Tirooperativo.it inaugura i corsi "PDW"

“Personal Defense Weapon”, estensione dell’acronimo “P.D.W.”, coniato negli Stati Uniti in tempi recenti, che indica specificatamente un sistema d’arma finalizzato a sostituire la pistola quale arma primaria, con caratteristiche diverse dalla carabina tattica: dimensioni compatte, capacità di erogare elevato volume di fuoco, attitudine ad ingaggiare il nemico alle medie distanze, elemento quest’ultimo che ci permette di ricondurre la nascita di queste armi alla sfera militare.

PDW “Personal Defense Weapon”

Corsi di tiro operativo 
La preparazione del corso è stata ultimata quest’inverno e molte sono state le prove sul campo con i sistemi d’arma più disparati.

In ambito civile alcune cose cambiano ed attualmente possono essere ricondotte a questa categoria le versioni civili delle pistole mitragliatrici, con pacchetto di scatto modificato per tirare a colpo singolo e, in ultima analisi, i moderni apparati di trasformazione per pistole semiautomatiche, che altro non sono che degli imponenti castelli-calciatura in cui si inseriscono le pistole trasformando, l’insieme, in un’arma lunga estremamente compatta, ideale per il combattimento nelle stanze.

Questi apparati hanno il vantaggio primario di migliorare sensibilmente la funzionalità ergonomica dell’arma, aumentando i punti di contatto con il corpo rispetto alla pistola e, secondariamente, di permettere l’installazione di accessori utili al combattimento quali torce tattiche, caricatori di riserva e dispositivi di mira.

Kriss Vector al tiro
Tra i sistemi d’arma più performanti il Kriss Vector.

Una riflessione, in ultimo, è doverosa: esistono dei prodotti didattici dedicati a questi sistemi d’arma particolare? Certo, a livello istituzionale, l’argomento PDW non è trattato né dal punto di vista teorico, né dal punto di vista dell’istruzione al maneggio. 

Dal nostro punto di vista si tratta di una vera e propria falla nei programmi didattici, tanto più che queste armi, come ben sanno gli appartenenti alle forze di polizia, necessitano di un addestramento adeguato soprattutto per quanto concerne la sicurezza di manipolazione.

Tirooperativo.it: corsi "PDW"

Il nuovo prodotto di Alessio Carparelli, fondatore di Tirooperativo.it, è finalizzato proprio a fornire ai partecipanti gli strumenti adeguati a ben padroneggiare le PDW in varie configurazioni utilizzandole in modo efficace in combattimento e si inquadra, dal punto di vista didattico, in un più ampio programma di approfondimento, inaugurato con il corso incentrato sull’uso delle armi a canna liscia specificatamente dedicato ai singoli sistemi d’arma.

Tiro da posizione inginocchiata
Tiro da posizione inginocchiata con pistola semiauto equipaggiata di guscio CAA Roni.

Dopo una breve lezione introduttiva si passa all’analisi degli equipaggiamenti dedicati al porto dell’arma ed alla preparazione, con particolare attenzione rivolta alla buffetteria, ai vari tipi di cinghia di trasporto e porto, e ai dispositivi di mira.

Questi ultimi meritano un approfondimento poiché l’attuale tendenza di impiego tende a relegare le mire metalliche ad un ruolo emergenziale tanto che, spesso, le armi sono dotate superiormente solo di slitta tipo MILSTD1913: diottra da combattimento e mirino, del tipo abbattibile e comando di alzo rapido, si acquistano a parte e si montano in assetto di riposo.

Pistola semiautomatica
I gusci-calciatura per pistole semiauto sono sempre più diffusi.

La scelta dei dispositivi optoelettronici dipende, soprattutto, dall’impiego che si intende fare del sistema d’arma e, per ingaggi a breve distanza, i sistemi olografici costituiscono un’opzione estremamente valida.

Tale circostanza comporta l’allestimento di una fase addestrativa specifica dedicata all’installazione ed alla messa a punto ma, nel caso specifico del progetto Tirooperativo.it, l’istruzione abbraccia una vasta serie di tecniche di mira, da quelle più meditate a quelle istintive, attuabili a seconda delle circostanze affrontate in combattimento.

PDW: regole di sicurezza

Interno poligono
Il corso si è svolto in un poligono indoor.

Il passo successivo consiste nell’esplicare, analizzare e mettere in pratica le regole di sicurezza da rispettare nel porto in determinati contesti, in poligono sia dentro che fuori dalla linea di tiro vera e propria.

Vi sono inoltre grandi differenze tra i sistemi d’arma originali come CZ Scorpion EVO III, B&T APC9, Kriss Vector etc. ed i kit di conversione per pistole, come per esempio quelli prodotti da CAA Industries Ltd. o Fab Defense: i primi possiedono infatti un sistema di sicura manuale vero e proprio; i secondi sono dotati di dispositivi di protezione del solo grilletto, ricavati nell’impugnatura anteriore ripiegabile o direttamente sul fusto tramite l’inserimento di una barriera basculante che avvolge, parimenti, la guardia. 

PDW CZ Scorpion EVO III calibro 9x21 al tiro
Tiro dalla barriera con PDW CZ Scorpion EVO III calibro 9x21

Per quanto concerne infine l’utilizzo efficace di questi strumenti in ambito operativo, con particolare riferimento alla difesa abitativa, il corso è suddiviso fondamentalmente in tre parti: 

  • la prima riguarda i fondamenti delle tecniche di tiro con le manovre d’emergenza; 
  • la seconda aumenta il livello di difficoltà costringendo i tiratori ad effettuare tiro e manovre da posizioni innaturali ed estreme, sfruttando le coperture; 
  • la terza espone e induce a sperimentare le tecniche di utilizzo più vantaggioso in spazi angusti, stanze etc.
Pistola PDW B&T APC9
La PDW B&T APC9 è disponibile anche in Italia in calibro 9x21

L’ultima parte permette, più delle altre, di apprezzare le doti di questo tipo di armi che di fatto, costituendo un ibrido tra l’arma lunga e quella corta, presentano notevoli potenzialità in ambienti urbani e abitativi. 

Requisito fondamentale per partecipare al corso consiste l’aver superato, almeno, il corso basico di tiro con pistola e questa scelta è giustificata dalla necessità, per gli allievi, di iniziare l’addestramento sulla base di un bagaglio di conoscenze, incentrate sulla sicurezza, ben consolidato.

Donna durante corso di difesa personale
In rilevante crescita la partecipazione femminile.

L’utilizzo del PDW è infatti, sotto certi aspetti, caratterizzato da alcune criticità ciascuna delle quali deve essere metodicamente affrontata in modo tale da non costituire impedimento, o peggio pericolo, in azione.

Il prodotto di cui scriviamo è interessante, dunque, proprio perché interviene su di un argomento che, attualmente, la realtà didattica istituzionale italiana sembra tralasciare e offre valide soluzioni operative anche personalizzate sulla base delle caratteristiche dell’operatore, dell’arma utilizzata e del suo equipaggiamento.

Tra i partecipanti anche figure illustri, come i membri di ITSTIME – Italian Team for Security, Terroristic Issues & Managing Emergencies (www.itstime.it), centro di ricerca del dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica che studia il terrorismo, con particolare riferimento alla minaccia islamista della quale monitora, da vent’anni, la comunicazione producendo analisi e valutazione del rischio.


Per ulteriori informazioni viista il sito tirooperativo.it