Road to Paris: la carabina libera a tre posizioni: la gara di tiro più tecnica alle Olimpiadi di Parigi 2024

La posizione in ginocchio è la più complessa dal punto di vista tecnico. Molto particolare l’abbigliamento rigido che prevede anche cuscino, guantone, cinghie.

La Carabina libera tre posizioni è una gara che si disputa con armi da fuoco con il calibro .22 Long Rifle, sulla distanza di 50 metri. È la versione "in miniatura" dell’antica specialità a 300 metri ed è la gara olimpica di Tiro a segno alla maggiore distanza, con lo svolgimento più lungo (benché ripetutamente “sforbiciato” negli ultimi anni) e con maggiori implicazioni tecniche originate proprio dalle tre posizioni di tiro.

Ha fatto il suo debutto olimpico a Helsinki nel 1952 per i maschi, anche se la prima gara olimpica “simile” si è svolta ad Atene 1906, e nel 1984 a Los Angeles per le femmine.

Carabina a tre posizioni: una gara lunghissima

Si spara su bersagli elettronici per le gare internazionali, qui il giovane svedese Victor Lindgren.
La svizzera Nina Christen ha vinto la gara dell’Olimpiade di Tokyo nel 2021.

Sia per gli atleti maschi sia per le femmine nella gara di qualificazione si sparano 60 colpi: 20 ginocchio (kneeling position), 20 a terra (prone) e 20 colpi in piedi (standing) in un tempo totale di 1 ora e 30 minuti. In questa fase il punteggio è calcolato sul valore intero. In finale entrano i primi otto tiratori classificati che non si portano nessun punteggio della qualificazione. Quindi si sparano fino a 45 colpi: 15 in ginocchio, 15 in posizione prona e 15 in posizione eretta. I colpi in posizione inginocchiata vengono sparati in serie di cinque, ciascuno entro 200 secondi, quelli in posizione prona vengono sparati in serie di cinque, ciascuno entro 150 secondi. I primi dieci colpi della serie in piedi vengono sparati in cinque colpi per serie, ciascuna entro 250 secondi. Al termine della seconda serie i tiratori con i due punteggi più bassi in classifica vengono classificati all'8° e al 7° posto. Gli ultimi cinque colpi singoli vengono sparati a comando ed entro 50 secondi ciascuno. Dopo ogni singolo tiro, l'atleta con la classifica più bassa viene eliminato e ottiene a scalare il posto dal 6° al 3°. Il conclusivo tiro numero 45 decide le medaglie d'oro e d'argento. In caso di parità per l'eliminazione dell'atleta con la classifica più bassa, la parità viene risolta da uno o più tiri di spareggio aggiuntivi. Il punteggio finale è ai decimali, con il punteggio massimo per tiro di 10,9 punti e il punteggio massimo del round finale di 490,5 punti.

Il bersaglio e l’attrezzatura

L’italiano Niccolò Campriani ha vinto a Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016, ritirandosi dalle competizioni l’anno successivo.

Il diametro del 10 è 10,4 mm: piccolissimo, come una moneta da un centesimo di euro. Il diametro del 9 è 26,4 mm, mentre il diametro dell’intero bersaglio è 154,4 mm. Per la mira, si utilizzano diottra e mirino. La carabina è futuristica, ha calcio completamente regolabile e personalizzabile, anche nel bilanciamento. Non deve pesare più di 8 kg e si possono impiegare giacche, pantaloni, guantone e calzature specifici per migliorare la stabilità in posizione. Anche un cuscino per la posizione in ginocchio. I tiratori, nei momenti che precedono o seguono questa gara, si muovono curiosamente, come se fossero robot, perché il loro abbigliamento di gara è rigido e utilizzano cinghie per mantenere la posizione più stabile possibile.

Record e personaggi della carabina a tre posizioni

La carabina per la specialità delle tre posizioni è futuristica, ha calcio completamente regolabile e personalizzabile, anche nel bilanciamento.

Attualmente il record della qualificazione è detenuto dal cinese Linshu Du (597) e risale al 2023, mentre quello della finale è di un altro cinese, Yukun Liu (468,9), stabilito pochi mesi fa nella Coppa del mondo di Baku (AZE). In campo femminile, il record del qualification round è detenuto a quota 596 in coabitazione dalla norvegese Jenny Stene (2022) e dalla statunitense Sagen Maddalena (2023). Quello del final round, 469,6, dall’indiana Sift Kaur Samra. Storici campioni della disciplina sono l’inglese Malcolm Cooper, oro a Los Angeles 1984 e a Seoul 1988, il francese Jean-Pierre Amat, oro ad Atlanta 1996, lo sloveno Raymond Debevec, oro a Sydney 2000 e Niccolò Campriani oro a Londra 2012 e a Rio 2016. Tra le donne, menzione speciale per la russa Ljubov' Galkina che ad Atene per l’oro superò l’italiana Valentina Turisini e la cinese Wang Chengyi, e la ceca Kateřina Kurkova, argento ad Atene, figlia di Peter, anch’egli olimpionico del tiro, e moglie del tiratore statunitense Matthew Emmons, oro ad Atene nella stessa specialità.

La carabina per tiro a tre posizioni Feinwerkbau KK2800 Xchange, permette di adattare in modo veloce la parte posteriore della calciatura, in modo da risparmiare prezioso tempo di gara.

Nella scorsa olimpiade di Tokyo ha vinto la medaglia d’oro il ventunenne cinese Changhong Zhang che però non fa risultati da due anni. In campo femminile la campionessa olimpica in carica è la svizzera Nina Christen. Difficile la scelta sui candidati alle medaglie di Parigi 2024. In campo femminile sembrano avvantaggiate le norvegesi Jeannette Hegg Duestad e Stene, che comandano il ranking ISSF, le già citate Christen e Maddalena, la tedesca Anna Janssen e la cinese Qiongyue Zhang. Al maschile, spendiamo qualche pronostico per il ceco Jiri Privratsky, attualmente al comando del ranking ISSF, per il norvegese Jon-Hermann Hegg, i cinesi Liu e Linshu Du e l’indiano Aishwary Pratap Singh Tomar.

Alla gara di Parigi potranno comunque partecipare anche alcuni tiratori che hanno ottenuto la carta in C10.

Appuntamento con le finali delle gare olimpiche di Carabina a 50 metri 3 posizioni maschile mercoledì 31 luglio, con finale il giorno successivo, 1° agosto, che è anche quello della qualificazione femminile, mentre la finale femminile è prevista per il giorno ancora successivo, 2 agosto, al poligono del Centro nazionale di tiro di Châteauroux-Déols (CNTS).

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