluto ad impiegare un sistema per la visione notturna, per la precisione un primitivo (e pericoloso) cannocchiale ad infrarossi, conosciuto confidenzialmente come "Snooperscope". 

Armi Chiappa M1-22
La canna della carabina M1-22 è realizzata per rotomartellatura, in acciaio 4140
Armi Chiappa M1-22
In questa foto, la carabina M1-22 della Armi Chiappa, nella sua versione con calciatura in sintetico nero opaco
Armi Chiappa M1-22
Il pulsante di rilascio del caricatore e la sicura manuale sono posizionati di fronte alla guardia del grilletto
Armi Chiappa M1-22
La lavorazione delle parti metalliche è veramente ben curata - anche più di quanto non lo sia spesso nelle carabine M1 cal.30 di moderna produzione USA

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la carabina M1 e le sue varianti furono impiegate militarmente dalle FF.AA. USA e dai paesi alleati nel corso dei conflitti di Corea e Vietnam, ai quali seguì la radiazione dal servizio, stante l'ormai obsolescenza del Design in base ai canoni militari moderni e all'incapacità della palla FMJRN da 110 grani di perforare le protezioni balistiche individuali più moderne. Ciò nulla toglie all'importanza storica della piattaforma, che ancora oggi detiene il primato di arma militare americana più prodotta di sempre, con oltre sei milioni e mezzo di esemplari; senza contare che ancora oggi la carabina M1 è prodotta per impieghi commerciali, essendo camerata per una munizione che, in quanto a velocità alla bocca e al potere d'arresto contro bersagli privi di protezione balistica, risulta superiore anche ai caricamenti più "caldi" del .357 Magnum − cosa che la rende ancora adeguatissima sia per gli impieghi venatori e sportivi che per la difesa abitativa, e persino per il servizio in ambiti di Polizia: la Magav e la Mishmar Ezrahi − Polizia e Guardia Civile d'Israele − ancora la utilizzano nell'ambito del servizio quotidiano, ed altrettanto fanno le Forze dell'Ordine in molti paesi del sud-est asiatico e del sud America, ed alcuni dipartimenti di Polizia locali negli USA.

Armi Chiappa M1-22
All'insegna del risparmio: la cameratura in calibro .22 Long Rifle permette come sempre di sparare di più, spendendo meno!
Armi Chiappa M1-22
Il caricatore prismatico amovibile, della dieci colpi calibro .22 Long Rifle, è realizzato in polimero
Armi Chiappa M1-22
Particolare del pozzetto del caricatore: anche qui, nulla di nuovo sotto il sole... perfetta replica del sistema originale, anche per quanto riguarda il sistema di ritenzione

Ammonta attualmente a circa una sessantina il numero complessivo di nazioni che hanno utilizzato, o continuano ad utilizzare, la carabina M1 come arma d'ordinanza per reparti di Polizia o militari. Tra questi, nel periodo postbellico, ci fu anche l'Italia, che secondo alcune stime è arrivata ad averne 146.863 in arsenale − cedute dal governo degli Stati Uniti ed impiegate dalla Polizia di Stato e soprattutto dall'Arma dei Carabinieri sia come normale arma di pattuglia che, in particolar modo, per i reparti di Polizia di Frontiera e per i compiti di ordine pubblico. Chi abbia servito nelle nostre Forze dell'Ordine fino agli anni '80 inoltrati ricorderà come, alle sporadiche sessioni di tiro finché le munizioni sono state disponibili, si sostituì la distribuzione delle carabine M1 prive di caricatore, da impiegarsi nelle operazioni anti-sommossa come... clava contro gli sventurati riottosi di turno. Uso che finì per rovinarne irreparabilmente la maggior parte; il grosso delle carabine M1 negli arsenali italiani sono oggi finite in distruzione, un'autentica vergogna che si sarebbe potuta evitare tramite l'alienazione ai civili − pratica virtuosa a cui le istituzioni nazionali sono sempre state, purtroppo, allergiche.

