Il 3 dicembre 2016, ad Acireale, nasce il “Tiro al drone”, inizialmente su piattaforma softair: una sorta di tiro al bersaglio, che utilizza droni da competizione progettati e costruiti partendo da zero, ideato dal prof. Filippo Scaglione, docente di Elettronica in servizio presso l’IISS Galileo Ferraris di Acireale. Ben presto il prof. allarga la nascente attività sportiva al mondo delle armi da fuoco organizzando gare di tiro al drone con fucili e sovrapposti la cui quarta edizione vede la partecipazione di Gero Gibiino, campione catanese di tiro a volo a squadre, e diventa un’opportunità didattica per gli studenti dell’indirizzo Chimico - Biotecnologico seguiti dal prof. Mario Di Fazio (esperto in tecniche di indagine in biologia forense) e dell’indirizzo Informatico seguiti dal prof. Fabrizio Cagni (esperto in tecnologie multimediali). I primi sperimentano l’esame di bossoli appena sparati dai tiratori sportivi con armi corte e lunghe, il rilievo delle impronte digitali ed il cosiddetto “guanto di paraffina”; i secondi fanno foto e video (anche con ottiche a 360°) immortalando momenti a dir poco mozzafiato, come l’abbattimento di un drone con la carica pesante di un calibro 12.
Video: Uso del drone per l'allenamento al tiro sportivo
Recentemente, il prof. Scaglione e i suoi colleghi prof. Alfio Greco e prof. Antonino Spina hanno ideato e brevettato una invenzione industriale che non mancherà di appassionare sia i tiratori sportivi che i piloti di droni da competizione. Il titolo dell’invenzione è: “Sistema integrato programmabile per tiro a segno con raggi infrarossi codificati, utilizzante un drone come bersaglio, che spara anch’esso per fare punti”.
Con questa invenzione ci si potrà divertire con il tiro al drone in un comune campo di calcetto (non occorre recarsi in un poligono di tiro spesso molto lontano) senza il rischio di danneggiare, a volte molto gravemente, il velivolo.
Grazie all’utilizzo di innocui raggi infrarossi codificati (gli stessi di un telecomando TV) il divertimento è garantito dalla novità: qualcuno ha pure sparato contro un bersaglio volante, ma questo non ha mai risposto al fuoco. Gli spettatori ed il giudice di gara stanno fuori dal campetto.
Il tiratore a terra ha come avversari il pilota del drone e il suo copilota. Il tiratore spara raggi infrarossi codificati contro il drone utilizzando un apposito fucile, il SOFT L.I.R. (Soft Long range Infra Red). Il drone, manovrato da un pilota, comprende un sensore fotosensibile (oggetto di interesse del tiratore) ed un puntatore a raggi infrarossi che viene attivato dal copilota, che fa “sparare” dal drone analoghi raggi infrarossi contro il bersaglio fotosensibile avversario posizionato accanto al tiratore.
Il copilota osserva il “teatro di battaglia” utilizzando un visore FPV (First Person View), e fa sparare il drone tramite una struttura amovibile a bordo del velivolo comandata a distanza per mezzo di un apposito radiocomando. Una centralina a terra elabora in tempo reale e visualizza su due display i punteggi totalizzati dal tiratore e dal drone-copilota.
L’invenzione prevede anche uno scenario di “guerra elettronica” con il quale sia il tiratore che il copilota possono cambiare i codici memorizzati nei rispettivi bersagli da difendere così da neutralizzare gli attacchi dell’avversario, che non farà più punti anche se avrà colpito il bersaglio. Ciascuna delle parti avversarie sarà costretta, quindi, ad adeguare il prima possibile il codice sparato dai propri puntatori così da continuare a fare punti. Le cinque circuiterie elettroniche di cui è costituita l’invenzione sono gestite da altrettante schede a microcontrollore (Arduino Nano), che dialogano tra loro in modalità wireless tramite appositi moduli a radio frequenza con portata massima di 1.8 Km. Dopo che il Covid sarà stato debellato verrà disputato, con il supporto del docente di Scienze Motorie prof. Giovanni Messina (esperto in organizzazione di attività agonistiche) il primo campionato scolastico, a livello mondiale, utilizzando la suddetta invenzione.
