La rievocazione storica della battaglia di Solferino e San Martino a Valeggio sul Mincio

Il 9° Jaeger apre il fuoco.

Sono le 3:50 del mattino del 24 giugno 1859 quando in località Salinone Mulino, a circa 1,5 km dall'abitato di Medole, sulla strada per Carpenedolo (Bs) vengono esplosi i primi colpi della Battaglia di Solferino e San Martino tra elementi appartenenti  al 4º Corpo francese e truppe austriache, formate dal 52º Reggimento di linea e da 16 Squadroni della Divisione di Cavalleria Zedtwitz, con numerosa artiglieria. È l’inizio di uno scontro epocale a cui prendono parte circa 265.000 uomini, prima grande battaglia a essere combattuta dopo quelle Napoleoniche e l'ultimo grande scontro campale combattuto in Europa con armi ad avancarica.  Gli schieramenti che si fronteggiano, all’interno di quella che passerà alla storia come Seconda Guerra d’Indipendenza, sono quello austroungarico forte di 131.000 uomini e quello alleato franco-piemontese che conta 134.000 effettivi. 

Il  9° Jaeger si dispone a quadrato.

Alla fine della giornata che vede prevalere  i franco-piemontesi,  dopo oltre dieci ore di scontro i francesi lasciano sul campo 1.622 uomini ed hanno 8.530 feriti, oltre a 1.518 fra dispersi e prigionieri; i piemontesi contano 869 morti, 3.982 feriti e 774 dispersi o prigionieri. In totale le perdite degli alleati ammontano a 2.431 morti e 12.152 feriti. Dal canto loro gli austriaci hanno 2.292 morti e 10.807 feriti, oltre a 8.638 dispersi o prigionieri. Queste impressionanti cifre che non si erano più raggiunte dall’epoca delle Guerre Napoleoniche e l’inadeguatezza dei servizi sanitari dei tre eserciti spingono il  ginevrino Jean Henri Dunant, presente sul posto, a ideare la Croce Rossa. 

Gli Zuavi della Guardia Imperiale Francese attaccano i reparti austriaci.

Per la prima volta nella favolosa cornice estiva di uno dei parchi più belli d’Europa, il Parco Giardino Sigurtà  a Valeggio s/M (VR), si è svolta sabato 24 e domenica 25 giugno scorsi la tradizionale rievocazione storica della battaglia di Solferino e San Martino.  Queste due località distano pochi chilometri dal Parco e  l’importante fatto storico che qui avvenne nel 1859 è stato rievocato  nei giorni della ricorrenza nella cornice estiva del Parco che in queste settimane ospita a l’interno dei suoi 600.000 metri quadrati  migliaia di rose, centinaia di ninfee, hemerocallis, girasoli, le prime dalie, oltre ad essere un city break ideale per il periodo estivo. Al Giardino Sigurtà, oltretutto, è presente la scritta “Un popolo senza memoria storica è come un albero senza radici”  fatta incidere in una lastra di marmo al Poggio degli Imperatori, da Enzo Inga Sigurtà, padre di Giuseppe e Magda Sigurtà (attuali proprietari di questa oasi naturalistica)  per ricordare la battaglia e il passaggio degli imperatori Francesco Giuseppe d’Austria e Napoleone III di Francia al Parco nel 1859. Fu qui, infatti, che l’imperatore Francesco Giuseppe ebbe il suo quartier generale prima della battaglia di Solferino e San Martino e sempre qui, il giorno dopo, il 25 giugno 1859, Napoleone III si stabilì fino alla vigilia del trattato di Villafranca. 

Il servizio sanitario in azione.

Sabato 24 giugno 2023 ha visto il via alla rievocazione con una cannonata di inaugurazione di mezzogiorno e successivamente, nel pomeriggio, si è svolta la vera e propria Rievocazione della Battaglia di Solferino e San Martino: centinaia di figuranti hanno ricordato con cavalli, soldati, armi e cannoni  l’episodio bellico accompagnati da spiegazioni storiche e momenti musicali con una soprano, per coinvolgere ancor più le centinaia di visitatori e appassionati accorsi al Parco. 

Dopo la battaglia si è ricordata la firma del trattato di Villafranca con gli imperatori Napoleone III e Francesco Giuseppe d’Austria, atto che pose le premesse per la fine della Seconda Guerra di Indipendenza. La manifestazione, che si è svolta in collaborazione con Volti del Risorgimento, gruppo di appassionati che narrano la vita e le imprese dei soldati che combatterono le campagne risorgimentali, ha visto numerosi gruppi rievocatori e appassionati tra cui il 100ème Regiment de Infanterie de Ligne, compagnia granatieri, riconoscibile dalle spalline rosse, dell’associazione Vivere il Risorgimento, che partecipa alle principali manifestazioni in ambito Italiano, il gruppo dei Kaiserjager, ovvero cacciatori addestrati a combattere su ogni tipo di terreno contro Fanteria, Cavalleria e Artiglieria e Il Gruppo storico Generale Cler che svolge la sua attività nel campo della rievocazione storica con uniformi fedelmente ricostruite come quelle del Reggimento Zuavi della Guardia Imperiale di Napoleone III. Insomma una manifestazione coinvolgente caratterizzata  da una rigorosa ricostruzione storica di armamenti e uniformi che consigliamo vivamente ai nostri lettori appassionati di avancarica.

Si ringrazia la Dottoressa  R. Gueli dell’Ufficio Stampa del Parco Giardino Sigurtà  per il supporto fornitoci 

www.sigurta.it