Performances di rilievo e costi contenuti sono i maggiori punti di forza del tiro con armi e munizionamento calibro 22LR ma, se a livello accademico tale realtà è perfettamente consolidata e non si registrano, da anni, cambiamenti di una certa rilevanza, assistiamo in questo momento storico alla nascita di iniziative dilettantistiche che, almeno per quanto concerne il territorio nazionale, rappresentano una novità.
Queste iniziative sembrano essere ispirate agli schemi tipici del tiro dinamico sportivo e sono impostate come attività ludiche ma c’è anche chi si è spinto oltre, organizzando dei percorsi sportivi complessi, con ambizioni più elevate, che riesce ad ottenere apprezzabili successi.
Ci riferiamo specificatamente ad un progetto, tutt’ora “in itinere”, che ci è stato segnalato da alcuni appassionati e trova concretezza nella costituzione di un’associazione sportiva, nella costruzione di un poligono privato, nell’organizzazione di un vero e proprio, particolare, circuito di competizioni.
Progetto "22 Division"
Il nome del progetto è “22 Division”, ha per fondatore Giorgio Vicina Mazzaretto e giudichiamo che sia particolarmente interessante per almeno tre motivi:
- il primo è correlato alla sua storia, che affonda le radici in Piemonte ma si è sviluppato in Campania, vicino a Salerno, dimostrando ancora una volta (https://www.all4shooters.com/it/Tiro/tecnica/verso-accademia-italiana-del-tiro-a-lunga-distanza/) che la realtà meridionale è particolarmente vivace e potrebbe essere tenuta in maggiore considerazione dai protagonisti “storici” del mondo armiero nazionale;
- il secondo è pertinente al merito degli organizzatori, che sono stati capaci di mettere a frutto diverse esperienze e competenze, in una logica di fertile collaborazione, a beneficio ultimo degli appassionati con un conseguente, relativo, indotto economico;
- l’ultimo motivo riguarda le prospettive di crescita di quello che è un esperimento di successo e che, come tale, costituisce certamente un valido modello di studio ed ispirazione.
La parola ora, passa direttamente al fondatore di questo progetto, cui chiediamo di comporre uno schematico ritratto della propria “creatura”.
1) In che contesto si inserisce la vostra attività? Quali sono le sue caratteristiche fondamentali?
La nascita di “22Division” ha rappresentato una grossa novità nella nostra area in quanto, prima, non c’era nulla di simile.
Nella nostra visione la definizione di tiro “tattico sportivo” si riferisce al modo “tattico” in cui ci si muove all’interno della tactical house e si ingaggiano i bersagli; la sportività è data dal calibro 22lr e da come si intende lo sport, nel modo più puro ed assoluto del termine.
Per capirci bene abbiamo sviluppato un nostro proprio bersaglio 22 Division e abbiamo un nostro proprio codice etico a cui teniamo tantissimo, fondato su concetti quali l’aggregazione, la lealtà sportiva, la padronanza nell’uso delle armi.
Le competizioni sono suddivise in tre livelli:
- nel livello Charlie l’atleta fa lo stage o con arma primaria o con arma secondaria;
- nel livello Bravo si fa il Double, ovvero nello stesso stage si utilizza sia l’arma primaria che secondaria;
- il livello Alpha è il massimo e si fa il “Light 3 Gun” cioè ingaggio di precisione in tre posizioni (sdraiato, in ginocchio e a mano libera), arma primaria e secondaria, nell’ordine stabilito dal Leader cioè l’istruttore.
L’interesse del pubblico è davvero tanto e, quest’anno, esporteremo il nostro modello oltre i confini regionali con il progetto “22 Division Tour”.
2) Quali le particolarità fondamentali del poligono entro cui svolgete gli allenamenti e le competizioni?
Il poligono Shooting Range è sito in Giffoni Valle Piana in provincia di Salerno e ha al suo interno l’armeria, 20 linee da fucile (50,100,150,200mt) 8 linee fino a 300mt e 8 a 400mt; stand di pistola automatizzato con regolazione personale del bersaglio e 8 campi di tiro dinamico/operativo.
E poi… la nostra tactical house. La tactical house di concezione 22 Division non permette minimamente di intravvedere al suo interno i bersagli.
