Articolo disponibile anche in altre lingue
La tedesca J.G Anschütz & Co. GmbH rappresenta di sicuro “il” nome per eccellenza nel settore delle armi lunghe da tiro dʼalto livello. Con unʼesperienza di 155 anni alle spalle, la Anschütz, con sede a Ulm, uno dei centri nevralgici dellʼindustria armiera tedesca, oggi ha a catalogo un numero sorprendente di modelli dʼarma lunga e corta, di piccolo calibro e ad aria compressa, dedicati al tiro propedeutico e accademico, in particolare per le specialità olimpiche, oltre ovviamente al suo estesissimo repertorio di armi da caccia e da “plinking”. Non è un caso se la vasta maggioranza dei tiratori olimpici, dei campioni europei e mondiali, nonché il 97% dei biatleti si affida ai modello della Anschütz per ottenere i migliori risultati sui campi di gara: l'azienda tedesca produce completamente “in-house” le canne d'alta precisione e le azioni di elevatissima qualità montate su tutte le sue armi, per ottenere sempre le migliori prestazioni.
Ciò detto, la Anschütz non parrebbe proprio il primo nome a cui si dovrebbe pensare quando si parla di armi d'impostazione militare, neanche se sono quelle che negli USA vengono confidenzialmente definite “Rockinʼ Rimfires”, ovvero quelle armi lunghe semi-automatiche a impiego sportivo ispirate cosmeticamente al design delle armi dʼordinanza militare ma profondamente diverse dal punto di vista tecnico, in genere funzionanti a sfruttamento diretto del rinculo con chiusura a massa e camerate per le munizioni calibro .22 a percussione anulare (di solito .22-Long Rifle). Eppure è proprio così che la Anschütz ha deciso di stupirci questʼanno, ovvero col lancio su larga scala di un prodotto già annunciato da tempo sui mercati internazionali ma finora visto solo a spizzichi e bocconi: il fucile semi-automatico Rx22 MSR.
Il progetto dello Rx22 MSR nasce dall'idea di realizzare una carabina di piccolo calibro per il tiro al bersaglio cosmeticamente ispirata al fucile dʼassalto belga FN SCAR, sviluppato per le Forze Speciali USA. Ad averla non è stata però la Anschütz ma, nel 2009/2010, l'ingegnere austriaco Wolfram Kriegleder, già ideatore per la tedesca Carl Walther Waffenfabrik GmbH della pistola semi-automatica P-22 (versione a percussione anulare della famosa P-99). A capo ora di una sua azienda, la ISSC Handels GmbH con sede a Ried Im Innkreis, nell'alta Austria, e peraltro già lanciato sul mercato con la pistola M22, un design pseudo-Glock in cal.22 con cane esterno e sicure manuali, l'ingegner Kriegleder presentò allo SHOT Show del 2010 il suo Mk22-MSR (dove MSR stava per “Modern Sporting Rifle”, a riprova della crescente popolarità tra i tiratori civili delle armi d'impostazione paramilitare). Dopo un anno di buone vendite in Europa come negli USA, nel 2011 veniva annunciato che la ISSC Handels aveva raggiunto un accordo con la tedesca Anschütz per la distribuzione di una variante da tiro agonistico e competitivo; ad apportare al progetto le dovute modifiche fu invitata la GSG - German Sport Guns GmbH, nota produttrice tedesca di pistole calibro .22 dʼispirazione 1911-A1 e di carabine stile MP5 ed AKM nel medesimo calibro. Presentato tra il 2011 e il 2012, il nuovo modello, denominato Rx22 MSR, viene ora distribuito sui mercati internazionali col marchio Anschütz.
Già di primo acchito, è pressoché automatico riconoscere nello Rx22 MSR della Anschütz i canoni tipici del fucile da tiro accademico. Non che sia esattamente un design convenzionale, per questa categoria di armi: ma le aggiunte Anschütz ci sono e si sentono, ispirate a decenni di esperienza nel campo delle armi di piccolo calibro da gara. La Anschütz non ha cercato, come alcuni potrebbero pensare, di realizzare una brutta copia forse un poʼ più “politically correct”, di un fucile troppo marziale per essere ben accetto dai tiratori, e dalle autorità, su mercati come quello giapponese, inglese o australiano, dove a una certa popolarità delle carabine a percussione anulare per il tiro al bersaglio tra i (pochi) titolari di licenza d'armi si affianca un “Gun Control” rigidissimo; piuttosto lʼazienda tedesca è riuscita a vedere più in là del suo naso, intravedendo nella piattaforma del Mk22-MSR un esplosivo potenziale innovativo, un buon progetto su cui gettare le basi della prossima generazione delle armi da tiro accademico, o forse per creare gli standard in base ai quali tutti i fucili da tiro accademico e olimpico in futuro saranno giudicati.
