MLAIC World Cup 2022: i campioni internazionali dell’avancarica si sono sfidati in Ungheria e in Germania

Estate 2022, dopo due anni segnati dalla catastrofe pandemica, dopo un così lungo periodo caratterizzato da limitazioni e privazioni sociali, abbiamo potuto riabbracciare gli amici di sempre, gli atleti MLAIC che durante agosto hanno dato prova di sé, qua e là per l’Europa.

Sì, perché il calendario gare, questa estate, è stato particolarmente ricco, grazie a due eventi di importanza Mondiale che hanno registrato la presenza di atleti provenienti da tre continenti, Europa, America ed Africa.

Il tiratore italiano Ruben Scotti, oro nel tiro a volo nella categoria Lorenzoni.

L’attività estiva iniziava il 1° agosto, nella ridente località di Szentendre, in Ungheria, dove per un’intera settimana, gli atleti si sono sfidati su bersagli posizionati a ragguardevoli distanze, durante la 1° edizione dell’MLAIC Long Range World Cup.

Diverse le tipologie di arma utilizzate, presenti sia modelli ad avancarica che a cartuccia metallica, ma tutti rigorosamente caricati a polvere nera e privi di organi di mira moderni, no ottiche, nessun ingrandimento a semplificare la vita degli atleti, solo sistemi tradizionali a supporto, mirini a tunnel e diottre micrometriche.

Diverse le distanze di ingaggio dei bersagli, posizionati a 300, 500, 600, 900, 1000 yards, alla faccia degli scettici che ancora mettono in discussione le performance di queste armi!

Riduttivo cercare di spiegare l’emozione dei partecipanti, impegnati in discipline così delicate, dove un imprecisione nel caricamento, un tentennamento nel respiro, uno sfortunato ed improvviso cambio di direzione del vento, sono sufficienti a vanificare il risultato; ma dove immensa è la soddisfazione quando quel proiettile, espulso con violenza da una meccanica di fine ottocento, raggiunge il bersaglio, dopo una corsa parabolica che si lascia apprezzare in tutta la sua lunghezza e che racchiude in se tutta l’operosità necessaria alla preparazione del tiro.

Michele Pesavento impegnato al tiro nella categoria Vetterli.
Il campione di tiro ungherese Balazs Nemeth, medaglia d’oro nel Mid Range Aggregate Match (300-500-600-900-1000 yards).

Le forti emozioni, tuttavia, proseguivano ben oltre gli eventi Ungheresi, a distanza di una settimana, infatti, con esattezza il 14 di agosto, a Pforzheim, Germania, iniziava la ventinovesima edizione dei campionati del mondo MLAIC. Importante la presenza degli atleti scesi in campo, a cimentarsi in molteplici discipline, dai 25metri pistola fino ai 100 metri fucile, senza dimenticare le competizioni di tiro a volo.

I risultati? di prim’ordine, e li potete vedere qui, elencati sul sito della MLAIC. Ma d’altro canto cosa aspettarsi ai campionati del Mondo se non il meglio?

Qui però siamo a livelli da fare invidia ai migliori atleti olimpici, dove la differenza tra gli inclusi e gli esclusi dal podio non sta nel punteggio finale ma in una lieve differenza sul diametro della rosata, dell’ordine di millimetri.

Romantica la presenza dei veterani del tiro, imbattibili grazie al connubio tra esperienza e conoscenza della propria arma, fianco a fianco con le nuove leve, giovani tiratori, ragazzi e ragazze, che hanno scelto di ritagliarsi un momento, sottraendolo dalla frenesia e dalla superficialità della vita adolescenziale, per dedicarsi ad una nobile disciplina, ricca di significato e destinata ad arricchirli nel profondo.

Le armi di Pedersoli sul podio del campionato MLAIC

Diverse le armi della italianissima Davide Pedersoli sul campo, entrambi gli eventi possono testimoniarne la folta presenza.

Tra le medaglie assegnate a coloro che hanno partecipato con armi della Davide Pedersoli, ne citiamo alcune:

  • Peter Kaepenick, oro nella categoria Michelet, totalizzando 97/100 con un moschetto modello AN IX
  • Kilian Fich, argento nella categoria Whitworth Youth, totalizzando 91/100 con un fucile Gibbs
  • Martin Zurek, argento nella categoria Vetterli Youth, totalizzando 96/100 con una carabina Tryon
  • Martin Crix, argento nella categoria Lorenzoni, colpendo 47 piattelli su 50 con un Gibbs C.12
  • Tamas Dobos, argento nella categoria Manton, colpendo 42 piattelli su 50 con un Mortimer a pietra focaia calibro 12.
Il podio della categoria Pennsylvana. Oro per il francese Ducellier, argento per il tedesco Massing, bronzo per l’ungherese Nemath Balazs.

Per ultima ho lasciato la categoria che meglio ha rappresentato la presenza di Pedersoli nel medagliere. Il podio della categoria Pennsylvania è stato infatti conquistato da:

  • Mathieu Ducellier, oro, totalizzando 99/100
  • Walter Massing, argento, totalizzando 98/100
  • Nemeth Balazs, bronzo, totalizzando 97/100
Una delle rosate di Mathieu Ducellier, oro nella categoria Pennsylvania con il punteggio di 99/100.

Tutti e tre i tiratori hanno gareggiato con una carabina a pietra focaia Pedersoli modello Swiss Match.

Vorrei concludere ringraziando gli organizzatori dei due eventi, lo staff di supporto, i giornalisti ed ovviamente i partecipanti tutti che ancora una volta hanno dimostrato come la passione e la caparbietà possano portarci ovunque, vincere i pregiudizi, sconfiggere le paure.


Per saperne di più visitate il sito della MLAIC che è la confederazione internazionale del tiro ad avancarica.