Seconda Guerra Mondiale: Museo della Memoria di Brancoli (Lu)

La vista che si ha dal luogo dalla canonica della Chiesa di San Giusto a Brancoli, che si estende fino alla piana di Lucca è la stessa che avevano le vedette della Wehrmacht. 

Mantenere vivi i ricordi e conservare gli oggetti del passaggio del fronte durante la Seconda Guerra Mondiale in Brancoleria, questa è la missione del Museo della Memoria di Brancoli, che si trova sui primi rilievi della Garfagnana, alle porte di Lucca.  Realizzato dai membri del Comitato Linea Gotica di Brancoli, il museo è il frutto di una pluriennale ricerca sia storica sia oggettistica. L’esposizione museale è divisa per aree tematiche: la sala «dai Campi di Battaglia» conserva materiale da scavo rinvenuto nel territorio, come vari tipi di mine, dalle antiuomo a quelle anticarro, armamenti e munizioni, e una riproduzione in miniatura di un campo minato, utile a far comprendere la pericolosità di questi ordigni; la sala «conferenze e archivio storico», intitolata a Piergiorgio Romboli, Storico della zona molto conosciuto, contiene un'esposizione fotografica suddivisa su base tematica e una biblioteca specialistica; la sala «dell'esercito tedesco e italiano (del Regio Esercito)» è una stanza particolarmente ricca di materiale, in particolare con una varietà di uniformi ed elmetti. Vi è poi una grande quantità di materiale in dotazione ai soldati o di equipaggiamento in generale. Inoltre, è stata allestita una riproduzione di bunker, come quelli che sono presenti nella vicina Linea Gotica.

Alcune delle molte divise delle truppe dell’Asse esposte nel museo.
Il diorama rievocativo che riproduce l'incontro tra una civile e un soldato americano in un contesto rurale, un pollaio.
L’ingresso di uno dei bunker tedeschi del Monte Pittone.
Alcune cartoline umoristiche dell’epoca.
Piastrino identificativo del Regio Esercito.
Ricostruzione di un campo minato.
Diorama di uno dei bunker presenti sul Monte Pittone.  
L’inizio del percorso trekking lungo i bunker germanici del Monte Pittone.

Nella riproduzione di questo spaccato di bunker sono state impiegate le pietre utilizzate per le fortificazioni sul vicino Monte Pittone. All'interno di questo spaccato di bunker è stato inserito vario materiale che poteva essere presente, riproducendo dunque una scena di vita di quel tempo; la sala «delle forze alleate Ivan J. Houston» (intitolata al sergente della 92ª Divisione Fanteria, nota come Buffalo Soldier Division, dell'esercito degli Stati Uniti, unità che liberò la Valle del Serchio) che espone materiali di varie tipologie appartenuti all'esercito Alleato, fra cui molti oggetti donati proprio dal figlio di Houston, e attrezzature della cultura contadina che nel 1944 venne per la prima volta a contatto con gli americani. A tal proposito anche qui viene proposto un diorama rievocativo che riproduce l'incontro tra una civile e un soldato americano in un contesto rurale, un pollaio. Una scena "semplice", ma carica di significato perché è quello che succedeva al tempo, con le persone del posto che offrivano qualcosa ai liberatori e a sua volta loro offrivano altri prodotti, mai visti fino ad allora. Infine, tra le attività promosse dal Museo, vi è la possibilità di effettuare visite guidate, solo su prenotazione, alle fortificazioni della Linea Gotica sul vicino Monte Pittone, seguendo un percorso di alto valore storico e paesaggistico. Lungo lo stesso percorso, una volta all’anno, viene organizzato il “Brancoli Living History”, durante il quale grazie alla presenza di numerosi gruppi di rievocazione storica, è possibile rivivere gli avvenimenti bellici dell’epoca.

Video: I bunker tedeschi del Monte Pittone e Brancoli Living History



Informazioni utili sul Museo della Memoria di Brancoli (Lu)

Orario di apertura: la seconda domenica del mese ore 14:30/18:30 o a richiesta.