Un così importante pezzo di storia non può non godere di una ben meritata celebrazione; e se l'industria statunitense continua a produrne grandi quantità per i mercati commerciali, per il mercato armiero italiano il compito è ricaduto sulla Armi Chiappa di Azzano Mella (BS), data anche la spiccata dinamicità che l'azienda − un tempo nota soprattutto per le sue repliche di armi antiche, oggi una delle più "moderniste" dell'industria italiana − ha dimostrato negli ultimi anni. Circa due anni fa, la Armi Chiappa ha deciso di immettere sul mercato quella che rappresenta la sua versione della piattaforma: la M1-22, splendida e divertente carabina semiautomatica a percussione anulare che rappresenta la summa dell'esperienza e della tradizione dell'azienda. Replica di un Design ormai classico, la carabina semi-automatica Chiappa M1-22 è camerata per il calibro .22 Long Rifle, ancora una volta nel solco della nuova politica aziendale della Armi Chiappa, che negli ultimi tempi sta lanciando un numero sempre maggiore di versioni a percussione anulare di famosissime armi quali le carabine M4, le pistole M1911 ed M92-FS, oltre ad alcune creazioni caratterizzate da una maggiore originalità nella concezione, quali la carabinetta pieghevole sportiva a colpo singolo Little Badger.

Armi Chiappa M1-22
La tacca di mira anteriore fissa, protetta da alette laterali, è realizzata in polimero
Armi Chiappa M1-22
Perfetto il livello di dettaglio della replica: viene riprodotto anche il punto d'attacco per la baionetta!
Armi Chiappa M1-22
La mira posteriore, regolabile in deriva ed elevazione, replica perfettamente quella presente sull'originale militare
Armi Chiappa M1-22
Realizzata in polimero, e tarabile fino ad un'aleatoria distanza di 300 metri, la mira posteriore della carabina Chiappa M1 è la medesima utilizzata anche sulla carabinetta a colpo singolo Little Badger

Si, è vero, lo sappiamo: sono molti, tra i nostri lettori, a non concepire le versioni a percussione anulare delle armi di grosso calibro. A noi, personalmente, non dispiacciono: oltre ad essere adeguatissime per una lunga serie di impieghi che vanno dal tiro informale a quello competitivo, dagli impieghi propedeutici ed addestrativi all'abbattimento dei nocivi − ove consentito − esse hanno, per le aziende produttrici, il vantaggio di un mercato molto ampio (le carabine in calibro .22 sono vendibili anche nei paesi con leggi disarmiste più severe, quali il Regno Unito o il Giappone), mentre ai tiratori offrono la possibilità, da non prendere sottogamba, di effettuare lunghe ed approfondite sessioni d'allenamento, comportando una spesa per le munizioni decisamente più bassa rispetto rispetto alle controparti di grosso calibro − e di questi tempi, con l'aumento di un punto dell'IVA, la cosa non è da trascurare affatto! − e con ottimi livelli di realismo: le varianti a percussione anulare dei modelli militari sono generalmente realizzate in modo da replicare le caratteristiche delle armi originali col massimo livello di fedeltà, e nel caso specifico della carabina Chiappa M1-22, beh, mettiamola così: se fosse stata proposta sessant'anni fa o prima, molti eserciti e governi non avrebbero esitato ad acquisirla come Trainer per l'addestramento-base al tiro e al maneggio delle reclute a cui sarebbero state poi destinate le M1 Carbines.

