In una delle sparatorie scolastiche più letali della storia degli Stati Uniti, il 14 dicembre 2012, il ventenne Adam Lanza ha ucciso venti bambini e sei adulti alla Sandy Hook Elementary School di Newtown, Connecticut, prima di togliersi la vita.
Per questo terribile atto, Lanza ha usato una carabina semiautomatica Bushmaster XM15-E2S prodotta dalla Remington, sottratto a sua madre (che lo deteneva legalmente) dopo averla uccisa. Secondo gli investigatori, Lanza non ha fornito alcuna indicazione sul perché abbia preso di mira la scuola Sandy Hook.
"Le famiglie hanno sostenuto che Remington, il fabbricante di armi, ha pubblicizzato le vendite dell'arma che avrebbe attirato l’attenzione di uomini problematici come l'assassino che ha fatto irruzione nella scuola elementare Sandy Hook", come spiegato dal NY Times.
Il presidente Biden, in una dichiarazione di martedì sera (15 febbraio 2022), ha prontamente lodato l'accordo, dicendo: "Mentre questo accordo non cancella il dolore di quel tragico giorno, inizia il lavoro necessario per ritenere i produttori di armi responsabili della produzione di armi da guerra e della commercializzazione irresponsabile di queste armi da fuoco".
Cosa significa la nuova interpretazione della "responsabilità" per i produttori di armi?
"Abbiamo stabilito ciò che era chiaramente vero... l'immunità che protegge l'industria delle armi non è a prova di proiettile", ha detto l'avvocato dei querelanti Josh Koskoff in una conferenza stampa. "Speriamo che si rendano conto che sono loro a rischiare la pelle, invece di scaricare la colpa letteralmente a tutti gli altri". I quattro assicuratori di Remington hanno infatti accettato di pagare l'intero ammontare della copertura disponibile, ovvero i 73 milioni di dollari totali. "Per l'industria delle armi - aggiunge Koskoff - "è il momento di smettere di commercializzare sconsideratamente le armi a chiunque e per tutti gli usi e chiedere invece come il marketing può abbassare il rischio piuttosto che corteggiarlo. Per l'industria assicurativa e bancaria, è il momento di riconoscere il costo finanziario della sottoscrizione di compagnie che elevano il profitto aumentando il rischio. La nostra speranza è che questa vittoria sia il primo masso nella valanga che costringe a quel cambiamento".
Quindi, secondo persone come il presidente Biden e il signor Koskoff, la colpa della Remington sta nel "marketing irresponsabile" delle armi da fuoco esaltando le qualità dei loro prodotti - anche se il tiratore di Sandy Hook non ha affatto comprato il fucile, ma ha ucciso sua madre per entrarne in possesso. Ma ok, è chiaro che ai loro occhi la vera, imperdonabile colpa è quella di produrre e, Dio non voglia, vendere armi da fuoco che la gente comune può effettivamente comprare e possedere legalmente. Non importa che anche un rapporto pubblicato nel 2014 dal Connecticut Office of the Child Advocate, che ha tracciato un profilo dello sviluppo e della storia educativa di Lanza, ha notato "opportunità mancate" da parte della madre del ragazzo, del distretto scolastico e di diversi operatori sanitari. Ha identificato "segnali di avvertimento, bandiere rosse, o altre lezioni che potrebbero essere apprese da una revisione della vita [di Lanza]".
Quasi tutti sapevano o potevano vedere che era un giovane depresso e anoressico con una salute mentale in deterioramento e un fascino per la violenza di massa. Eppure la colpa è della Remington, per aver "incautamente commercializzato" i suoi prodotti. Giusto. Ci si può chiedere perché i genitori e i parenti delle vittime di incidenti stradali non facciano causa anche alle case automobilistiche, che spesso "commercializzano irresponsabilmente" i loro prodotti enfatizzando velocità, potenza e prestazioni. Ma, certo, solo le armi da fuoco sono intrinsecamente malvagie, non per niente la chiamano "gun violence": perché sono le armi, non i criminali o i pazzi, che uccidono la gente. Suona strano? Infatti è strano!
Il problema è che l'accordo di Sandy Hook rende più probabili le cause future. Il che significa che i produttori di armi saranno puniti, le industrie chiuderanno, i lavoratori perderanno il loro lavoro, il possesso legale di armi sarà ulteriormente limitato, e i criminali saranno assolti o addirittura risarciti perché vittime inconsapevoli del "marketing irresponsabile" da parte dei produttori di armi. In questo modo, la violenza delle armi sarà finalmente frenata.
Si deve supporre che questa sia la "nuova normalità" che vogliono. Ma quali sono le conseguenze a lungo termine? Il prossimo bersaglio potrebbe essere l'industria automobilistica? Permetteteci di dubitarne…