Siamo al campo tiro Acquaviva con il tiratore Massimo Fabbrizi e i ragazzi che da lui stanno apprendendo le basi per intraprendere e vivere al meglio il cammino da tiratori. Iniziamo necessariamente dal giusto posizionamento in pedana. Qui ogni dettaglio è determinante per assumere un atteggiamento fisico e psicologico corretto in attesa del proprio turno prima di posizionarsi e procedere con il puntamento del fucile per effettuare il tiro. Dalla corretta postura e dal giusto atteggiamento mentale dipenderanno l’esito di ogni piattello; una sfida fatta di concentrazione solo ed esclusivamente sui propri movimenti e sul dominio di sé. La coordinazione ottimale nel momento in cui il piattello esce è un requisito fondamentale per un tiratore.
La giusta posizione sulla pedana di tiro
La posizione ideale può essere in parte soggettiva, ma c’è un punto tecnico da cui partire che può essere migliorato, in base al bilanciamento del corpo tendente a destra per i destri e a sinistra per i mancini. Ogni dettaglio, dall’angolazione dei piedi, all’apertura delle gambe fino alla posizione del fucile alla spalla nel momento di attesa prima di chiamare il piattello deve contribuire a guadagnare velocità e precisione nell’intercettazione dei bersaglio. Tecnicamente il risultato migliore si raggiunge quando i movimenti di rotazione e angolazione del corpo avvengono in modo fluido ed equilibrato permettendo un puntamento immediato e puntuale, senza strappi, verso tutte le tre traiettorie che il piattello può tracciare. Le condizioni variano in ogni competizione e di conseguenza anche la posizione non potrà essere la stessa, ma dovrà cercare sempre di agevolare il tiratore su quei piattelli che possono risultare per lui più impegnativi.