Questo perché l'azienda di Azzano Mella ha fatto veramente un ottimo lavoro, rispettando in pieno tutte le proporzioni, e non solo con riguardo alla lunghezza di canna (45,7 cm.) e a quella totale (89cm.), ma anche per quanto riguarda le tolleranze e l'accoppiamento di molte parti: tanto per dire, le componenti metalliche e la calciatura sono accoppiate nello stesso modo in cui lo sono sull'originale M1 Carbine: ciò significa che, se del caso, la carabina M1-22 della Chiappa può essere privata della sua calciatura di fabbrica e dotata di quella originale della carabine cal.30 statunitense, sia di fabbrica o di moderna fabbricazione, sia del tipo classico o da paracadutista con calciolo pieghevole ed impugnatura a pistola, e persino quelle Aftermarket più moderne (Choate ed altre). Per la carabina Chiappa M1-22 sono disponibili due tipi-base di calciatura: in legno o in polimero. Quest'ultima, in Italia è venduta solo nella sua versione di colore nero opaco; negli Stati Uniti, ove la M1-22 è commercializzata anche con la denominazione di "Citadel", essa è disponibile anche in varianti finto-legno o in diverse versioni e colorazioni sulla base del tema mimetico Realtree Camo, molto in voga tra i cacciatori.

Armi Chiappa M1-22
Come l'originale, la M1-22 di Chiappa non dispone di comandi ambidestri
Armi Chiappa M1-22
La configurazione dei controlli riprende tanto fedelmente quella originale da consentire l'utilizzo di questa replica come "trainer"
Armi Chiappa M1-22
Una generosa manetta d'armamento sul lato destro: l'azienda di Azzano Mella rispetta in pieno la tradizione della carabina M1
Armi Chiappa M1-22
L'elevatore del caricatore attiva, ad arma scarica, un affidabile dispositivo di hold-open

La costruzione delle parti metalliche sulla carabina M1-22 della Chiappa riprende pressoché perfettamente quella delle componenti dell'arma originale. La porzione superiore dell'astina, che protegge la canna, può essere rimossa e sostituita con un'altra versione, sia essa ventilata (in lamiera traforata) o rotaiata per l'installazione di ottiche di puntamento in posizione di tipo Scout, ovvero con Eye Relief lungo: è il caso delle ottiche tattiche, quali Red-Dot e similari. L'assetto dei comandi sulla M1-22 è il medesimo riscontrato sulla M1 Carbine calibro .30: un'ampia manetta d'armamento è presente sul lato destro, s'innesta all'otturatore ed è solidale ad esso all'atto del ciclo di chiusura, il che significa che si muove assieme ad esso quando l'arma spara. Il pulsante di sgancio del caricatore si trova sul lato destro, di fronte alla guardia del grilletto e poco dietro il pozzetto del caricatore, in modo che il tiratore possa azionarlo con l'indice della mano forte, allontanato dal grilletto, o con quello della mano debole che stringe il caricatore medesimo per la rimozione. Direttamente dietro il pulsante di sgancio, sempre nella stessa posizione rispetto all'arma originale, si trova la levetta della sicura manuale, a due posizioni: rivolta all'indietro consente il fuoco, rivolta verso il basso blocca la catena di scatto.

Armi Chiappa M1-22
Affidabile e precisa, la carabinetta M1-22 promette di regalare ai suoi possessori tante divertenti ore di sano sport al poligono

La canna della carabina M1-22 di Chiappa è realizzata in acciaio inossidabile per rotomartellatura a freddo, e presenta sei rigature destrorse con passo di 1:16; nello stesso materiale, ma realizzate con macchinari di precisione, sono le minuterie, compreso l'intero gruppo-otturatore ma ad eccezione del grilletto − realizzato in alluminio − del pulsante di sgancio del caricatore e della levetta della sicura, che sono in polimero; la cassa è invece realizzata in alluminio macchinato. È nell'otturatore che si concentrano la maggior parte delle caratteristiche che distinguono la M1-22 dalla M1 Carbine originale: l'arma sportiva della Chiappa non impiega l'originale otturatore rotante attivato tramite pistone a corsa corta, ma un semplice otturatore a chiusura labile, ovvero una massa battente con percussore anulare realizzato per tranciatura di precisione. Estrattore ed espulsore sono del tipo a molla ed intervengono automaticamente, realizzando un Pattern d'espulsione verso l'alto molto simile a quello dell'arma originale. Anche le mire replicano esattamente quelle dell'arma originale, salvo per la fattura, che non è metallica ma polimerica. La mira anteriore presenta un riferimento fisso, mentre quella posteriore è del tipo a diottra militare ("Peephole"), ed è regolabile per deriva ed elevazione.

