Prodotto dalla ATIS di Ponte San Marco (BS) nella seconda metà degli anni Ottanta il fucile a pompa Trusty (affidabile, in inglese) nacque in un periodo in cui si parlava poco di difesa abitativa, ma si riponevano molte speranze nei fucili a pompa a doppio funzionamento manuale/semiautomatico. Erano imminenti i Mondiali di calcio di Italia ’90 e le forze dell’ordine avevano previsto di adottare uno shotgun che consentisse l’uso di munizioni letali e soprattutto non letali da impiegare nel malaugurato caso di scontri con hooligans e problemi di ordine pubblico. Nel 1986 la Franchi presentò il suo SPAS 15, alimentato con caricatori prismatici in calibro 12 e di funzionamento in doppia modalità pompa/semiauto che permetteva di cambiare velocemente il tipo di munizioni da impiegare in caso di scontro. Lo SPAS 15 ebbe un certo successo e fu adottato ufficialmente dalla Guardia di Finanza. Ma Franchi non era l’unica azienda a percorrere questa strada: Beretta in quegli anni lanciò sul mercato il modello M3-P con funzionamento misto e caricatore amovibile. Anche la bresciana Valtro aveva presentato già all’inizio degli anni Ottanta il suo modello MP-5, uno shotgun dall’aspetto abbastanza tradizionale, alimentato da un caricatore prismatico dalla capacità di ben sette cartucce calibro 12. Il Valtro MP-5 si distingueva per avere ancora il serbatoio tubolare, che però fungeva solo da albero di scorrimento del guardamano; quindi, rendeva possibile la ripetizione a pompa ma non conteneva cartucce.
ATIS Trusty, un fucile a pompa dimenticato? Speriamo di no…
L’ATIS Trusty PM4 era di fatto una versione prodotta dall’azienda di Ponte San Marco del fucile di Valtro, del quale condivideva quasi tutte le caratteristiche fondamentali. Il Trusty veniva presentato come arma adatta alla difesa abitativa e territoriale ed effettivamente aveva un’estetica decisamente deterrente, con la canna rivestita da una guaina ventilata in e il vistoso freno di bocca. Altro tratto molto peculiare, in comune con il modello Valtro era l’astina di caricamento a sezione rettangolare, con bordi rialzati. L’impugnatura era a pistola e il calcio era a stampella, richiudibile sul lato sinistro, ma l’ATIS Trusty era disponibile anche con calcio fisso. Abbiamo parlato con un istruttore di tiro che si ricorda di aver sparato con il Trusty nella versione che abbiamo fotografato, e ci ha raccontato che l’esperienza era piuttosto pesante in quanto il calcio a stampella non era molto comodo. Il caricatore da sette colpi garantiva una scorta di colpi rassicurante, ma era anche molto ingombrante e vanificava in parte il fatto che l’arma aveva il calcio ripiegabile. La produzione dell’ATIS Trusty durò pochi anni e a quanto pare il fucile fu adottato in un numero imprecisato di esemplari dalla polizia Brasiliana. Il Trusty appare anche, pesantemente accessoriato e modificato, nel film di fantascienza "Fantasmi da Marte" del 2001.
Abbiamo fotografato questo esemplare all’armeria Gun Store Bunker di Milano, dove spesso troviamo pezzi da collezione rari e interessanti. Sull’ATIS Trusty c’è ben poca letteratura e anche noi abbiamo fatto una certa fatica a trovare informazioni: invitiamo i lettori che ne dovessero sapere di più (sicuramente ci sono) a scrivere altre informazioni nello spazio per i commenti sotto il video. Vi ringraziamo fin d’ora.
Concludiamo con una piccola pignoleria. Spesso si sente dire che il Valtro/ATIS fu il primo Shotgun ad adottare un caricatore prismatico, ma non è corretto. La prima arma di questo tipo a essere prodotta industrialmente fu il Mossberg 200K in calibro 12, nell’ormai lontano 1957. Fu il primo fucile a canna liscia prodotto dall’azienda americana che in seguito sarebbe diventata sinonimo di fucile a pompa e, come spesso accade per le idee troppo rivoluzionarie, fu un clamoroso insuccesso e la sua produzione durò un solo anno. Oggi, come il Trust, è un ambito pezzo da collezione.
Ringraziemo l'armeria Gun Store Bunker di Milano per la preziosa collaborazione.