Il primo giorno di gara al Al Lusail Shooting Complex di Doha si è concluso in maniera positiva per i colori azzurri.
Il Trap centra il podio nella gara maschile. A mettersi al collo la medaglia è il tarantino Mauro De Filippis, terzo alle spalle dello slovacco Erik Varga e del ceco Jiri Liptak. Classe 1980, poliziotto, marito di Jessica Rossi, De Filippis ha chiuso le qualificazioni con l’ottimo punteggio di 123/125 e con +6 nello spareggio necessario a definire i blocchi di partenza si è meritato il secondo posto in finale. Nel round decisivo per le medaglie ha superato brillantemente gli sbarramenti che hanno assegnato il sesto, il quinto ed il quarto posto, arrendendosi poi a quello con cui si è aggiudicato la medaglia di bronzo con il punteggio di 35/40. Meglio di lui soltanto lo slovacco, oro con 45 +4, ed il ceco, argento con 45 +3.
Finale mancata invece per un soffio da Giovanni Pellielo. Il portacolori della Polizia Penitenziaria, quattro volte sul podio olimpico e sulla vetta di quello mondiale che il primo giorno era stato perfetto con 75/75, successivamente non ha purtroppo superato il muro del 23/25 in entrambe le serie e con 121/125 si è fermato ad un passo dalla finale, piazzandosi al 13° posto assoluto. Ventunesimo e ventitreesimo, rispettivamente, Luca Miotto (Fiamme Oro) di Ciliverghe (BS) e Valerio Grazini (Carabinieri) di Viterbo, entrambi con 118/125.
Buona per la finale, ma sfortunatamente non per il podio, la prestazione della Campionessa Olimpica Jessica Rossi. Con 116/125 +2 nelle qualificazioni la poliziotta di Crevalcore si è assicurata il quinto posto del round conclusivo e si è poi fermata in quarta piazza con lo score di 29/35. Sul podio la sanmarinese Alessandra Perilli, oro con 44/50, la libanese Ray Bassil, argento con 42/50, e la finlandese Satu Makela-Nummela, bronzo con 35. Anche in questo caso, così come accaduto nella classifica maschile, l’azzurra Alessia Iezzi ha mancato la finale per un solo piattello. Con 115/125 la tiratrice dei Carabinieri di Manoppello (PE), vincitrice della Finale di Coppa del Mondo dello scorso anno, si è dovuto accontentare della settima piazza. Infine, dodicesima Fiammetta Rossi (Fiamme Oro) di Montefalco (PG) con 106/125.
Podio tutto italiano nel Double Trap: Oro per Vescovi, argento per Di Spigno, bronzo per Tronca
L’Italia è stata la protagonista assoluta della gara di Double Trap del Gran Premio Internazionale di Doha.
Gli alfieri azzurri del Direttore Tecnico Mirco Cenci hanno dominato la competizione e assediato il podio, conquistando tutte le medaglie in palio con Andrea Vescovi oro, Daniele Di Spigno argento e Ignazio Tronca bronzo.
Conclusi i 150 piattelli di qualifica il primo della classifica provvisoria era risultato l’eccezionale russo Vasily Mosin, bronzo a Londra 2012, con 143 punti, seguito da Di Spigno con 136, Tronca e Marco Innocenti con 134 e da Vescovi con 133, pari merito con l’indiano Ankur Mittal, vice Campione del Mondo 2017. Il primo a doversi arrendere nella serie decisiva per la corsa alle medaglie è stato proprio quest’ultimo, sesto con 24/30, e nella seconda scrematura gli azzurri hanno superato anche il russo, quinto con 30/40.
A questo punto sugli spalti è esplosa la festa azzurra, mentre in pedana i quattro specialisti hanno proseguito il confronto senza risparmiarsi. Il primo dei quattro ad abbandonare il duello è stato Innocenti, toscano di Montemurlo, medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Rio 2016, quarto con il punteggio finale di 41/50. Sul terzo gradino del podio si è accomodato Ignazio Maria Tronca, poliziotto milanese di ventidue anni e vice Campione del Mondo Juniores nel 2015, medaglia di bronzo con 52/60, che ha ceduto ai compagni di squadra Vescovi e Di Spigno, entrambi in forza alle Fiamme Oro, l’onere di sfidarsi per le due medaglie più preziose. Alla fine lo scontro ha avuto come trionfatore il primo, perugino di Città di Castello, Campione del Mondo Juniores nel 2014 a Granada e medaglia d’argento nel Gran Premio di Cipro di dieci giorni fa, che senza alcun timore reverenziale ha avuto ragione del pluricampione del Mondo di Terracina (LT) con il totale di 75/80 a 71/80.
“Sono stati davvero bravissimi – ha commentato Cenci alla fine della gara – Andrea (Vescovi, ndr) ha confermato l’ottimo stato di forma, ma anche gli altri non sono stati da meno”. Non da finale la prestazione degli altri azzurri in gara".
Davide Gasparini (Esercito) di Gabicce Mare (PU) si è fermato in settima posizione con 132/150, mentre Antonino Barillà (Marina Militare) di Villa San Giuseppe (RC) e Alessandro Chianese (Marina Militare) di Casandrino (NA) si sono fermati, rispettivamente, in dodicesima con 129 e quattordicesima con 127.
Chiara Cainero rientra alla grande, medaglia di bronzo per Diana Bacosi. Finale anche per Riccardo Filippelli
Chiara Cainero, oro a Pechino 2008 e argento a Rio 2016 non finisce di stupire. A quattro mesi dalla nascita di Agata, la sua secondogenita, rientra in pedana e vince a Doha l'oro nello skeet. Nel duello finale batte per 52/60 a 51 la francese Lucie Anastassiou.
Terza piazza per l’oro di Rio 2016 Diana Bacosi (43/50). Alla soglia dei 40 (auguri in anticipo per il prossimo 28 marzo) la Cainero non si pone limiti, pensa solo ad allenarsi al meglio: “Ho ripreso ad allenarmi dopo il parto. – commenta- Dovevo adattarmi alla nuova formula di qualificazione sui 125 piattelli. Era importante entrare in finale e misurarmi anche sull’altra novità, la finale a 60 piattelli. Evidentemente ho metabolizzato bene il tutto e sono pronta anche per i nuovi scenari. La stagione agonistica è appena iniziata, vedremo di conquistarci il futuro di piattello in piattello”.
Chiara è abituata ad esibirsi al massimo nel doppio ruolo di mamma e campionessa. Nel 2013, incinta di 5 mesi di Edoardo, vinse a Suhl il terzo dei suoi cinque titoli europei.
Katiuscia Spada, iscritta alla competizione, non ha poi purtroppo gareggiato per indisposizione fisica.
Splendido anche il commento a fine gara della francese Lucie Anastassiou, medaglia d’argento: “Che giornata! Prima competizione dell'anno in Qatar e secondo posto per me circondata dalle due migliori tiratrici al mondo! È stato pazzesco! E quale onore per me!”
Molto bene anche gli uomini al Lusail Shooting Complex, anche se questa volta non riescono a guadagnare una medaglia: 4° Riccardo Filippelli (123, 34/40), 7° Emanuele Fuso (121), 9° Gabriele Rossetti (121). Il podio ha visto salire sul suo gradino più alto il ceco Jakub Tomacek (54/60+6), davanti al danese Jesper Hansen (54+5) e al francese Antony Terras (45/50).
Il tiro a volo si sposta adesso sulle pedane messicane di Guadalajara per la prima tappa di Coppa del Mondo, che si svolgerà nelle prime due settimane del mese di Marzo.