Armi Chiappa M1-22
La cameratura del colpo avviene in maniera liscia e lineare
Armi Chiappa M1-22
Particolare della testa dell'otturatore: in bella mostra il percussore tipico da rimfire, veramente di ottima fattura
Armi Chiappa M1-22
Ancora sulla fedeltà all'originale: lo smontaggio da campo della Chiappa M1-22 riprende appieno quello della carabina M1
Armi Chiappa M1-22
Particolare della catena di scatto; sui primi modelli si era lamentata una certa ruvidezza, ora perfettamente risolta e superata

Come sull'originale carabina M1, la mira posteriore della M1 Carbine è tarabile su distanze variabili dai 100 ai 300 metri, seppure ciò paia francamente eccessivo, non date le caratteristiche di gittata e precisione dell'arma e della munizione, ma in considerazione del tipo d'impiego per cui è pensata, ovvero il tiro al poligono o il Plinking informale, tutte discipline praticate su distanze che raramente superano i 50 metri. Resta il fatto che le mire tipo M1 proposte dalla Chiappa consentono una buona precisione, e sono impiegate anche sulla già citata carabinetta Little Badger dell'azienda.

Lo scatto è del normale tipo ad azione singola, ed anche questo si configura come una riproduzione del sistema di scatto dell'arma originale. Questa componente, in particolare, ha subito una miglioria in fase di sviluppo: i primi modelli di M1-22 immessi sul mercato, secondo le segnalazioni di alcuni tiratori, si caratterizzavano per una qualità altalenante degli scatti, in genere molto ruvidi e con spigolature non indifferenti. In base a quanto abbiamo potuto verificare noi, i modelli attualmente in produzione non presentano più questa problematica. Il pacchetto di scatto è alloggiato in una sede in polimero rinforzato, che costituisce la parte inferiore dell'affusto.

Altra componente polimerica presente su tutte le versioni della M1-22 è il caricatore: amovibile, di foggia prismatica che rammenta le linee dell'originale caricatore da 15 colpi della M1 Carbine statunitense, è di tipo monofilare e a presentazione singola, ed ospita fino a dieci colpi calibro .22 Long Rifle. Ciascuna carabina M1-22 è fornita in congiunzione con due caricatori; resta tuttavia possibile acquistare caricatori aggiuntivi o sostitutivi come accessori aftermarket attraverso la rete di rivenditori autorizzati Chiappa, al prezzo di 20€ l'uno.

Di fatto, la carabina Chiappa M1-22 funziona esattamente come la originale M1 Carbine: una volta inserito il caricatore pieno nella sua sede di fronte alla guardia del grilletto, si tira la manetta d'armamento sino in fondo per camerare il primo colpo ed armare il percussore, e la si rilascia per mandare l'otturatore in chiusura; la manetta d'armamento è molto leggera, e può essere facilmente azionata col solo indice della mano forte. Portata l'arma in posizione di punteria, si disinserisce la sicura manuale prima di procedere al tiro. Alcuni utenti potranno avere dei problemi a tarare le mire, ma ciò è dovuto soprattutto all'ormai scarsa abitudine che tanti tiratori, soprattutto i più giovani, hanno con le diottre militari di tipo Peephole, giudicate spesso vetuste e troppo complesse, ma in realtà capaci di offrire ottimi risultati in fatto di precisione.

