Quando e come hai iniziato a fare coltelli?
Ho fatto il mio ingresso nel mondo dei coltelli nel 1997, quando iniziai a lavorare con il mio maestro e mentore Scott Slobodian, di cui sono stato il solo e unico apprendista, nel suo laboratorio in Sierra Nevada, sulle montagne al confine tra California e Nevada.
All'epoca avevo 22 anni e rimasi con Slobodian per circa un anno e mezzo. Di giorno lo aiutavo a costruire i suoi coltelli, alla sera lavoravo sui miei progetti, spesso restando in piedi tutta la notte.
Lavoravo con lentezza poiché non avevo ancora l'abilità e l'esperienza necessarie, comunque è stato un periodo molto ricco e intenso, che mi ha fatto capire che cosa avrei voluto fare “da grande” ovvero costruire coltelli, lavorare con le mie mani per trasformare materiali grezzi in oggetti splendidi e interessanti, che non ti stanchi mai di guardare.
Io ho studiato e lavorato come ebanista, ma quando ho compreso la bellezza del creare oggetti relativamente piccoli combinando insieme cinque, otto o dieci materiali diversi e contrastanti, è stata come una rivelazione che mi si ripresenta ogni giorno.
Ho avuto la fortuna di poter diventare un coltellinaio a tempo pieno.
Costruisco principalmente coltelli a lama fissa, senza per questo tralasciare quelli chiudibili, che disegno da me.
Mi piace molto combinare elementi propri di diverse culture, come quella nordica e quella giapponese. È un incrocio che funziona bene perché sia le lame scandinave sia quelle giapponesi sono ispirate a forme organiche, all'essenzialità e all'uso di materiali semplici che parlano con la propria voce senza aver bisogno di tanti fronzoli.
Parlaci un po' di te e della tua vita personale...
Ho 40 anni da pochissimo tempo mi sono trasferito da Stoccolma (dove abitavo dal 2003 quando feci ritorno dagli USA) alla piccola cittadina di Blekinge, chiamata anche “Il giardino della Svezia”.
Ho una grande casa con molto spazio per allestire mio laboratorio, cosa che sto facendo in questi giorni; sento di aver voltato una nuova pagina della mia vita e spero che stia per iniziare un nuovo capitolo ricco di soddisfazioni.
Ho due figli, di 9 e 14 anni; il più grande è interessato alla pittura e mostra di avere talento in quest'arte; non so se questo lo porterà a diventare un coltellinaio, si sa che le menti creative sono anche imprevedibili... Vedremo!
Quali tipi di coltelli preferisci costruire?
Costruisco soprattutto fighters, daghe ma anche lame più corte per caccia e porto quotidiano. In questo periodo sto costruendo una grande katana (spada giapponese) per un cliente in Arabia Saudita.
Da un paio d'anni mi sono dedicato alla costruzione di coltelli chiudibili, soprattutto con blocco della lama liner lock.
Costruirli in modo che funzionino bene con l'attrezzatura molto essenziale che uso è una bella sfida, ma il risultato finale rappresenta una bella soddisfazione.
Quali materiali utilizzi per le lame e le impugnature?
Sono famoso soprattutto per le mie lame con hamon in acciaio da molle 1050, una tecnica che mi ha insegnato Scott Slobodian. Si tratta in pratica di una tempra differenziata sul tagliente e sul corpo centrale della lama. Con questa tecnica ciascuna lama è diversa dall'altra.
Forgio anche il mio damasco e occasionalmente impiego quello inossidabile della Damasteel. Tutti i fornimenti dei miei coltelli sono realizzati da me con la tecnica della cera persa con argento, bronzo o rame. Anche le piastrine della prima versione del mio chiudibile liner lock KingPin le ho realizzate in bronzo a cera persa. È stata una sfida sia per me sia per la mia attrezzatura, ma alla fine ce l'ho fatta!
Per le impugnature uso soprattutto l'avorio fossile di tricheco e tanti legni pregiati provenienti da ogni parte del Mondo, dall'olivo italiano all'acacia australiana, con tutto quello che c'è in mezzo.
Hai detto che la tua attrezzatura è molto semplice. Ce la puoi descrivere?
Mi piace lavorare con le mani, quindi non ho alcuno strumento automatico come pantografi, frese o torni. Cerco di fare tutto con le mani, per quanto sia possibile. Uso soltanto due levigatrici a nastro della Bader, un trapano a colonna e un trapano da dentista ad alta velocità che uso per fare un po' di tutto.
Se tu dovessi indicare un pregio dei tuoi coltelli?
Direi che il punto di forza dei miei coltelli è la mia vivida immaginazione che si traduce in una capacità di combinare forme e linee in un insieme armonioso e bello da vedere.
Qual è il tempo di attesa per avere un tuo coltello?
Al momento il tempo di attesa è di almeno 6-8 mesi, forse qualcosa di meno per piccoli progetti.
A quali mostre di coltelli partecipi?
Occasionalmente partecipo a mostre mercato di coltelli custom in Europa come lo show di Helsinki (Finlandia) quello di Solingen (Germania) al FicX di Parigi, ma espongo regolarmente soltanto al Blade Show che si svolge negli USA.
Per ulteriori informazioni
website: www.andershogstrom.com
email: info@andershogstrom.com
address: Anders Högström, Box 72 3711 Backaryd- Svezia