Durante il breafing pre-esercizio all’atleta viene spiegato come ingaggiare le sagome (ad esempio o tutti rombi, o tutti cerchi, oppure 10 cerchi, 2 triangoli, giocando molto con le figure geometriche e i colori), ma non saprà mai dove sono dislocate all’interno del percorso. Lo stage è lungo 50mt in modo da permettere nel livello Alpha gli ingaggi sniper del Light 3 Gun.
3) Potrebbe riassumere storia del vostro progetto e la composizione della vostra squadra?
Nel 2005, quando risiedevo ancora ad Ivrea, ero tesserato del Gruppo Sportivo Ricreativo Olivetti e, per sparare all’aria aperta, l’unico calibro consentito era il 22LR.
Con una Winchester a leva e una pistola semiautomatica Ruger MKIII iniziai ad esplodere i miei primi colpi cercando di divertirmi in economia, che è poi il leitmotiv della 22 Division.
Trasferitomi definitivamente a Salerno ho saputo che stava aprendo un poligono a Giffoni Valle Piana, lo Shooting Range, al cui presidente, l’Ing. Giovanni Ciccarone, ho presentato subito il mio progetto.
Giovanni che mi ha aiutato davvero in tutto e, ora, forma con me il direttivo della 22 Division. Con noi ci sono Davide Bomben della Poaching Prevention Academy, mio storico amico e Roberto Risicato, inventore della Laserled con cui facciamo delle gare in notturna.
Quest’anno è nato anche il Team Tecnico che mi segue nella formazione degli atleti: Rosario Calvello, Giuseppe La Torre, Walter Villari, Francesco Coppola e Rosamaria De Mattia. Importantissima la presenza femminile: nel Team di Salerno possiamo contare ben sette atlete oltre ai venti uomini.
4) Prospettive future?
Apriremo la Western Division con i revolver in Single Action e le carabine Lever Action e MiniSharp e la Reenactment Division, visto le varie repliche di armi ex-ordinanza della Chiappa e della Gsg tra cui la 1911 e la 30M1 e Stg 44 e MP40 oltre a varie Stoeger Luger in Calibro 22 e ai Trainer che si possono utilizzare come, ad esempio, in Beretta Vetterli in calibro 22LR o gli Enfield Trainer. Per accrescere le prospettive di aggregazione e di gara ci sarà, a breve, la possibilità di utilizzare il revolver già nella Tactical Division. Tra le armi più attraenti quelle di produzione S&W, Taurus o Alfa Proj.
Una division di nuova concezione è appena stata sviluppata in collaborazione con la Nazionale Fitav del Tiro Combinato da Caccia con il CT Paolo Pozzati con cui abbiamo sviluppato la 22 Division Sniper Open… solo carabine bolt action, ottica ad ingrandimento libero e distanza minima del bersaglio..50mt!! percorso statico in 4 posizioni e dinamico sempre in 4 posizioni… le collaborazioni nello Sport sono fondamentali.
5) Uno sguardo ai prodotti in commercio con particolare riferimento alla produzione italiana.
Le CCI Standard ci hanno soddisfatto fin da subito ma anche le American Eagle funzionano molto bene nelle armi Smith & Wesson come, per esempio, la carabina M&P15-22 e la Pistola M&P22.
Ottimi risultati, sempre con queste munizioni, utilizzando i GSG MP522.
La sperimentazione pluriennale ci ha portati tuttavia ad apprezzare, particolarmente, la produzione nazionale. Abbiamo testato quasi tutta la gamma Fiocchi.
Le TT Soft sono più adatte alle carabine bolt-action mentre, i prodotti TT Sport, TT Winter, TT Rapid Fire fino agli F320 funzionano perfettamente sia in pistola che in carabina, permettendo di divertirsi enormemente con costi contenuti, in media cinque Euro a confezione.
Ritengo tuttavia che le munizioni migliori in assoluto siano le Fiocchi Ultrasonic: la palla ramata annulla sensibilmente lo sporco in canna e la carica brucia in modo netto come netto è il riarmo; caricatore dopo caricatore, lotto dopo lotto la Ultrasonic mantiene sempre costanza e la costanza...è tutto!
Per ulteriori informazioni visita @22division pagina ufficiale di facebook