Armi Chiappa M1-22
Come nell'arma originale, la porzione della calciatura che protegge la parte superiore della canna può essere rimossa e sostituita con altre varianti, anche ventilate in lamiera traforata
Armi Chiappa M1-22
La fascetta anteriore che assicura la canna alla parte frontale della calciatura ospita anche una maglietta per la cinghia di tracolla
Armi Chiappa M1-22
Il calcio è predisposto per il montaggio delle magliette necessarie all'impiego di una cinghia di tracolla
Armi Chiappa M1-22
L'impugnatura a pistola mantiene perfettamente le comodissime proporzioni del modello originale

Ad arma scarica, la porzione superiore del caricatore fungerà da dispositivo di Hold-Open, bloccando l'otturatore in apertura. A questo punto si potrà procedere alla rimozione e alla ricarica, oppure a riporre l'arma, esattamente come si farebbe con una M1 Carbine. Non parlavamo a vanvera, prima, quando dicevamo che, se la M1 fosse ancora in linea e fosse ancora in voga la tendenza all'impiego di cloni in calibro .22 per l'addestramento delle reclute, la M1-22 di Chiappa sarebbe perfettamente adeguata allo scopo: la fedeltà al design originale arriva al punto di riproporre passo per passo anche il processo di smontaggio per la pulizia o la manutenzione.

In base a quanto abbiamo potuto constatare, la carabina semi-automatica M1-22 di Chiappa spara bene, ed è in grado, nelle mani di tiratori che non siano dei completi esordienti, di realizzare buone rosate entro le distanze tipiche da tiro ricreativo o sportivo. Non si tratta certamente di un'arma da competizione ad alti livelli, ma neanche ha mai avuto la pretesa di esserlo: non sarebbe altrimenti venduta a prezzi più che popolari − 467,50€ per la versione con calciatura in legno e 386,50€ per la variante con calciatura in polimero nero.  Dulcis in fundo, la M1-22 è stata classificata "Sportiva" dal Banco Nazionale di Prova, cosa che consente di non fare cumulo alla detenzione di armi comuni col suo acquisto, e soprattutto di poter impiegare caricatori ad alta capacità, stante il recente passaggio dell'infame Correttivo 204. Per tutti i collezionisti e i tiratori appassionati, a nostro avviso, un'occasione da non perdere. Ora però scappo: la mia mi aspetta in armeria...

Armi Chiappa M1-22

Scheda Tecnica

CostruttoreArmi Chiappa S.n.c. 
Via Milano, 2
25020 - Azzano Mella (BS) 
Tel.: 030-9749065 
Fax: 030-9749232
www.chiappafirearms.com
DistributoreRA Sport S.r.l.
Strada Provinciale 668, Km 28.310
25025 - Manerbio (BS)
Tel.: 030-9380140
Fax: 030-9385348
www.ra-sport.it
ModelloM1-22
TipoCarabina semi-automatica
Calibro.22 Long Rifle
FunzionamentoSemi-automatico a sfruttamento diretto del rinculo
Canna457 mm, 6 rigature destrorse con passo di 1:16
Sistema di percussionePercussore anulare interno
AlimentazioneCaricatore amovibile prismatico in polimero della capacità di 10 colpi
ScattoAzione singola
CalciaturaClassica con calcio fisso, realizzata in legno o polimero
MireStile M1 Carbine - anteriore fissa con alette laterali, posteriore a diottra militare regolabile per elevazione e deriva
Congegni di sicurezzaManuale che interviene sulla catena di scatto
Peso2.5 Kg. a vuoto
Lunghezza890 mm.
MaterialiAcciaio al carbonio per canna e parti mobili; alluminio per la cassa e per il grilletto; polimero per parte inferiore dell'affusto, pulsante di sgancio del caricatore e sicura manuale; legno o polimeri per la calciatura
FinituraNera opaca sulle parti metalliche, lucida sulla calciatura in legno
Prezzo467,50€ (M1-22 "Wood") - 386,50€ (M1-22 "Black") - 20.00€ (Caricatore opzionale; ogni carabina M1-22 viene fornita con due caricatori)

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