Ristrutturato nel 2013 il Mu.R., Museo del Risorgimento di Lucca (già Museo della Guerra), offre al suo visitatore la possibilità di compiere un viaggio alla scoperta delle origini della nazione e delle proprie radici in una escursione storica che si snoda tra fatti locali e avvenimenti nazionali. Ciò è reso possibile dall’esposizione del materiale contenuto al suo interno quali armamenti, divise, documenti e stampe dell’epoca ma anche da una coinvolgente Sala Multimediale che trasporta lo spettatore nel vivo delle vicende che si sono succedute tra il 1815 e il 1918; questo grazie alla narrazione di tre figure rappresentative degli uomini e delle donne che hanno fatto il Risorgimento, sapientemente intervallati da spezzoni di popolari melodie di canti patriottici e garibaldini, il tutto realizzato secondo la convinzione che “là dove non c’è emozione non c’è comunicazione”.
La forza del Mu.R. sta anche nella Linea del Tempo ossia l’idea di allestire uno spazio espositivo che intreccia le imprese dei Padri della Patria con gli entusiasmi e le passioni della gente comune; perché tutto contribuì alla realizzazione del sogno risorgimentale. Particolare attenzione è poi riservata ai patrioti e patriote lucchesi, come Tito Strocchi, garibaldino e fervente mazziniano, Antonio Mordini avvocato e politico di idee democratiche-moderate che fu un fedelissimo di Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Giovannetti militare di carriera comandante del contingente toscano nella Prima Guerra d’Indipendenza Italiana, Giovanni Antonelli l’unico lucchese nei Mille, Luisa Amalia Paladini, scrittrice e poetessa, una delle tante “Tessitrici” del Risorgimento, Cleobulina Cotenna fervente liberale e soccorritrice dei patrioti perseguitati. Venendo all’aspetto più meramente oplologico dobbiamo dire che il Mu.R. anche se piccolo è in grado di offrire dei pezzi di grande interesse storico quali due pistole a luminello della metà del XIX secolo di cui una a semiretrocarica, la sciabola da ufficiale di fanteria modello 1855 appartenuta a Tito Strocchi, due sciabole da ufficiale dei volontari garibaldini modello 1855, una pistola a pietra focaia alla moderna, una sciabola da ufficiale della Marina Austriaca, la sciabola del generale Albertini. Modello d’ordinanza dell’Esercito delle due Sicilie eccetera… insomma pistole e lame che hanno fatto la storia d’Italia.