La nuova arma proposta dalla Anschütz è stata ribattezzata “Rx22 MSR”, ed è resa disponibile essenzialmente in due varianti: una, più “marziale” e simile all'arma militare da cui prende le mosse (nonché alla carabina austriaca Mk22-MSR), impiega un calcio in polimero pieghevole sul lato sinistro, con calciolo regolabile in lunghezza e poggiaguancia regolabile in elevazione, oltre a un guardamani integrale al semicastello superore con tre rotaie MIL-STD-1913 “Picatinny” sui due lati e nella parte inferiore; la versione più “sportiva”, invece, impiega un calcio in legno o finto legno, anchʼesso pieghevole lateralmente ma privo di poggiaguancia regolabile, con solo “Buttpad” regolabile in estensione, e astina liscia, priva di rotaie, prodotta nel medesimo materiale e assicurata al semicastello superiore tramite sei viti Torx, tre per lato. Entrambi i modelli sono disponibili con finitura interamente nera o “Bi-Tone” (semicastello inferiore nero, semicastello superiore inox), mentre la sola versione più “militareggiante” è disponibile anche in finitura “Desert Tan”. Inoltre entrambe le varianti sono munite di una rotaia Picatinny che corre lungo tutto il castello superiore, e che consente lʼinstallazione di organi di mira metallici od optoelettronici, dato che lo Anschütz Rx22 MSR viene fornito di serie privo di mire. Per la distribuzione nei mercati più legalmente restrittivi, lo Rx22 MSR può essere dotato in tutti i casi di calcio non pieghevole.
Lʼarchitettura dello Rx22 MSR si basa, come accennato, su due semicastelli: quello superiore, che peraltro alloggia l'otturatore, è realizzato in alluminio macchinato; quello inferiore, in tecnopolimeri, comprende il pacchetto di scatto e il pozzetto del caricatore, oltre allʼimpugnatura di derivazione AR-15. I comandi dello Rx22 MSR sono ambidestri: il pulsante di sgancio del caricatore e la levetta della sicura si trovano su ambedue i lati, mentre la manetta dʼarmamento, che corre lungo uno scasso laterale sulla parte superiore del semicastello in alluminio, può essere rimossa dalla sua sede e rimontata in posizione speculare; su ogni lato sono presenti tre scassi longitudinali in grado di ospitare la manetta, sicché essa può essere posizionata in posizione più o meno arretrata a seconda delle preferenze del tiratore. Il fucile Rx22 MSR, funzionante a sfruttamento diretto del rinculo con chiusura a massa come praticamente tutte le armi del suo tipo, non è munito di dispositivo di blocco dellʼotturatore in apertura ad arma scarica “hold-open”, e si alimenta tramite caricatori amovibili in polimero di capacità variabile: due, cinque, dieci o venti colpi, con una robusta molla dellʼelevatore e due finestrelle sui lati per un rapido controllo delle munizioni rimaste; la bassa capacità del caricatore da due colpi, che potrà incuriosire i più, è spiegabile in base alla legge tedesca, che limita a due colpi lʼautonomia delle armi a canna rigata impiegabili per la caccia e dunque consente ai tiratori di possedere e impiegare caricatori di capacità diversa a seconda dellʼimpiego che intendano fare dellʼarma in ogni determinato momento.
La canna da 42 cm, realizzata per bottonatura e priva di rompifiamma alla bocca, è prodotta in base alle più rigide specifiche Anschütz, e garantisce il massimo della durata e della precisione; ancor più confacente allo spirito “agonistico” dello Rx22 MSR, se possibile, è lo scatto regolabile, il cui peso può essere settato dal tiratore da un minimo di 1,5 a un massimo di 2,5 kg, una miscela di fattori accuratamente studiata per fare dello Rx22 MSR sia unʼeccellente macchina da gara sulle linee di tiro delle specialità più ufficiali che un ottimo “Plinker” per lʼimpiego informale (sebbene il prezzo piuttosto elevato, che dovrebbe attestarsi poco sotto i 1000 euro, suggerirebbe una scelta diversa), e persino una buona opzione per chi sia alla ricerca di un “trainer” con cui iniziare un percorso dʼallenamento realistico allʼimpiego di piattaforme dʼarma dʼimpostazione militare. Il fatto che Dirk Frey, tiratore tedesco più volte premiato nel corso degli anni nelle discipline di tiro agonistico e dinamico, sia stato attivamente coinvolto nelle fasi di sviluppo dello Rx22 MSR e oggi sia il principale sostenitore della validità della piattaforma, dovrebbe essere già di per sé una garanzia sufficiente riguardo alle prestazioni di quest'arma; per i malfidati, non resta che aspettare la distribuzione anche nel nostro Paese.
Per maggiori informazioni
J.G. ANSCHÜTZ GmbH & Co.KG Jagd- und Sportwaffenfabrik
Daimlerstrasse 12
89079 - Ulm / Germany
Tel.: 0049-(0)731-4012-0
Fax: 0049-(0)731-4012-700