Il post-Covid vedrà la realizzazione di un secondo progetto con il quale gli studenti dell’Istituto potranno affacciarsi al mondo del tiro a volo (il naturale upgrade del tiro al drone) grazie al supporto della dott.ssa Rita La Rocca. Ella, infatti, è in prima linea nelle scuole dell’isola con il Progetto Linea verde “Sport nella scuola“, patrocinato dalla FITAV (Federazione Italiana Tiro a volo) in collaborazione con la struttura nazionale e regionale del C.O.N.I. e del MIUR per diffondere a livello territoriale e nelle scuole (tramite il POF - Piano dell’offerta formativa d’istituto) la conoscenza del tiro a volo in ambito scolastico. L’obiettivo del progetto è quello di trasmettere dei valori importanti come:
- La lealtà del comportamento, il cui unico scopo è quello di raggiungere la massima espressione delle capacità naturali della persona
- Il rispetto delle regole e dell’ambiente
- La manifestazione ed il controllo di una sana competitività, che nulla ha a che fare con la violenza e l’inganno
- La solidarietà e l’amicizia tra praticanti, con il ricorso naturale e spontaneo al “fair play” ed al “self-control”
- La messa in atto di un processo educativo individuale e collettivo, finalizzato allo sviluppo psicofisico di ciascuno
- La socializzazione all’interno del gruppo
- Lo sport come integrazione di diverse culture, religioni, strati sociali, livelli d’istruzione e abilità e come coinvolgimento di tutti.
Aggiornamenti sulla precedente invenzione
Nell’articolo https://www.all4shooters.com/it/tiro/accessori/tiro-a-segno-robotizzato/ abbiamo descritto un innovativo sistema di tiro a segno robotizzato gestito da remoto tramite un comune telefonino, che si presta benissimo ad essere utilizzato nell’addestramento al tiro sportivo.
Presso il poligono di tiro “Fuoco sull’Etna” di Maletto (CT) sono state saggiate le prestazioni del nuovo sistema didattico, che si sono rivelate a dir poco eccellenti, tanto da convincere il Sig. Nunzio Tirendi, titolare del poligono, ad adottarlo nei prossimi corsi di maneggio all’uso delle armi da fuoco, tiro rapido sportivo e “tiro tattico da difesa Man” tenuti dai due figli, Serena (istruttrice di tiro) e Tonino (direttore e istruttore di tiro).
Un numero sempre più grande di persone frequenta ormai i poligoni di tiro trovando in essi un ambiente sicuro e frequentato, ovviamente, da persone rispettose delle Leggi. Come è noto, i titolari di porto d’armi sono particolarmente “attenzionati” dalle Forze dell’Ordine: basta poco per dire addio alla licenza per armi da fuoco. Il poligono di tiro risulta, quindi, uno dei luoghi più sani e più sicuri dove un padre e una madre possono mandare il figlio o la figlia (a Maletto è già attivo il “corso di tiro tattico da difesa Lady” tenuto dall’istruttrice Serena Tirendi) per trascorrere i pomeriggi in compagnia di tante altre persone rispettose delle Leggi.
Per informazioni su eventuali attività per studenti rivolgersi a:
Prof. Filippo Scaglione: sistemi robotizzati basati sulla tecnologia Arduino filios@tiscali.it
Prof. Alfio Greco: disegno meccanico e stampa 3D alfio_greco@yahoo.it
Prof. Antonino Spina: elettronica di potenza ninospn@gmail.com
Prof. Mario Di Fazio: tecniche di indagine in biologia forense difaziomario@yahoo.it
Dott.ssa Rita La Rocca: attività di tiro a volo nelle scuole siciliane chicchina_r@libero.it
Istruttrice di tiro Serena Tirendi: corso di tiro “Lady” serenatirendi39@gmail.com